Posta più sicura e protetta con Email Security 9.0

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SonicWall presenta Email Security 9.0, servizio che protegge da minacce avanzate e zero-day tramite un sandbox multi-engine basato su cloud.

SonicWall ha presentato nelle scorse ore Email Security 9.0 (disponibile dal 28 febbraio), servizio a pagamento che integra il Capture Advanced Threat Protection (ATP) per fornire un sandbox multi-engine basato su cloud che non solo ispeziona il traffico email alla ricerca di codici sospetti, ma blocca i file malevoli impedendone l’ingresso fino a che non viene raggiunto un verdetto.

Secondo i dati del SonicWall Global Response Intelligence Defense (GRID) Threat Network i tentativi di attacco ransomware sono aumentati di 167 volte anno su anno e nel 2016 sono stati 638 milioni. I messaggi di posta rimangono quindi un vettore di attacco di grande successo per i cyber criminali perché è molto facile per i dipendenti cadere vittima di ransomware, phishing e minacce sconosciute.

Email Security 9.0

Il Capture ATP Service utilizza una tecnologia di sandboxing cloud-based per identificare le minacce avanzate scansionando una vasta gamma di allegati, analizzandoli in un sandbox multi-engine, bloccandoli fino a che non vengono rivisti da un amministratore e implementando rapidamente signature per nuovi malware, che vengono generate e distribuite attraverso il SonicWall GRID Threat Network.

Con SonicWall Email Security 9.0 i clienti Office 365 possono inoltre potenziare la sicurezza abilitando la protezione SonicWall Hosted Email Security e, oltre a supportare l’autenticazione SMTP, il servizio di cifratura integrato permette di codificare automaticamente qualunque email che contiene dati protetti, inviata per approvazione o archiviata.

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Password: il 55% dei millennial italiani ne usa solo una

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In occasione del Safer Internet Day 2017 Google ha rilasciato i risultati di un sondaggio sulla scelta delle password online... e c’è da mettersi le mani nei capelli.

“Le password sono il primo strumento di difesa contro i crimini informatici. È bene usare una password diversa per ogni account come l’email o l’online banking. Più lunga è la password, più è difficile da indovinare. E se si hanno problemi a ricordarle tutte si possono sfruttare trucchetti mnemonici, o frasi estremamente personali”.

Parole (di Google) di buon senso e alle quali dovremmo essere ormai abituati, ma a vedere i risultati di un recente sondaggio che la grande G ha commissionato a YouGov sulle abitudini di sicurezza dei millennial italiani non si direbbe proprio.

Stando infatti a questa ricerca, il 55% dei giovani italiani intervistati utilizza la stessa password per accedere a servizi differenti, e il 19% usa una password estremamente semplice come password o una sequenza di numeri. Una situazione al limite dello sconfortante, tanto che Google ha ribadito oggi in occasione del Safer Internet Day 2017 che anche la gestione delle password in Chrome e Smart Lock su Android aiutano a risolvere questo problema ricordandoci le nostre password.

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Rimane il fatto che lo scenario delle password scelte dall’utente medio che accede a internet continua a essere tragicomico. Tant’è che proprio a inizio anno Keeper ha esaminato oltre 10 milioni di password divenute pubbliche in seguito ai furti di dati del 2016, scoprendo che circa il 17% degli utenti di internet utilizza ancora 123456 come password per accedere a siti e servizi online.

Per non parlare poi del secondo e terzo posto in questa poco rassicurante classifica, dove troviamo 123456789 e qwerty. Il fatto più preoccupante però è che questa tendenza non sembra calare di anno in anno, come se milioni di utenti ignorassero tutti gli avvertimenti e i consigli di buon senso che si dovrebbero seguire quando si inizia a vivere una vita digitale.

E se volete iniziare ora a essere più sicuri e consapevoli della sicurezza online, potete effettuare a questo indirizzo un controllo della sicurezza del vostro account Google.

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