Apple-Shazam: la Commissione Europea dà via libera all’acquisizione

La Commissione Europea ha dato il via libera all’acquisizione di Shazam da parte di Apple. Dopo le verifiche del caso, la Commissione ha concluso che l’acquisizione non è in conflitto con le norme sulla competizione nello Spazio Economico Europeo.
“I dati sono fondamentali nell’economia digitale. Dobbiamo quindi esaminare attentamente le transazioni che portano all’acquisizione di set importanti di dati, compresi quelli potenzialmente sensibili dal punto di vista commerciale, per garantire che non limitino la concorrenza”, ha dichiarato il commissario europeo Margrethe Vestager. “Dopo aver analizzato a fondo i dati sugli utenti e la musica di Shazam, abbiamo concluso che la loro acquisizione da parte di Apple non ridurrebbe la concorrenza sul mercato della musica digitale in streaming”.
Apple e Shazam sono protagoniste del mercato della musica in streaming, ma, secondo la Commissione, offrono proposte complementari e non in competizione tra di loro. L’offerta di Apple, Apple Music, è il secondo servizio di streaming musicale in Europa, dopo Spotify, mentre Shazam offre un’applicazione di riconoscimento musicale leader in Europa e in tutto il mondo.
Il via libera della Commissione è arrivato dopo mesi di indagini, avviate lo scorso febbraio a seguito delle richieste da parte di Austria, Francia, Islanda, Italia, Norvegia, Spagna e Svezia di esaminare la proposta di Apple di acquisire Shazam e verificare il rispetto delle norme europee.
Le indagini della Commissione si sono concentrate sul fatto che Apple, entrando in possesso dei dati di Shazam, potesse rivolgersi direttamente ai clienti dei suoi concorrenti e incoraggiarli a passare ad Apple Music, limitando la competizione degli altri servizi di streaming musicale presenti sul mercato europeo.
Un altro punto in esame è stato il fatto che Apple, dopo la transazione, potesse decidere di sospendere i collegamenti e suggerimenti di Shazam a servizi di terze parti diverse da Apple Music, danneggiando così i servizi concorrenti.
Secondo le conclusioni della Commissione, “l’entità risultante dall’acquisizione non sarà in grado di escludere i fornitori concorrenti di servizi di streaming accedendo alle informazioni commercialmente sensibili sui loro clienti”.
In particolare, “l’accesso ai dati di Shazam non aumenterà concretamente la capacità di Apple di raggiungere gli utenti appassionati di musica”, e qualsiasi iniziativa volta a influenzare i clienti avrebbe un impatto trascurabile.
L’acquisizione, inoltre, non escluderà “i fornitori concorrenti di servizi di streaming limitando l’accesso all’app Shazam”, in quanto l’app ha un’importanza limitata come punto di ingresso per i servizi di streaming musicale dei concorrenti di Apple Music. Secondo la Commissione, “l’integrazione dei set di dati di Shazam e Apple sui dati dell’utente non conferirebbe un vantaggio esclusivo all’entità risultante dalla fusione nei mercati in cui opera. Qualsiasi preoccupazione al riguardo è stata respinta perché i dati di Shazam non sono unici e i concorrenti di Apple avrebbero comunque l’opportunità di accedere e utilizzare database simili”.
La Commissione ha quindi concluso che l’operazione non solleva problemi di concorrenza nello Spazio Economico Europeo o in una parte sostanziale di esso, sottolineando che l’eventuale acquisizione non esonera le aziende dal rispetto di tutte le leggi in materia di protezione dei dati.