Motorola potrebbe abbandonare il mercato degli smartwatch

Motorola potrebbe abbandonare il mercato degli smartwatch
Vista l’assenza di nuovi modelli in uscita il prossimo anno, Motorola potrebbe abbandonare il mercato degli smartwatch… almeno per il momento.

Dopo aver prodotto due modelli di Moto 360 con sistema operativo Android Wear che hanno riscosso un certo successo tra gli appassionati, Motorola potrebbe abbandonare il mercato degli smartwatch. Per il prossimo anno infatti il produttore americano non ha annunciato alcun nuovo smartphone con Android Wear 2.0 (che dovrebbe essere disponibile proprio a inizio 2017) e, considerando che il mercato degli smartwatch non se la sta passando proprio bene, sono già numerosi gli analisti che prevedono l’abbandono di questo settore da parte di Motorola.

L’unica consolazione arriverà dall’aggiornamento del Moto 360 del 2015 proprio ad Android Wear 2.0, mentre il primo modello non verrà aggiornato alla nuova release del sistema operativo di Google per i wearable. L’ipotesi che Motorola possa uscire, almeno per ora, dal mercato degli smartwatch è stata rafforzata anche da Shakil Barkat, il responsabile dello sviluppo di Moto 360 che ha ammesso come al momento non ci siano le condizioni per annunciare un nuovo smartwatch.

Motorola potrebbe abbandonare il mercato degli smartwatch

Il motivo bene o male lo conosciamo già, ovvero un interesse iniziale molto alto da parte dei consumatori nei confronti degli smartwatch che si è però affievolito con il passare del tempo. Insomma, l’interesse verso gli orologi intelligenti si è già spento secondo Motorola, che non vede quindi percorribile una strada di investimenti per realizzare un nuovo smartwatch.

Non è poi detto che, con l’abbassamento dei prezzi, con la connettività mobile sempre più integrata e con un’autonomia maggiore (vero punto debole di questi orologi), il mercato degli smartwatch possa attraversare un nuovo periodo di successo convincendo così Motorola a tornare sui propri passi, ma per ora la situazione è quella descritta da Batkat.

Fatto sta che l’abbandono di Motorola e il probabile passaggio di Huawei al sistema operativo Tizen per il suo prossimo smartwatch non sono certo notizie incoraggianti per Google. Tant’è che Mountain View, anche per fermare l’emorragia di partner esterni, si prepara a entrare in questo mercato con due suoi smartwatch come abbiamo riportato in questa news di metà ottobre.

Condividi:
 

Già nel 2018 gli occhiali Apple per la realtà aumentata?

Già nel 2018 gli occhiali Apple per la realtà aumentata?
Secondo alcune indiscrezioni Apple sarebbe al lavoro su occhiali per la realtà aumentata che potrebbero arrivare sul mercato già nel 2018.

Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg gli occhiali Apple per la realtà aumentata sono già in fase di test. Una volta connessi all’iPhone in modalità wireless, questo dispositivo sarà in grado di mostrare all’utente diverse informazioni direttamente sulle lenti/display.

Sono mesi ormai che si parla di un rapporto sempre più stretto tra Cupertino e la realtà aumentata e questa notizia pare confermarlo, tanto che secondo Bloomberg, se i test dovessero procedere senza particolari intoppi, già nel 2018 potremmo vedere sul mercato questi occhiali Apple per la realtà aumentata.

Certo, visto il destino che ha caratterizzato i Google Glass, buttarsi nel campo della realtà aumentata con un wearable non è proprio l’esemplificazione perfetta di investimento sicuro, ma è stato lo stesso Tim Cook nell’ultimo periodo a parlare spesso AR, preferendola alla realtà virtuale in quanto permette di non isolarsi completamente dal mondo esterno e di avere comunque un’esperienza visiva e sensoriale molto ricca e soddisfacente.

occhiali apple

Un futuro aumentato

Tra l’altro, stando alle ultime previsioni di Digi-Capital, la realtà aumentata e quella virtuale potrebbero arrivare a valere 150 miliardi di dollari nel 2020 e non si tratterà solo di guadagni legati all’intrattenimento o ai videogiochi, ma anche al turismo, alla medicina e al manifatturiero.

Non è un caso se dal 2013 a oggi Apple abbia compiuto diverse acquisizioni legate alla realtà aumentata. Tre anni fa infatti Cupertino ha messo le mani su Primesense, azienda che produce sensori di movimento per il sistema Kinect di Microsoft e, successivamente, è stata la volta di Metaio (specializzata proprio in realtà aumentata) e di Flyby Media, che ha realizzato un efficace sistema di mappatura dello spazio tramite smartphone.

Per non parlare poi del recente ingresso in Apple di Doug Bowman, esperto mondiale di realtà virtuale e docente di Informatica alla Virginia Polytechnic Institute and State University. Secondo alcuni osservatori Bowman potrebbe già essere stato messo a capo di un team interno ad Apple (e rigorosamente top secret) per lavorare proprio su queste nuove soluzioni.

Condividi: