Fiumicino funziona come una smart city con la tecnologia Tibco
L’aereo plana sulla pista di Fiumicino. I passeggeri del volo non lo sanno, ma all’aereo non è stato assegnato un finger qualsiasi, perché l’algoritmo ha individuato quei passeggeri come potenziali clienti di uno dei tanti brand della moda che affollano Fiumicino. Così, quando sbarcano, si trovano di fronte all’offerta di Gucci, Armani o chissà chi altro e possono iniziare subito a fare acquisti.
Dietro l’aeroporto, che oggi fa parte della top 10 a livello mondiale, c’è infatti la piattaforma di Tibco, che permette di gestire Fiumicino come fosse una smart city. Connected intelligence cloud è la piattaforma sviluppata dalla società di Palo Alto che trova il suo spazio soprattutto in un momento come questo, dove le aziende, osserva Maurizio Canton, chief technology officer, Emea, si concentrano sulla consumer experience, innovazione e il contenimento dei costi. “C’è uno shift fra la tecnologia che guidava l’innovazione e la situazione attuale, dove sono le aspettative dei consumatori che guidano anche l’utilizzo di nuove tecnologie”.
Oggi, è la visione di Tibco, ci si muove fra ibrido, con cloud, on premise e utilizzo di Api. Per questo bisogna essere in grado di utilizzare i vari ambienti, realizzando anche codici agili. Per questo è stata creata Tibco connected intelligence cloud, che ha previsto una nuova scrittura del software della società “con l’obiettivo di creare una piattaforma che faciliti la trasformazione digitale”, aggiunge Canton.
Da una parte, è la spiegazione del cto, c’è l’interconnessione basata su open source. La parte di connettività con la possibilità di rendere disponibile su qualsiasi tipo di piattaforma: on premise, l’offerta ibrida private cloud su container o l’offerta pubblica su cloud. Inoltre, le stesse cose costruite on premise possono essere messe senza modifica su container o in cloud. La piattaforma è comunque disponibile anche in cloud.
“Non si tratta solo di una capability tecnica – sottolinea Gianfranco Naso, Regional vice president South West Europe – ma anche commerciale, perché l’offerta è pacchettizzata in modalità ibrida. Questo significa che il cliente può iniziare come preferisce. Spesso parte on premises e poi ibrida, per passare al cloud. Per questo abbiamo optato per il modello bring your licence and deploy where you want, dando la possibilità di lasciare a Tibco la gestione, offrire un servizio in Saas e focalizzarsi sul proprio servizio e la propria user experience. E la piattaforma è un plug and play con le parti da aggiungere nel tempo”.
L’altra parte della piattaforma riguarda l’area dell’insight, per conoscere a fondo il cliente e le sue preferenze, interpretando i dati nel contesto in cui il cliente si presenta. La piattaforma va a gestire questi dati in modo intelligente, a partire dalla visualizzazione al data streaming, intelligenza artificiale, e machine learning, in modo da vedere i dati, analizzarne il contesto e prendere le decisioni.
Oltre agli aeroporti di Roma, Tibco vanta clienti come Brembo, Mercedes e altre grandi aziende in campo bancario, telecomunicazione, food&beverage e molti altri settori verticali, con diverse esigenze e modelli di business.
“In Italia – spiega Naso – abbiamo un team di circa sessanta persone con una forte stabilità e clienti nelle utilities, PA, manifatturiero e Telco, che storicamente è un settore innovativo. Lavoriamo in modo diretto e indiretto, come preferisce il cliente. Il canale è formato da system integrator e da circa un anno e mezzo, ma non ancora in Italia, abbiamo iniziato a sviluppare la distribuzione. Siamo partiti negli Usa e abbiamo un paio di esperimenti in Uk e Germania relativamente ad alcune specifiche tecnologie. La nostra idea è di allargare le modalità di accesso ai nostri prodotti”. Poi ci sono i cloud provider, a loro modo un altro canale.
Le tecnologie Tibco sono acquisibili tramite Amazon e Azure, anche a consumo e a breve si aggiungerà anche Google. In questo modo Tibco cerca di perseguire l’obiettivo di essere completamente indipendente da tecnologie, ambienti e dalla piattaforma cloud usata.