Terzo trimestre super per il mercato server globale

Terzo trimestre super per il mercato server globale
Le stime di IDC sul mercato server nel terzo trimestre 2017 indicano una crescita di valore di quasi il 20% e spedizioni in crescita di oltre l’11%.

IDC ha rilasciato le nuove stime sul mercato server globale in riferimento al terzo trimestre dell’anno conclusosi a fine settembre. Il valore di questo settore è aumentato del 19,9% rispetto allo stesso periodo del 2016 raggiungendo i 17 miliardi di dollari. Crescita significativa (+11,1%) anche per il numero di server spediti, che hanno raggiunto quota 2,67 milioni.

Tra questi i server a volume di fascia bassa sono cresciuti del 19,3% in valore (14,2 miliardi di dollari), mentre i modelli di fascia media hanno visto un incremento del 26,9% (1,4 miliardi) e le vendite dei server top di gamma sono aumentate del 19,4% (1,3 miliardi) grazie anche al lancio nel trimestre preso in esame dell’IBM Z14. IDC prevede comunque un progressivo calo nei prossimi trimestri di queste soluzioni hi-end.

mercato server

Passando alla classifica dei produttori, Dell è al primo posto con 503.000 server spediti e il 18,8% del mercato, seguita a brevissima distanza da HPE (501.000 server e 18,8% del mercato) e, con uno stacco notevole, da Lenovo in terza posizione con un calo anno su anno del 33% (151.000 server e 5,7% del mercato). Passando invece al valore, è HPE in cima alla classifica con 3,317 miliardi di dollari, seguita da Dell (3,07 miliardi) e IBM (1,09 miliardi).

Il mercato nel suo complesso continua ad essere trainato dalle proposte x86 (15,4 miliardi di dollari di valore) destinate all’installazione in data center per cluster paralleli, mentre i server non-x86, sebbene in crescita del 15%, rappresentano circa 1,5 miliardi di dollari di valore.

Se il Q3 2017 è andato così bene per questo mercato, è anche per merito del debutto delle nuove generazioni di processori Intel (famiglia Purley) e AMD (famiglia EPYC). Da segnalare infine il notevole balzo in avanti della Cina (+23.9% anno su anno), la percentuale di crescita più alta a livello geografico registrata nel corso del terzo trimestre.

Aziende:
Cisco
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HPE ProLiant DL385 Gen10: sicurezza e risparmio nel nome di AMD

HPE ProLiant DL385 Gen10: sicurezza e risparmio nel nome di AMD
HPE amplia la famiglia ProLiant Gen10 con il nuovo server DL385 per ottenere i migliori risultati di business grazie alla Server Virtualization.

Hewlett Packard Enterprise ha annunciato il nuovo server HPE ProLiant DL385 Gen10 messo a punto in collaborazione con AMD, con lo scopo di ridurre del 50% il costo per virtual machine (VM) rispetto a quello dei server tradizionali.

La server virtualization continua a rappresentare uno strumento essenziale per migliorare l’agilità negli ambienti IT moderni, tanto che secondo il report IDC Market Trends in Virtualization Infrastructure and Software nel 2020 sarà virtualizzato il 41% dei nuovi server consegnati rispetto al 33% del 2015.

Sempre secondo la ricerca di IDC, grazie alla server virtualization le aziende registrano risparmi di quasi il 20% e sono costantemente impegnate a ridurre i costi di virtualizzazione. A questo scopo HPE e AMD hanno collaborato allo sviluppo del SoC (System on a Chip) AMD EPYC e del server HPE ProLiant DL385 in modo da abbattere i costi per virtual machine, garantendo al tempo stesso un elevato grado di sicurezza per i workload virtualizzati.

proliant

Il server HPE ProLiant DL385 punta in modo particolare alla sicurezza grazie a HPE Silicon Root of Trust, un particolare collegamento creato tra il chip HPE Integrated Light Out (iLO) e il firmware iLO come ulteriore conferma che i server non eseguano codice firmware manomesso. HPE Silicon Root of Trust è a sua volta connesso con l’AMD Secure Processor all’interno del SoC AMD EPYC, permettendo all’AMD Secure Processor di convalidare il firmware HPE prima che il server sia autorizzato a effettuare il boot.

Con Secure Encrypted Memory la memoria può inoltre essere integralmente o parzialmente crittografata per proteggere i dati da attacchi e tentativi di scraping, mentre grazie a Secure Encrypted Virtualization VM e hypervisor possiedono chiavi crittografiche separate in modo da isolare ogni VM dalle altre e dall’hypervisor stesso, allo scopo di proteggere l’accesso ai dati presenti in aree condivise.

Per facilitare l’integrazione nel data center del server HPE ProLiant DL385, HPE propone Carbonite Move, un software che consente la migrazione sicura delle VM attraverso architetture x86. Infine, sfruttando HPE Flexible Capacity, i clienti potranno decidere di pagare solamente l’IT effettivamente consumato per gestire gli imprevisti nella domanda e l’incremento dei livelli di utilizzo.

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