Come sempre a inizio anno, è il momento di conoscere ciò che si profila all’orizzonte e di seguito, dopo le previsioni per il 2017 dello scorso gennaio, proponiamo un’approfondita analisi degli esperti di Barracuda su cosa possiamo aspettarci nei prossimi 12-18 mesi nel campo della sicurezza.

Ransomware di massa o mirato?

Stiamo assistendo a una rapida crescita degli attacchi ransomware di massa e il trend proseguirà nei prossimi 12-24 mesi. La crescente disponibilità di cripto-valute offre ai criminali la possibilità di portare avanti i loro attacchi di massa in totale anonimato. Chiedendo un riscatto relativamente modesto a un gran numero di vittime, i criminali possono giocare una sorta di lotteria che aumenta la probabilità di ricavare un profitto rimanendo anonimi. La comparsa di nuove cripto-valute, più anonime dei Bitcoin, darà ulteriore impulso a questo trend e la modesta entità del riscatto farà sì che le vittime siano più disposte a pagare.

Ci attendiamo inoltre l’evoluzione del ransomware in “protectionware”. I criminali potrebbero passare dalla richiesta di riscatto per liberare i dati alla richiesta di denaro per non essere colpiti. L’email continua a essere il veicolo preferito per la diffusione delle minacce avanzate. A parte la distribuzione di codice malevolo, gli attacchi via email diventeranno sempre più sofisticati. I criminali sfrutteranno il social engineering, le campagne mirate, lo spear phishing e il whaling per sottrarre credenziali e dati, commettere frodi, ecc.

Domain Spoofing

Il domain spoofing è cresciuto rapidamente e continuerà a crescere nel 2018. Si tratta di un tipo di attacco che spinge la vittima a pensare che il criminale sia qualcun’altro. I criminali usano questa tecnica per fingere di appartenere a un’azienda o di essere una particolare persona: spesso inviano email ai clienti o ai partner dell’azienda per rubare credenziali e ottenere l’accesso ai loro account. Questo è spesso l’inizio di una strategia articolata, mirata a sottrarre dati e commettere frodi e sta rapidamente diventando la forma di cyberattacco più costosa per le aziende.

I messaggi spediti dalla banca

Abbiamo osservato un forte aumento degli attacchi mediante email che appaiono come messaggi sicuri provenienti da istituzioni finanziarie. Queste minacce veicolano documenti word infetti che spesso sembrano innocui ma contengono uno script che può essere aggiornato dai criminali in un secondo tempo.

Lo script può essere modificato per lanciare una varietà di attacchi, dal ransomware alle advanced persistent threat. Tali attacchi sono difficilmente riconoscibili dall’utente finale dato che i domini utilizzati sono scelti per assomigliare alle mail reali che il cliente riceve dalla propria banca. Il volume di attacchi sta crescendo rapidamente e pensiamo che durante l’anno ne vedremo sempre di più.

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Lo spear phishing

Finché porterà profitti ai cybercriminali, lo spear phishing non smetterà di diffondersi. Si tratta di attacchi altamente mirati, basati sull’imitazione di una persona o di un popolare servizio web. È un tipo di attacco in crescita e, secondo l’FBI, estremamente remunerativo per i cybercriminali.

Nel 2018 ci sarà un forte aumento di attacchi di spear phishing multifase che comportano molteplici passaggi, attività di ricerca ed esplorazione da parte del criminale, che attacca un piccolo numero di obiettivi per raccogliere un’alta remunerazione. I cybercriminali stanno ora adottando un approccio di tipo aziendale; perseguono pochi obiettivi con la speranza di ricavarne un elevato guadagno con attacchi altamente personalizzati.

I più recenti sviluppi nel social engineering prevedono diversi passaggi. I cybercriminali non tentano di colpire all’improvviso i manager delle aziende con una falsa mail. Al contrario, prima si infiltrano nell’organizzazione, poi si dedicano all’esplorazione in attesa del momento opportuno per ingannare le vittime lanciando l’attacco da una mailbox compromessa. Per contrastare lo spear phishing, le organizzazioni dovranno investire in strumenti e tattiche all’avanguardia. L’intelligenza artificiale applicata alla difesa in tempo reale rappresenta una delle speranze più concrete per porre fine a questo genere di minacce.

L’Internet of Things

I cybercriminali hanno capito che attacchi mirati in maniera intelligente possono essere una potente leva per la richiesta di riscatto. Molte aziende industriali stanno ora iniziando a implementare misure difensive verso questi attacchi, ciononostante vedremo sicuramente molti attacchi di alto profilo rivolti direttamente alle macchine connesse.

L’obiettivo ideale è rappresentato da organizzazioni che non hanno implementato una strategia di sicurezza digitale completa e si limitano a usare metodi e strumenti che già conoscono. Per proteggere le risorse da questi attacchi sono necessari nuovi sistemi e nuovi modelli di cooperazione tra le persone dell’IT e dell’OT.