Acronis: utenti ancora impreparati alla minaccia ransomware
Tra gli utenti consumer c’è ancora poca consapevolezza sulla minaccia rappresentata dagli attacchi ransomware e su come proteggersi da essi. E’ quanto emerge da un recente sondaggio condotto da Acronis negli Stati Uniti e in Europa. Secondo l’indagine di Acronis, più del 62% dei rispondenti non hai mai sentito parlare di ransomware, il 34% dei rispondenti dichiara di aver subito perdite di dati, più del 26% non esegue alcun tipo di backup dei dati.
Il 67% degli intervistati afferma di dare grossa importanza alle proprie informazioni personali, così come ai propri documenti, foto, video e musica, ma solo il 5,8% sa che recuperare i propri dati dopo un attacco ransomware può costare più di 500 dollari. Coloro che eseguono regolarmente backup hanno detto che la sicurezza, la facilità d’uso e la capacità di archiviazione sono le caratteristiche più importanti di una soluzione di backup.
“Questo sondaggio ha rivelato una grossa disparità fra il valore attribuito ai dati dei rispondenti e quello che attualmente viene fatto per proteggere questi dati”, ha commentato John Zanni, CMO di Acronis.
Secondo i dati diffusi dall’FBI, solo nel 2016 i criminali ransomware hanno estorto più di 1 miliardo di dollari alle rispettive vittime; i casi pubblici che coinvolgono grandi aziende o agenzie governative ricevono una buona copertura, si parla poco degli attacchi ai dispositivi personali.
“Certamente le minacce alla sicurezza stanno interessando anche i consumatori, non solo le aziende”, ha commentato Eric O’Neill, ex agente FBI dell’antiterrorismo e del controspionaggio, in un’intervista con Acronis. “Noi tendiamo a considerarlo un problema di aziende o governi. In realtà, la maggior parte dei malware colpisce nonni, genitori e chiunque abbia un indirizzo e-mail e un computer”.
Il backup come strategia per la protezione dei dati
“Il backup rimane ancora il vaccino più efficace contro le perdite di dati. Creare un backup prima che avvenga il disastro è molto più efficace e conveniente che cercare una cura quando i dati sono già andati persi”, ha sottolineato John Zanni. “Un software di backup vantaggioso è già disponibile, pertanto non ci sono scuse per chi perde i propri dati o li espone a criminali informatici e attacchi ransomware”.
Acronis suggerisce questi quattro passaggi per proteggere i propri dati:
- conservare sempre un backup dei dati importanti, scegliendo software di backup con storage locale e su cloud e protezione attiva contro i ransomware
- mantenere sempre aggiornati sistemi operativi e software. Questo impedisce ai criminali informatici di penetrare nel sistema attraverso falle di sicurezza note
- essere cauti con e-mail, link e allegati sospetti. Il metodo di infiltrazione più efficace utilizzato dai criminali del ransomware è spingere gli utenti ad aprire allegati infetti e cliccare su link a siti web malevoli.
- installare un software antivirus sul computer e abilitare gli aggiornamenti automatici della firma. Per gli utenti di PC, assicurarsi che Windows Defender sia attivo e aggiornato.