Dopo almeno tre anni di annunci, test, prove e non poco scetticismo (soprattutto da parte dei rivali in ambito e-commerce), Amazon ha finalmente completato con successo la prima consegna effettuata a un suo cliente per mezzo di un drone grazie al servizio Prime Air. La storica “delivery” è avvenuta il 7 dicembre in Inghilterra e più precisamente a Cambridge, dove un cliente che abita vicino a un magazzino locale di Amazon ha ricevuto direttamente da un drone un pacco di circa 2Kg.

La consegna in volo, che non è andata incontro ad alcun incidente o contrattempo e che è avvenuta in completa autonomia tramite GPS, ha richiesto circa 13 minuti e il drone ha volato a un massimo di 120 metri di altezza. Si tratta comunque ancora di un test, visto che per ora queste consegne sono limitate a due soli clienti e che devono essere di cortissimo raggio e avvenire solo durante il giorno quando c’è ancora la luce del sole.

L’obiettivo di Amazon con Prime Air, come più volte annunciato dal suo fondatore e CEO Jeff Bezos, è puntare a consegne con i droni in 30 minuti, ma questo ambizioso progetto sta incontrando numerose difficoltà legislative e regolamentali soprattutto negli USA. Qui infatti la Federal Aviation Administration ha posto paletti piuttosto rigidi per l’utilizzo dei droni commerciali per le consegne, ribadendo ad esempio che i droni devono rimanere sempre nel campo visivo dell’operatore umano e non effettuare voli in completa autonomia.

Il drone-postino di Amazon ha spiccato il primo volo

Il fatto che questo primo volo sia stato effettuato in Inghilterra lascia quindi supporre che la legislazione inglese sia meno severa di quella americana, tanto che Amazon, stando a Business Insider, è già da un anno che ha avviato le operazioni per questo scopo in Gran Bretagna. Resta il fatto che ogni Paese ha già (o avrà nell’immediato futuro) regole proprie per quanto riguarda l’utilizzo dei droni e quindi non sarà affatto facile per Amazon portare Prime Air in molti mercati, almeno non nel breve termine.