Windows Autopilot facilita la gestione di Windows 10 in azienda

Windows Autopilot
Il Fall Creators Update di Windows 10 porterà con sé Windows Autopilot, un insieme di funzioni cloud per facilitare la gestione dei PC aziendali con Windows 10.

Il prossimo Fall Creators Update di Windows 10, atteso nel corso dell’autunno, porterà con sé diverse novità soprattutto in ambito sicurezza ma non solo. Ieri infatti Microsoft ha annunciato Windows Autopilot, una serie di funzionalità basate sul cloud che renderanno il setup, la gestione e l’implementazione di Windows 10 più semplice e veloce in ambito aziendale.

Questa piccola suite software si compone di tre elementi, ovvero Autopilot Deployment Program, Autopilot Reset e Device Health. Il primo è un servizio che permette ai produttori e ai distributori di assegnare i dispositivi aziendali a una directory di Azure e ai servizi di Intune mobile. Windows AutoPilot Deployment configurerà completamente il PC comprese la trasformazione in Windows 10 Enterprise, l’installazione delle app Office 365 e altro ancora.

https://youtu.be/JrEU84KK2lQ

Autopilot Reset consentirà invece di effettuare un ripristino mantenendo le informazioni relative all’organizzazione/azienda. Device Health sarà un’estensione di Windows Analytics. La funzionalità permetterà di monitorare e gestire il proprio PC in maniera proattiva, offrendo ai tecnici IT la possibilità di controllare la macchina in maniera remota. Device Health sarà disponibile in anteprima a breve, ma il rilascio globale avverrà nella seconda metà dell’anno.

Microsoft intende inoltre coinvolgere nel programma Autopilot anche i rivenditori, i produttori di terze parti e i distributori per collegare i dispositivi a un’azienda. Un’iniziativa che sarà testata in anteprima dal team Surface nel corso dell’estate con alcuni partner e clienti.

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Windows 10: parte del codice sorgente finisce in rete

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Sul sito Betaarchive.com sono approdati ben 32 TB di dati riguardanti Windows 10 tra cui una piccola parte del codice sorgente. Dobbiamo preoccuparci?

Nei giorni scorsi sono approdati sul sito Betaarchive.com ben 32 TB di dati riguardanti Windows 10 e la notizia ha fatto il giro del web, scatenando anche preoccupazioni alla fine poco fondate. Tanto per cominciare quasi tutti i dati di cui stiamo parlando sono build di Windows 10 provenienti dal circuito Insider e rese già disponibili da Microsoft.

Di questi 32 TB di dati faceva parte però anche una piccola parte di codice sorgente di Windows 10. Questo leak, visto che il codice sorgente non è di pubblico dominio, potrebbe in effetti essere considerato preoccupante per la possibilità, da parte di malintenzionati, di accedervi e di trovare problemi di sicurezza non documentati da sfruttare in modi non proprio leciti.

A quanto pare però un simile rischio è molto remoto e, come spesso accade, il web ha ingigantito una notizia che di preoccupante non ha poi molto. Su Reddit infatti uno dei moderatori di Betaarchive.com ha precisato che la parte del codice sorgente di Windows 10 pesa circa 1,2 GB e che riguarda solo alcuni driver e strumenti di base di Windows.

Considerando che il mese scorso la stessa Microsoft aveva dichiarato come il repository di Git nel quale contenuto il codice sorgente di Windows 10 conti circa 3,5 milioni di file per un totale di circa 300 GB di dati, la parte diffusa nei giorni scorsi rappresenta solo lo 0,4% del codice sorgente, che tra l’altro non è possibile compilare senza gli strumenti interni di Microsoft.

In ogni caso il codice leakato è già stato tolto da Betaarchive.com e non risulta più accessibile. Allarmismo eccessivo insomma, anche perché questa parte del codice sorgente approdata in rete era già stata condivisa da Microsoft con i clienti che hanno ottenuto una licenza di Windows 10 tramite l’iniziativa Shared Source.

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