Yahoo e Verizon: acquisizione sempre più in bilico
Come già detto nel nostro speciale di ieri, le conseguenze dell’annuncio di ieri dell’attacco hacking a Yahoo avvenuto nel 2013 potrebbero essere decisive per il lungo e complesso processo di acquisizione del gigante del web da parte di Verizon.
Secondo Bloomberg infatti la telco statunitense starebbe considerando l’uscita definitiva dall’accordo con Yahoo, dopo che in estate i due colossi erano giunti a un primo accordo da 4,8 miliardi di dollari. Cifra però destinata a diminuire già i mesi scorsi, quando la notizia di un primo attacco hacking a Yahoo avvenuto nel 2014 aveva spinto Verizon a pretendere da Yahoo uno “sconto”.
Con l’annuncio di ieri però i rapporti tra Yahoo e Verizon sarebbero ai minimi storici, sebbene pare che un’opzione per limare ulteriormente la cifra iniziale sia ancora sul tavolo delle trattative. A preoccupare Verizon non c’è infatti solo il danno di immagine subito da Yahoo in questi ultimi mesi, dopo che il gruppo guidato da Marissa Mayer era già comunque in profonda crisi.
Il team di avvocati di Verizon, guidato da Craig Sillman, vorrebbe infatti aggiungere una postilla al contratto di acquisizione per scaricare eventuali problemi giudiziari direttamente sulle spalle di Yahoo. La possibilità di class-action di utenti Yahoo contro il gruppo è infatti tutt’altro che remota e, dopo le notizie di ieri, per molti osservatori è pressoché inevitabile.
Ricordiamo infatti che nell’attacco del 2013 sono state sottratte informazioni personali (ma a quanto pare non finanziarie) da oltre un miliardo di account di Yahoo; un danno incalcolabile (e non solo d’immagine) che rischia di trascinare il gigante del web in un girone legale dagli esiti difficili da immaginare ma certamente di non piccola entità.
Se comunque la trattative tra Yahoo e Verizon dovesse continuare, è ormai scontato che quei 4,8 miliardi di dollari offerti solo alcuni mesi fa saranno destinati a diminuire notevolmente. E pensare che nel 2008 Yahoo aveva rifiutato un’offerta di Microsoft da 44 miliardi di dollari.