Ehi Siri, ecco il tuo nuovo capo. In uno sviluppo a sorpresa che sicuramente avrà enormi implicazioni in tutto il panorama AI, Apple ha annunciato questa settimana di aver assunto John Giannandrea, la figura chiave dietro Google Assistant. L’annuncio di Apple è arrivato poche ore dopo che il manager aveva rivelato che stava lasciando la sua ambita posizione presso la sede di Mountain View.

Giannandrea è entrato nel team di ricerca e sviluppo di Google nel 2010 e si è fatto strada rapidamente, mentre l’intelligenza artificiale assumeva un ruolo centrale nell’azienda. Nel 2016 le sue mansioni lavorative si sono estese anche alla ricerca e alla sostituzione di Amit Singhal, e da allora Giannandrea ha integrato l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico in tutti gli aspetti dell’ecosistema di Google con Google Assistant. Ora Apple spera di poter fare la stessa cosa con Siri.

Nel suo nuovo ruolo, Giannandrea riporterà direttamente a Tim Cook, mentre Apple cerca di recuperare terreno con Siri. Sin dal suo debutto sull’iPhone 4S, Siri ha dovuto competere duramente con il tentativo di Amazon e Google di superare il vantaggio di Apple nell’intelligenza artificiale. A Giannandrea spetta una sfida importante. A meno che non riesca a convincere Cook a cambiare strategia sulla privacy di Apple, Giannandrea dovrà prendere il motore di apprendimento automatico crowd-sourcing di Google Assistant e ridurlo a livello locale. E non sarà facile.

Dare continuità a Siri

Apple ha tutti gli strumenti per competere con Google Assistant, ma attualmente Siri non può fare cose come giocare e riconoscere voci diverse. L’esperienza varia ampiamente da un dispositivo a un altro. E sul prodotto più importante di tutti, HomePod, Siri va poco oltre i controlli musicali.

Quindi, il primo compito di Giannandrea sarà garantire la continuità di Siri su iPhone, Mac, Apple Watch, Apple TV e HomePod. Ci sono profondi divari tra ciò che Siri può fare su ogni dispositivo, e mancano anche le cose più ovvie, come prendere appunti sull’Apple Watch. Per superare Amazon Alexa e Google Assistant, Apple deve integrare Siri su tutti i dispositivi allo stesso modo.

Ciò richiederà alcune modifiche hardware (come l’aggiunta di un microfono all’Apple TV) e alcuni miglioramenti delle prestazioni, ma è certamente un traguardo raggiungibile. Il problema più evidente, e più facilmente risolvibile, con Siri sembra essere una mancanza di attenzione. Mentre le divisioni software, hardware e design di Apple hanno responsabili dedicati, prima di Giannandrea non c’è stato nessuno al servizio di Siri.

Occhi e orecchie privati

Tuttavia il più grande ostacolo di Siri non è l’hardware, ma la strategia di Apple sulla privacy. Mentre Google e Amazon utilizzano i dati degli utenti per costruire i loro algoritmi di apprendimento automatico, Apple si basa sulla “Differential Privacy” per insegnare a Siri. Ciò significa che le interazioni personali con Siri rimangono sul telefono dell’utente e qualsiasi dato raccolto da Apple viene mischiato a “rumore” che rende le informazioni individuali anonime e non rintracciabili. Apple spiega che, “se molte persone inviano gli stessi dati, il rumore che è stato aggiunto può aggirarsi su un numero elevato di punti dati e quindi possiamo veder emergere informazioni significative“.

Questo approccio all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico è molto più difficile di quello di Google. Se l’utente non nega il suo consenso, Google è libero di utilizzare le sue interazioni con l’Assistente per renderlo più intelligente. Questa differenza fondamentale tra Google e Apple spiega perché Google assistant ha superato Siri in un tempo così breve. La scelta di Giannandrea non significa che Apple voglia cambiando la sua filosofia. Piuttosto, sta investendo su di essa, come direbbe Cook.

Sotto la guida di Giannandrea, Google ha spostato il focus dalla ricerca all’AI. Probabilmente Apple si aspetta che possa fare una cosa simile con Siri, e non sta prendendo alla leggera il compito. Come sottolineava la settimana scorsa un report di Thinknum, Apple è alla ricerca di centinaia di esperti per Siri, con ruolo che vanno dal designer al data infrastructure engineer.

Con la scelta di Giannandrea Apple non semplicemente assunto un esperto di intelligenza artificiale, ma vuole dare finalmente a Siri qualcuno che capisca cos’è e cosa è in grado di fare.

Apple ha costruito molti pezzi per Siri. Ora arriva la parte difficile: metterli tutti insieme.