Dopo un epoca in cui la componente di elaborazione ha avuto un ruolo predominante nel data center, l’esplosione dei dati provenienti dalle interazioni digitali dei consumatori e dalla Internet of Things sta riaffermando l’importanza dello storage come aspetto cruciale dell’infrastruttura IT.

È questo l’inquadramento ai temi che costituiranno le principali tendenze nel campo dello storage per il 2017, identificati dal CTO di NetApp Mark Bergman e inseriti nel documento Storage Trends presentato a Milano da Roberto Patano, Senior Manager System Engineering di NetApp Italia (qui tendenze storage per il 2016).

Storage Trends 2017 di NetApp

1. I dati sono la nuova valuta

I dati non sono più qualcosa di necessario e funzionale a controllare il business, ma diventano essi stessi motore e fonte del business. Aziende come AirBnB o Uber stanno rivoluzionando il proprio settore senza possedere asset fisici. I dati sono il vero patrimonio aziendale.

2. Nuovi modelli e nuovi ecosistemi

La focalizzazione sui dati richiede un ecosistema di servizi di nuovo tipo, che possano lavorare insieme per risolvere problemi critici di ogni tipo. Come per altre materie prime, sorgeranno filiere di operatori specializzati nell’elaborazione e trasformazione dei dati di aziende terze. I fornitori di infrastruttura cloud si stanno trasformando in marketplace dove è possibile acquistare servizi digitali di terze parti.

Per andare incontro a questa esigenza, il servizio Cloud Sync di NetApp permette di sincronizzare lo storage del proprio datacenter con Amazon S3, dove i dati possono essere elaborati attraverso servizi di terze parti, per poi riportarli “in house”, con un valore accresciuto, senza che l’azienda debba investire in nuovi software o infrastrutture.

3. Il cloud come catalizzatore e acceleratore

Anche in Italia molte aziende stanno spostando workload nel cloud e questo richiede che il reparto IT acquisisca nuove competenze. “Per le aziende che dispongono solo di personale competente sull’hardware, diventa difficile aprirsi alle nuove opportunità che il cloud offre. Tra le PMI è molta la voglia di capire se il cloud possa o meno aprire nuove opportunità di trasformazione, e il reparto IT può tornare a spingere il business, mostrando le possibilità offerte dalla tecnologia”, ha affermato Patano.

È anche in atto una trasformazione nel modo di utilizzare il cloud, che per certi versi inverte una tendenza consolidata. Invece che usare il cloud come backup o archiviazione a lungo termine, tenendo i dati “operativi” nel data center aziendale, alcune aziende più orientate al digitale hanno cominciato a tenere nel cloud i dati “live”, e archiviare i backup nel data center locale.

4. Nuovi strumenti e metodi di lavoro

NetApp, che è ormai più un’azienda software che hardware, è strutturata al suo interno secondo il modello operativo DevOps. L’azienda produce due major release all’anno del sistema operativo OnTap, mantenendo però la flessibilità per inserire velocemente nuove feature richieste dal mercato anche negli update tra una release e l’altra (per esempio, è stata recentemente introdotta una nuova funzionalità che impedisce la cancellazione o riscrittura di alcuni dati per esigenze di compliance).

Docker, micro-servizi e mashup stanno apportando enormi vantaggi in termini di agilità. Il software legacy viene trasformato in servizi che vivono” solo per il periodo di tempo in cui sono utilizzati: si accendono, interagiscono con altri servizi per elaborare un dato, lo restituiscono e terminano di operare. Si creano però nuove esigenze per quanto riguarda lo storage. Un micro-servizio eseguito per 10 secondi può generare dati, svincolati a questo punto dall’applicazione, che devono essere memorizzati per anni.

5. Evoluzione delle tecnologie storage e data center

Le soluzioni iperconvergenti di prima generazione hanno risposto alle richieste di semplicità di implementazione e amministrazione dell’infrastruttura, ma imponendo alcuni vincoli alla scalabilità e alla flessibilità. Nei prossimi mesi si attendono infrastrutture iperconvergenti di nuova generazione che prevedono l’uso di più hypervisor sulla stessa infrastruttura e sono dotate di sistemi per garantire le prestazioni effettive, campo in cui le attuali soluzioni non soddisfano del tutto le esigenze.

La disponibilità di servizi di gestione dei dati più semplici e accessibili favoriranno la diffusione di queste tecnologie.

6. Continua la consumerizzazione dell’IT

Dopo che hanno usato i propri dispositivi personali e consumer per scopi di lavoro, manager e dipendenti si aspettano dall’IT strumenti informatici aziendali che abbiano la stessa semplicità d’uso e consentano simile libertà d’azione. Con strumenti più semplici, le aziende possono ridurre le necessità di training e la complessità di gestione, e aumentare l’engagement dei dipendenti.

Nuovi prodotti all-flash: NetApp AFF A200 e AFFA700s

NetApp ha anche presentato due nuovi array di storage che integrano controller e storage flash in un unico cabinet integrato. L’entry level AFF A200, da 2 unità rack, e la soluzione hi-end AFF A700s da 4U sono infatti sistemi completi che possono ospitare rispettivamente 12 o 24 SSD da 14,4 TB di capacità operativa (utilizzando sistemi di ottimizzazione come deduplicazione e compressione).

Per i clienti che, non senza qualche ragione, sono scettici di fronte all’uso di valori di capacità operativa (o “effettiva” a seconda del vendor), invece che del valore nominale dei chip di memoria installati sui dischi flash, NetApp ha introdotto una interessante forma di tutela, chiamata All-Flash Guarantee.

Con la All-Flash Guarantee, disponibile su tutta la famiglia AFF, NetApp fornisce una garanzia di efficienza specifica per workload in grado di scalare fino a un rapporto di riduzione dei dati di 5:1. Se i clienti non raggiungono il livello di efficienza indicato nel contratto, NetApp coprirà i costi per compensare la differenza.

NetApp gamma Array All Flash 2017

Con l’introduzione dei modelli A200s e A700s, NetApp completa il rinnovo della gamma dotata di sistema operativo OnTap 9.

Secondo Patano, i nuovi modelli AFF sono particolarmente indicati per il mercato italiano, perché permettono di contenere i costi, ridurre lo spazio spazio e semplificare la gestione,  esigenze molto sentite dalle PMI nostrane. Rimane comunque possibile far crescere il sistema sia “in verticale” aggiungendo un array di storage, sia in orizzontale, creando un cluster di sistemi completi, qualora sia necessario scalare oltre alla capacità anche il livello di performance.

A parte il fatto di includere i dischi, l’AFFA700s ha caratteristiche identiche rispetto all’A700 presentato lo scorso settembre. Secondo i benchmark dello Storage Performance Council, che ha testato un cluster di sei nodi (con due controller ciascuno) raggiungendo 2.400.059,26 operazioni I/O al secondo con una latenza media di 0,69 millisecondi.

Un anno con SolidFire

NetApp ha anche fatto il punto sull’acquisizione di SolidFire, avvenuta lo scorso anno. L’aggiunta della soluzione per data center di prossima generazione di SolidFire al proprio portfolio ha permesso di riportare NetApp tra i leader del Magic Quadrant Gartner di Agosto.

Tra gli aspetti più apprezzati, il modello di licenza FlashForward Capacity Licensing, che offre flessibilità e prevedibilità dei costi, permettendo di acquistare separatamente hardware e software in qualsiasi momento, a seconda delle esigenze aziendali, usufruendo di sconti basati sull’utilizzo.

Per il futuro, NetApp sta guardando con attenzione le infrastrutture iperconvergenti, che appaiono una tendenza “interessante”, ha affermato Patano.