I PC Huawei sono sicuri? Intel e Microsoft promettono supporto, ma il futuro rimane incerto
Adesso che Huawei è nella “lista nera” degli Stati Uniti, è naturale chiedersi se i PC portatili della società cinese siano sicuri. La domanda riguarda sia chi possiede già un dispositivo Huawei, come il Matebook o il Matebook Pro, sia chi sta ne valutando l’acquisto. Dopotutto, se Intel, AMD, Nvidia, Qualcomm e le altre società tecnologiche statunitensi non possono più vendere chip all’azienda cinese, quale futuro si prospetta per i suoi dispositivi?
La risposta varia a seconda del fatto che interessi il futuro di Huawei come produttore di PC o solo il futuro di un particolare dispositivo Huawei.
Cosa significa il bando degli Stati Uniti contro Huawei
Il bando di Huawei, annunciato a maggio, impedisce sostanzialmente alle società statunitensi di stringere accordi commerciali con il gigante della tecnologia. Ovviamente, se Huawei non è in grado di acquistare CPU da Intel o AMD o chip grafici da AMD o Nvidia, per non parlare di memoria e storage, da altre società statunitensi, probabilmente tutti i futuri PC portatili Huawei si trovano in un limbo.
Diversa è la situazione per i dispositivi acquistati dagli utenti o comunque già disponibili sul mercato.
Ti potrebbe interessare anche: Il bando di Huawei aumenta i rischi alla sicurezza. Parola di Google
Microsoft e Intel supporteranno i PC Huawei
La buona notizia per gli attuali e i potenziali possessori di portatili Huawei è la promessa di Microsoft: i dispositivi Huawei continueranno a ricevere gli aggiornamenti Windows.
“Rimaniamo impegnati a offrire un’esperienza utente eccezionali”, ha confermato a PCWorld un portavoce di Microsoft. “La nostra valutazione iniziale sulla decisione del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti su Huawei indica che potremo continuare a offrire aggiornamenti software Microsoft ai clienti con dispositivi Huawei”. La società non ha rilasciato ulteriori dettagli sulla politica che intende adottare, ma ciò dovrebbe rassicurare i possessori di portatili Huawei, che potranno ricevere le patch di sicurezza rilasciate da Microsoft.
I rischi per la sicurezza possono verificarsi anche a livello di scheda madre. Con exploit come ZombieLoad, ci si potrebbe chiedere se gli aggiornamenti firmware per UEFI/BIOS saranno disponibili anche per i PC Huawei.
Anche qui ci sono buone notizie, poiché Intel ha confermato a PCWorld che fornirà aggiornamenti di sicurezza e driver agli utenti finali di dispositivi con chip Intel.
I PC portatili Huawei sono sicuri?
Dopo gli aggiornamenti di sicurezza del sistema operativo e del firmware, rimane da chiedersi se i laptop Huawei “spiano” gli utenti. Probabilmente è questo dubbio che ha offuscato la reputazione di Huawei, ancor più della possibilità di non ricevere gli aggiornamenti Windows.
Il fatto che Microsoft abbia scoperto che Matebook X di Huawei aveva una “backdoor” preinstallata (un modo nascosto per consentire a chiunque di accedere ai dati del computer) non ha certo aiutato. Huawei ha risolto l’exploit a gennaio e ha respinto le accuse secondo cui la backdoor sarebbe stata intenzionalmente installata. La società ha anche sottolineato che non è la prima azienda tecnologica a dover applicare patch alle falle di sicurezza o a subire imbarazzanti exploit di sicurezza, il che è vero.
Ti potrebbe interessare anche: Avete uno smartphone Huawei? Ecco perché non dovete farvi prendere dal panico
Il problema per Huawei è che non può dimostrare di non avere legami con il governo cinese e, a questo punto, pochi crederanno che la società sia irreprensibile. È anche impossibile sapere se le aziende statunitensi, che oggi cercano di essere flessibili, saranno costrette a cambiare posizione.
Combinando tutti questi dubbi e incertezze, è probabilmente giusto concludere che un portatile Huawei non è adatto a chi ama andare sul sicuro. Per coloro che non si fanno impressionare dalla situazione politica che c’è dietro tutto questo, invece, la situazione dei dispositivi Huawei, almeno di quelli già in vendita, appare meno terribile di come sembrava un mese fa.