Snapchat si quota in borsa, ma i numeri non sono esaltanti
Nei prossimi giorni Snapchat punta a raccogliere 3 miliardi di dollari quotandosi in borsa, con una IPO che potrebbe rivelarsi la maggiore dal 2014 (anno del debutto in Borsa di Alibaba) e con una valutazione di mercato stimata attorno ai 25 miliardi di dollari.
Il collocamento di Snap, la holding che possiede Snapchat, è diventato così uno dei più attesi degli ultimi anni, anche se gli ultimi numeri ufficiali presentati direttamente alla Securities and Exchange Commission (SEC) per il collocamento in borsa non paiono così straordinari.
Snapchat può infatti contare su 161 milioni di utenti attivi a livello globale, di cui 69 milioni negli USA, 53 milioni in Europa e altri 39 milioni sparsi nel resto del mondo. Non si tratta solo di cifre modeste se paragonate ad esempio a quelle di Facebook (quasi 2 miliardi di utenti attivi) e Instagram (600 milioni), ma anche di numeri che, se raffrontati con quelli dei trimestri precedenti, denotano un chiaro rallentamento nella crescita degli utenti negli ultimi due anni.
Snapchat ha inoltre chiuso il 2016 con un fatturato di 404 milioni di dollari e una perdita netta di 515 milioni di dollari, pur avendo allargato recentemente la propria offerta con il lancio degli occhiali smart Spectacles e grazie alla partnership con media che offriranno i loro contenuti sulla piattaforma. Non è un caso comunque che la stessa Snapchat abbia già anticipato che il tasso di crescita rallenterà in futuro.
Tra gli altri dati emersi dal documento presentato alla SEC si scopre come buona parte degli utenti Snapchat sia compresa fra i 18 e i 34 anni. Una conferma di un pubblico piuttosto giovane rispetto a quello di altri social, che tra l’altro utilizza Snapchat una media di 18 volte al giorno e vi trascorre 25 a 30 minuti prevalentemente su iOS rispetto ad Android.
Anche questo fatto (gli smartphone Android sono molto più diffusi degli iPhone) potrebbe aver limitato la crescita di utenti attivi, tanto che in una nota Snapchat ha ammesso di aver privilegiato nel corso degli anni lo sviluppo della sua app su iOS piuttosto che su Android. In ogni caso, e nonostante la grande attesa per la sua quotazione in borsa, Snapchat potrebbe trovarsi presto di fronte agli stessi problemi di Twitter, ovvero utili che latitano e bassa crescita di utenti.