Migliorare le performance dei siti web
Innanzitutto, ci si affida ad un Web Hosting Provider che, tramite un piano, fornisce tutto il necessario e si occupa della gestione e della sicurezza dell’infrastruttura sottostante: certi che un Partner fidato sta controllando dove e come gira il sito, ci si potrà dedicare con più serenità allo sviluppo e alle migliorie.
Se avete scelto come Partner fidato CoreTech e il suo piano RocketWeb Hosting, saprete quindi che tutti i siti ospitati dal Provider di nuova generazione girano su Plesk, una delle soluzioni al vertice per la gestione del Web Hosting. Se ancora non lo sapete, potete verificare in prima persona l’affidabilità del servizio, richiedendo una prova gratuita e su misura per le vostre esigenze.
Tornando a noi, una volta appurata la solidità dell’infrastruttura e della piattaforma di gestione, bisogna pur ammettere che molte delle azioni volte a migliorare le performance del sito richiedono un discreto lavoro in termini di tempo e il tempo, come sappiamo, costa fin troppo caro!
Ridurre il carico sul web server
Prendiamo ad esempio un’attività che porta via una discreta quantità di ore preziose, proprio una delle più importanti: la necessità di minimizzare le richieste HTTP.
Il tempo di caricamento di un sito web è in buona parte speso nel download di tutti gli elementi che lo compongono: immagini, fogli di stile, script etc..
Tanti più sono i file da scaricare, tante più sono le richieste http, e tante più sono le richieste HTTP tanto meno il sito è performante.
Tale attività richiede la reingegnerizzazione del sito web al fine di ridurre e accorpare i file CSS e gli script. Per portare a termine un’attività di questo tipo, per un singolo sito web ci possono volere anche giorni di lavoro e a volte non è tecnicamente possibile. Ad esempio, nel caso di WordPress, mettere mano ad un template o un plug in di terze parti non è un’operazione alla portata di tutti e qualora qualcuno volesse cimentarsi in un’azione di questo tipo, dovrebbe prendere in considerazione anche la questione degli aggiornamenti!
Abilitare la compressione delle pagine web
Ma com’è possibile migliorare le performance del sito web, attraverso un sistema che al webmaster non costa nulla? Semplice, e in questo articolo spiegheremo com’è possibile farlo, abilitando la compressione a livello di web server!
Abilitare la compressione non significa ridurre il numero di richieste HTTP ma rendere complessivamente più veloce il download degli elementi che compongono il sito, con un discreto risparmio di tempo per il browser che ne fa richiesta.
Le pagine grandi, alquanto probabile se si creano contenuti di alta qualità, sono spesso superiori ai 100kb. Di conseguenza, sono più lente da scaricare dal web server!
Il modo migliore per velocizzare il loro tempo di download è quello di zippare le pagine: una tecnica chiamata compressione.
La compressione riduce il file, quindi la banda necessaria a scaricare la pagina, e di conseguenza, si riduce il tempo di risposta HTTP. È possibile effettuare la compressione con uno strumento che si chiama Gzip.
La maggior parte dei web server può comprimere i file in formato Gzip prima di inviarli per il download, attraverso la chiamata ad un modulo di terze parti o utilizzando routine incorporate nel web server stesso.
Secondo Yahoo, la tecnica della compressione può ridurre il tempo di download di circa il 70%.
Praticamente tutti i browser supportano Gzip e quindi, nell’adozione della compressione lato server, i risultati di incremento delle performance del sito web sono assicurati.
Dai test effettuati sui nostri sistemi, l’aver settato la compressione su un sito in esame ha aumentato di 20 punti il punteggio con Google PageSpeed.
Come si abilita la compressione lato web server?
In apertura di articolo, abbiamo parlato dell’offerta RocketWeb: chi utilizza il servizio, può abilitare la compressione per il proprio sito web in modo rapido e veloce, grazie alle tecnologie di Plesk messe a disposizione per tutti gli utenti!
Dal pannello Plesk Onyx basta andare in Apache & nginx Settings.
Per attivare le opzioni, mettere il flag su Proxy Mode, Smart Static files processing e Serve static file directly by nginx per le seguenti estensioni: ac3 avi bmp bz2 cue dat doc docx dts eot exe flv gz htm html ico img iso mkv mp3 mp4 mpeg mpg ogg pdf ppt pptx qt rar rm svg swf tar tgz ttf txt wav woff woff2 xls xlsx zip ico
Poi alla voce Additional nginx directives impostare quanto segue:
gzip on; gzip_proxied any; gzip_types *; # Expire rules for static content location ~* \.(css|js|gif|jpeg|png|jpg)$ { expires 1w; add_header Cache-Control "public, must-revalidate, proxy-revalidate"; try_files $uri @fallback; }
Infine, salvare la nuova configurazione e ripetere il test Google PageSpeed per verificare effettivamente i vantaggi della compressione.
I benefici della compressione sono apprezzabili immediatamente e avere questa possibilità è un vantaggio in più per il proprio sito web.
L’abilitazione della compressione lato web server è un lusso che non tutti i web hosting provider offrono. Perché? Perchè consuma parecchie risorse CPU lato server e le CPU sono merce preziosa al giorno d’oggi, nel mondo del cloud!
Parlavamo di quanto fosse importante appoggiarsi ad un provider di alto livello… Infatti, le tecnologie utilizzate da Rocketweb sono leader di settore. CoreTech, oltre ad offrire dettagli approfonditi sulle proprie infrastrutture sottostanti, offre l’assegnazione specifica di risorse computazionali come Frequenza della CPU, memoria RAM dedicata, velocità e numero di accessi contemporanei. Inoltre, un sistema di caching altamente performante aiuta ad avere un sito sempre al massimo della velocità.