Nonostante il calo delle vendite di iPhone, Apple è riuscita comunque a guadagnare miliardi di dollari nell’ultimo trimestre. La società è stata costretta a rivedere le sue stime, ma questo questo non significa che abbia intenzione di mettere tutto in discussione.

I recenti risultati trimestrali di Apple hanno riportato alla mente alcune decisioni prese dalla società negli ultimi anni, decisioni che non sempre soddisfano l’utente finale, ma che sostengono la strategia complessiva della società. Ecco i tre aspetti più importanti.

Ad Apple piacciono i telefoni grandi

iPhone SE 2017

L’iPhone SE potrebbe essere l’ultimo telefono “piccolo” di Apple

Considerando le prestazioni dell’iPhone, si potrebbe pensare a un cambio di strategia sulla scelta di produrre telefoni sempre più grandi, al fine di conquistare quei segmenti di mercato su cui Apple non riesce a incidere. Combinando ciò con lo stop alla produzione dell’iPhone SE, lo scorso autunno, sembra invece chiaro che non ci sarà alcun cambio di rotta.

L’iPhone XR è il nostro modello più diffuso, seguito dall’XS Max e dall’XS”, ha confermato il Chief Financial Officer Luca Maestri.

Data l’interruzione dell’iPhone SE, non c’è modo di sapere come sarebbero andate le vendite, ma è ragionevole pensare che la maggior parte degli utenti che acquistano un XS Max o un XR probabilmente non sono gli stessi che acquisterebbero un SE.

I guadagni su uno smartphone sono proporzionali alle sue dimensioni. Anche se gli stock di iPhone SE si stanno rapidamente esaurendo, questo non è di buon auspicio per un ritorno sul mercato dei telefoni di piccole dimensioni.

Per Apple il prezzo è giusto

Insieme ai grandi schermi arrivano anche grandi prezzi. Apple non si sta muovendo per abbassare il costo dei suoi iPhone, con l’eccezione di piccoli aggiustamenti sui mercati emergenti per contrastare i problemi di cambio. E’ chiaro che, secondo la società di Cupertino, gli utenti sono disposti a pagare diverse centinaia di euro per i suoi telefoni, anche se li cambiano meno spesso di un tempo.

Non aspettiamoci che i prezzi degli iPhone XS e XS Max scendano sotto i mille euro: per i nuovi iPhone il prezzo di base è questo. L’immagine di Apple come brand di lusso non è in discussione.

(Poco) spazio di archiviazione gratuito

Apple offre 5 GB gratuiti di spazio di archiviazione iCloud dai tempi del lancio del rinnovato servizio cloud, nel 2011. Dopo otto anni l’azienda non si è mossa di un byte rispetto alla quantità offerta, anche se i dispositivi che stiamo usando diventano sempre più capaci. Come promemoria, nel 2011 il nuovo iPhone era il 4s, con capacità fino a 64 GB, mentre i modelli attuali partono da 32 GB e arrivano fino a 512 GB.

Ciò che Apple ha fatto nel 2015 è rendere i suoi livelli di storage più convenienti. Oggi, in iCloud, è possibile ottenere 50 GB per 0,99 euro al mese, 200 GB per 2,99 euro o arrivare a 2 TB di storage per 9,99 euro. Il che va benissimo, ma alla fin fine la strategia è rendere più allettante per gli utenti spendere denaro per più spazio di archiviazione in cloud quando hanno superato i limiti posti da Apple, anche se è la stessa società che spinge verso il cloud.

Non c’è da stupirsi per questa strategia: per Apple il segmento Servizi è semplicemente business. Lo scorso trimestre i servizi cloud hanno registrato un record, con una crescita delle entrate del 40 per cento anno su anno. Nessuna sorpresa, dato il costante afflusso di nuovi dispositivi, e nessuna speranza che Apple aumenti lo spazio di archiviazione gratuito.