Il cognitive computing diventa strumento di business

Secondo le previsioni di IDC entro il 2018 il 75% delle aziende e degli sviluppatori software includerà funzionalità cognitive computing in almeno un’applicazione aziendale.

I nascenti ecosistemi ad alta intensità di informazione sono miniere di dati su cui le aziende stanno lavorando per creare valore, aumentare l’efficienza, realizzare nuovi prodotti e servizi digitali. Per far questo, stanno emergendo con sempre maggiore chiarezza ruoli e tecnologie necessarie per creare una cultura aziendale centrata sul dato e sulla base di reti euristiche che nel corso del tempo, grazie al cognitive computing, apprendono dal comportamento umano, sviluppando nuovi processi e modelli di comportamento a partire dalla concreta esperienza manageriale di un’impresa.

Negli ultimi anni IDC ha evidenziato il significativo contributo che tali tecnologie stanno esercitando nel service management, ma in generale potrebbero rivelarsi un potente catalizzatore per l’introduzione di logiche self-service nei più disparati comparti aziendali, ben oltre le sole esigenze di automazione dell’IT, realizzando compiutamente il proprio reale potenziale nella gestione del core business.

cognitive computing

Proprio secondo le ultime previsioni di IDC, entro il 2018 il 75% delle aziende e degli sviluppatori software includerà funzionalità cognitive e di intelligenza artificiale in almeno un’applicazione aziendale, comprendendo tra queste tutti i tool di business analytics. E ancora, entro il 2019, il 40% delle iniziative aziendali di digital transformation sarà supportato proprio da capacità di cognitive computing e IA.

IDC evidenzia così non solo la crescita delle tecnologie cognitive sul mercato (+55% all’anno da qui al 2020 in termini di spesa), ma anche la loro diffusione in termini di utilizzo in seno alle stesse aziende. Queste funzionalità non saranno limitate ai data scientist e ai nuovi modelli analitici, ma saranno a disposizione di tutti gli utenti e di molte applicazioni aziendali, dalla customer experience alla supply chain, dalla collaboration alle risorse umane e via dicendo.

Calcolando i trend R&D dell’industria del software, IDC si aspetta che questa nuova intelligenza fornita dalle tecnologie cognitive sarà disponibile a tutte quelle aziende che abbiano pianificato di aggiornare le proprie applicazioni enterprise nel corso dei prossimi tre anni. Infine, sostiene IDC, alle aziende sarà anche dato accesso a un numero sempre maggiore di piattaforme di cognitive computing sulle quali sviluppare le proprie applicazioni custom.

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IBM Watson anima la nuova lavagna interattiva di Ricoh

IBM Watson anima la nuova lavagna interattiva di Ricoh
IBM e Ricoh rivoluzionano i meeting aziendali grazie a lavagne interattive e intelligenti che integrano le tecnologie cognitive di IBM Watson IoT.

Si chiama Intelligent Workplace Solution ed è una nuova lavagna interattiva frutto della collaborazione tra Ricoh e IBM basata sulle tecnologie vocali e cognitive di IBM Watson IoT. Una soluzione che supporta attivamente i partecipanti ai meeting visto che è in grado di rispondere a comandi vocali, prendere appunti, annotare attività e tradurre i contenuti in diverse lingue.

In questo modo IBM Watson diventa un partecipante attivo alle riunioni, utilizzando strumenti analitici che in tempo reale guidano la riunione e aiutano a collaborare in modo più efficace per prendere decisioni più rapidamente.

“Anziché fungere da semplice schermo, la lavagna interattiva basata su Watson partecipa attivamente alle riunioni, prendendo appunti su quanto viene detto e sulle attività da svolgere e connettendo team geograficamente distribuiti. Questa soluzione è destinata a diventare un elemento fondamentale dei meeting di oggi e di domani” ha dichiarato Hidetsugu Nonaka, Corporate Senior Vice President di Ricoh Company.

ibm watson

Tra le principali funzionalità delle nuove lavagne cognitive segnaliamo:

  • Comandi vocali semplificati: i partecipanti alle riunioni – siano essi fisicamente presenti oppure collegati da remoto – possono controllare tramite comandi vocali i contenuti sullo schermo, incluso l’avanzamento delle presentazioni.
  • Traduzione dei contenuti in un’altra lingua: Intelligent Workplace Solution è in grado di tradurre in altre lingue quanto detto dai partecipanti, visualizzando i testi sullo schermo oppure trascrivendoli.
  • Semplicità di accesso alle riunioni: al passaggio del badge, la soluzione registra le presenze. Inoltre traccia quanto viene detto per assicurarsi che tutto quanto previsto dall’agenda venga discusso.
  • Capacità di seguire conversazioni parallele: durante il meeting tutte le discussioni vengono visualizzate sulla lavagna.

IBM installerà oltre 80 di queste nuove lavagne Ricoh nella nuova sede centrale Watson IoT di Monaco, in Germania. Ciò consentirà ai team di sviluppo dei prodotti IBM di Monaco di condurre riunioni efficaci con colleghi, partner e clienti in altri Paesi come Giappone, Brasile o USA.

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