La nuova serie ThinkAgile VX consolida la partnership Lenovo-VMware

lenovo vmware
Nel corso dell’incontro “Due sul divano” Alessandro de Bartolo, Country Manager Lenovo Data Center Group, e Alberto Bullani, Country Manager VMware Italia, si sono confrontati sul tema della Digital Transformation delle aziende italiane e sulla nuova piattaforma ThinkAgile VX

Grazie a una consolidata collaborazione, Lenovo e VMware hanno portato sul mercato soluzioni che permettono alle imprese di adottare infrastrutture iperconvergenti. Tra le ultime novità c’è la serie ThinkAgile VX, presentata da Lenovo in occasione del VMworld 2017 Europe. Alimentata da VMware vSAN, la soluzione offre alle imprese un’infrastruttura iperconvergente preconfigurata e progettata per una gestione semplificata e una maggiore efficienza.

La nuova serie ThinkAgile VX è stata al centro di un incontro che si è recentemente svolto a Milano tra Alessandro de Bartolo, Country Manager del Lenovo Data Center Group Italia, e Alberto Bullani, Country Manager di VMware Italia. Una chiacchierata informale, simbolicamente intitolata “Due sul divano”, che ha sottolineato la sinergia tra le due aziende e la loro visione comune sulla Digital Transformation e l’impatto delle nuove tecnologie offerte sul mercato italiano.

de_Bartolo_Country General Manager Lenovo Data Center Group Italia

Alessandro de Bartolo, Country Manager Lenovo Data Center Group

La digitalizzazione è un tema che stiamo toccando con mano in Italia, in particolare nel mondo della PMI”, ha esordito Alessandro de Bartolo. “Ci sono molte PMI che potremmo definire ‘multinazionali tascabili’, con un ampio respiro internazionale, particolarmente sensibili e attive in questa direzione”. Il manager ha citato come esempio concreto un’azienda che progetta e costruisce automobili, cliente di Lenovo, che oggi lavora ad ogni nuovo progetto pensandolo prima in digitale. “Il responsabile dell’azienda mi ha confessato che, in un certo senso, si stanno trasformando in una software house: se prima vendevano automobili, oggi vendono modelli matematici di automobili”.

Bullani_Country Manager VMware Italia

Alberto Bullani, Country Manager VMware Italia

Il focus sulle PMI è stato confermato da Bullani. “Stiamo assistendo a un cambio di paradigma nel business, anche nel settore manifatturiero. Forse le piccole e medie imprese hanno sofferto di più negli ultimi anni, e per questo hanno investito maggiormente nella trasformazione digitale”, ha sottolineato il Country Manager di VMware. “D’altro canto, possiamo affermare che ‘i dati sono la nuova materia prima’, e stanno trasformando anche il settore manifatturiero”.

La serie ThinkAgile VX

In questo scenario di cambiamento, Lenovo e VMware supportano i clienti nel processo di modernizzazione delle infrastrutture IT con la serie VX, che si aggiunge al già ampio portafoglio ThinkAgile di sistemi integrati e appliance di Lenovo.

Il mercato datacenter di oggi è cambiato molto a causa delle crescenti richieste delle divisioni IT di nuovi servizi e applicazioni. La serie ThinkAgile VX è una piattaforma iperconvergente di Lenovo e VMware che risponde all’esigenza di fornire velocemente maggiore potenza di elaborazione e semplifica l’adozione del cloud, in ambiente privato o ibrido”, ha spiegato Alessandro de Bartolo, sottolineando che la tendenza è sempre più verso il cloud ibrido.

Le aziende si stanno orientando verso il cloud ibrido e la strategia di VMware è abitare il ‘cross cloud’”, ha aggiunto Bullani. “In quest’ottica abbiamo stretto alleanze con Amazon, IBM e Google per consentire ai clienti di spostare i carichi di lavoro sui diversi cloud a seconda delle esigenze”.

Realizzata su piattaforma Lenovo ThinkSystem e alimentata dai processori della famiglia Intel Xeon Scalable, la soluzione VX riduce la complessità del data center aggregando le risorse di server, storage e virtualizzazione in un unico pool di risorse in comune per piattaforme standard di settore. La serie VX è stata progettata per un’implementazione facile e rapida, “due o tre step al massimo”, ha sottolineato de Bartolo, in modo che i clienti possano focalizzarsi sul proprio business e non sulla realizzazione delle infrastrutture.

La serie ThinkAgile VX è altamente scalabile ed è dotata dell’ultima versione di VMware vSAN, che include fino a sette volte più spazio di archiviazione con funzionalità di decuplicazione e compressione e nuove funzionalità come l’auto crittografia native, che elimina la necessità di unità separate auto criptate che aumentano il costo totale di possesso (TCO) per i clienti.

Per soddisfare i diversi carichi di lavoro e le specifiche esigenze dei clienti, la serie VX è disponibile nei tre modelli VX 3000, VX 5000 e VX 7000, e può essere utilizzata come infrastruttura per uffici periferici e negozi, così come per il deployment di infrastrutture desktop virtuali (VDI) e applicazioni di livello enterprise.

ThinkAgile rappresenta un percorso semplificato per i clienti: offre soluzioni predefinite per i diversi carichi di lavoro e permette di trasformare il data center convivendo con la parte che non si è ancora rinnovata”, ha concluso de Bartolo. “Inoltre, dopo l’installazione, Lenovo offre un unico punto di contatto per l’assistenza ai clienti”.

La soluzione comprende il servizio Lenovo ThinkAgile Advantage, che offre assistenza per la distribuzione, la configurazione e il supporto ThinkAgile e mette a disposizione dei clienti una linea diretta con il team di supporto per problemi hardware e software.

 

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HPE OneView 4.0 razionalizza le operazioni del data center

mercato server
Con HPE OneView 4.0 arrivano nuove soluzioni software-defined per trasformare le operazioni IT nel data center e negli ambienti di hybrid cloud.

Il data center è oggi al centro di una trasformazione che indirizza la richiesta dei clienti a favore di tecnologie che rendano meno complessi i processi IT, razionalizzando la velocità del delivery IT di nuove applicazioni e servizi. In questo scenario HPE OneView si pone come un engine di automazione infrastrutturale che abbraccia tutti gli aspetti della gestione quotidiana del ciclo di vita delle risorse storage, di calcolo e di rete.

Grazie a un’intelligenza software-defined e a una API unificata che consente integrazioni approfondite con tool di terze parti, HPE OneView introduce un nuovo livello di automazione nella gestione infrastrutturale, semplificando nel contempo le operazioni IT. Le ultime novità apportate dalla recente release HPE OneView 4.0 semplificano il deployment e la gestione delle complesse infrastrutture di hybrid IT che combinano l’IT tradizionale con i cloud privati, gestiti e pubblici.

HPE OneView 4.0

HPE OneView 4.0 permette innanzitutto di velocizzare la delivery di applicazioni e servizi grazie a nuove integrazioni via API con le piattaforme di gestione cloud Morpheus Data, CANCOM e InContinuum che permettono di gestire l’hybrid cloud usando HPE OneView per automatizzare il monitoraggio e la gestione dell’hybrid infrastructure.

Con l’intelligenza software-defined integrata in HPE OneView, le operazioni IT possono ora scoprire automaticamente nuovi rack e tower ProLiant e server Apollo in pochi click, velocizzando enormemente il tempo necessario a completare il setup dei server. Con HPE OneView 4.0 inoltre i clienti HPE Synergy possono aggiornare il firmware di interconnessione senza rallentamenti misurabili (millisecondi) delle performance applicative.

HPE OneView 4.0

HPE ha anche introdotto OneView Redfish Toolkit per aiutare i clienti ad applicare alle infrastrutture gestite da HPE OneView le automazioni che utilizzano le specifiche Redfish senza bisogno di modifiche estese agli script. Grazie a questo set di tool, i clienti potranno combinare la potenza dei template HPE OneView per comporre insieme risorse di calcolo, storage e fabric con la flessibilità degli standard di settore.

Spazio infine alla sicurezza, grazie a tre importanti novità portate dalla nuova release. HPE OneView 4.0 estende infatti l’attuale controllo sugli accessi basato sui ruoli limitando tali ruoli (come amministratore server, storage o di rete) a operare solamente su un sottoinsieme di risorse gestite dalla appliance HPE OneView.

I clienti possono inoltre autenticarsi con una smartcard fisica o virtuale e un PIN o password, mentre l’aggiunta del supporto del protocollo SNMPv3 rafforza la sicurezza nel monitoraggio dell’hardware e delle interconnessioni dei server.

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