Realtà aumentata low-cost con l’Acer Windows Mixed Reality

Windows Mixed Reality
Acer ha presentato Windows Mixed Reality, visore di realtà aumentata a basso costo che si appoggerà alla piattaforma Holographic di Windows 10.

All’evento newyorkese di alcuni giorni fa Acer non ha presentato solo le novità del 2017 a livello di monitor, laptop e convertibili, ma ha svelato anche il Windows Mixed Reality, un visore di realtà aumentata che si appoggerà sulla piattaforma Holographic di Windows 10 e che, grazie ai suoi 300 dollari di prezzo, si pone come la prima vera alternativa a basso costo rispetto ai ben più costosi HoloLens di Microsoft, le cui versioni per sviluppatori costano oggi tra i 3000 e i 5000 euro.

Microsoft nei mesi scorsi aveva già annunciato l’arrivo sul mercato di visori AR low-cost proprio per spingere un mercato in cui crede molto e Acer è il primo produttore ad averne presentato uno. Quello visto a New York è però ancora un development kit destinato agli sviluppatori, sebbene le caratteristiche tecniche dovrebbero rimanere le stesse della versione consumer attesa sul mercato entro la fine dell’anno.

Windows Mixed Reality

L’Acer Windows Mixed Reality integra due telecamere frontali per registrare l’ambiente esterno e due display con risoluzione 1.400 x 1.400 pixel e frequenze di aggiornamento fino a 90 Hz nativi. Come connessioni troviamo in/out da 3,5 mm, una porta HDMI 2.0 e una USB 3.0. Acer ha integrato anche gli auricolari StarVr e, per quanto riguarda i sensori, troviamo accelerometro, giroscopio, magnetometro e un sensore di prossimità.

Il prezzo così basso rispetto agli HoloLens si spiega anche con il fatto che questo visore non integra alcun componente computazionale. Per utilizzarlo bisogna infatti collegarlo a un PC con Windows 10 in versione Creators Update e ciò implica il fatto che si dovrà comunque dipendere da un cavo che limiterà inevitabilmente la libertà di movimento. Il lato positivo della cosa invece è che Acer è riuscita a mantenere il peso del suo visore a circa 350 grammi contro i 579 grammi di HoloLens.

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IDC: futuro roseo per realtà virtuale e aumentata

IDC stima che i dispositivi di realtà virtuale e aumentata raggiungeranno quasi quota 100 milioni di unità vendute nel 2021 e non solo grazie ai videogiochi.

Il futuro della realtà virtuale e aumentata sembra molto florido, almeno a vedere le ultime stime di questi mercati rilasciate nelle scorse ore da IDC con un orizzonte temporale fino al 2021. Secondo IDC lo scorso anno si sono venduti 10,1 milioni di unità di visori VR e AR, ma questa cifra salirà fino a poco meno di 100 milioni nel 2021, con una percentuale di crescita annua del 58%.

L’aspetto più interessante è che secondo IDC questa crescita si dovrà soprattutto a un’utenza professionale, che vede nella realtà virtuale e aumentata nuove e intriganti tecnologie per migliorare la produttività, facilitare i processi pubblicitari legati a servizi (si pensi solo al turismo), ridurre i costi di produzione e aumentare il lavoro svolto a parità di tempo.

realtà virtuale

IDC non offre comunque stime precise su quanto l’utenza professionale contribuirà in percentuale alla crescita del settore e su quanto invece lo farà il pubblico consumer, grazie soprattutto ai videogiochi, ai video a 360 gradi e a soluzioni comunque più immersive rispetto alla semplice fruizione da un PC o uno smartphone.

L’altro aspetto interessante è che, se per ora lo spazio occupato nel settore dalla realtà aumentata è quasi nullo, nel 2021 la AR rappresenterà circa un quarto dell’intero comparto e ciò in effetti è comprensibile se pensiamo a soluzioni come gli HoloLens di Microsoft o nuovi smartphone con capacità AR, che nei prossimi anni sono destinati a cambiare notevolmente il modo in cui percepiremo la realtà attorno a noi.

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