Microsoft: confermati i licenziamenti nel comparto vendite
Come già anticipato nei giorni scorsi da diverse testate giornalistiche, Microsoft ha confermato i licenziamenti che si abbatteranno su circa 3000 addetti all’area vendite, di cui il 75% localizzato al di fuori degli Stati Uniti.
Il motivo di questi dolorosi tagli, come già si supponeva dalle prime indiscrezioni, è razionalizzare le risorse alla luce di una nuova strategia commerciale, incentrata di più sui servizi cloud e meno sul software puro e semplice.
Alcuni mesi fa la forza lavoro nell’area vendite di Microsoft ammontava a 52000 unità ed evidentemente ai piani alti di Redmond, come riporta Business Insider, si è ritenuto eccessivo questo numero, soprattutto perché ormai molti contratti passavano per le mani di troppe figure professionali e i tempi si allungavano inutilmente.
Microsoft non ha finora confermato il numero esatto dei licenziamenti, ma da altre indiscrezioni pare che le prime lettere siano già arrivate ad alcuni dipendenti e in ogni caso non suona strano che questa decisione sia avvenuta a luglio, proprio in concomitanza con la fine dell’anno fiscale del colosso di Redmond.
Tutto insomma per favorire il cloud, considerando come nell’ultima trimestrale Microsoft il fatturato di Azure sia aumentato del 93% anno su anno e quello di cloud e server del 15%.