GitHub ha appena pubblicato il suo ultimo rapporto State of the Octoverse con numeri sorprendenti. Sfortunatamente alcuni di questi, come i 40 milioni di sviluppatori, non sono solo sorprendenti, ma sono sbagliati. Non stiamo suggerendo qualche malvagio intento da parte di GitHub di ingannarci, anche perché non è necessario gonfiare artificialmente i numeri degli sviluppatori per accorgersi della loro importanza.

40 milioni, certo. Ma 40 milioni di cosa?

Il numero di 40 milioni si riferisce a “il numero totale di account utente non spam su GitHub al 30 settembre 2019, indipendentemente dal loro stato di attività”. OK, quindi non stiamo parlando di sviluppatori, ma 40 milioni di account è comunque un numero impressionante, giusto? Sì e no.

L’analista Lawrence Hecht è stato il primo a commentare questi numeri, sostenendo che “solo perché qualcuno crea un account GitHub non significa che dovrebbe essere considerato uno sviluppatore. È infatti significativo il numero di questi account che diventano inattivi entro un mese dalla loro creazione”.

Un account GitHub non corrisponde insomma necessariamente a uno sviluppatore. Dopotutto anche alcuni di voi hanno un account GitHub, ma difficilmente sono sviluppatori e conosciamo molte persone nel marketing e nella gestione dei prodotti presenti su GitHub ma che non stanno sviluppando software lì o altrove. Molti di quegli stessi account rimangono inoltre inattivi per anni, senza contare che molti sviluppatori hanno più account.

Se poi ci preoccupiamo davvero per gli sviluppatori, dovremmo essere maggiormente interessati a coloro che stanno contribuendo attivamente a scrivere software. Hecht ha lamentato che “la maggior parte di questi numeri rappresenta persone inattive”. Al contrario, altri esempi come quello di uno sviluppatore open source di Adobe che ha misurato il ranking dei contributi aziendali si concentrano sui contributori attivi. Qualcosa che GitHub potrebbe facilmente fare e che invece non fa. GitHub rileva i partecipanti attivi a una varietà di progetti nel suo report Octoverse, quindi ha chiaramente a disposizione questi dati.

Alcune società di analisi di mercato hanno fatto comunque del loro meglio per misurare le popolazioni di sviluppatori. Ad esempio, secondo IDC ci sono:

  • 11,6 milioni di sviluppatori software a tempo pieno
  • 6,35 milioni di sviluppatori software part-time
  • 4,30 milioni di sviluppatori software non professionisti

La somma risulta in circa 22,3 milioni di sviluppatori software a livello globale. Una stima molto simile a quella fatta da Evans Data, che ha stimato 23 milioni di sviluppatori nel 2018 e previsto 27,7 milioni entro il 2023. Di fronte a questi numeri qualcuno potrebbe chiedersi il perché dell’interesse nei confronti del numero di sviluppatori presenti e attivi su GitHub.

I numeri degli sviluppatori che contano

Alcuni stanno investendo denaro reale proprio sulla base delle stime attuali e future del numero di sviluppatori. Facendo riferimento al numero di 40 milioni di GitHub, ad esempio, l’investitore Ethan Kurzweil ha dichiarato “che questi numeri sono un forte indicatore per far capire se il mercato delle tecnologie per sviluppatori di domani sarà davvero brillante o meno.” Ha certamente ragione, ma non per il numero errato di 40 milioni.

Ad esempio, il report Octoverse di GitHub indica il repository firstcontributions come uno dei migliori per contributi (al quarto posto nella classifica generale) dell’anno scorso. È sorprendente perché, come sottolineato da Hecht, questo repository è progettato per aiutare i principianti a contribuire ai progetti open source. Data la sempre crescente importanza dell’open source per le organizzazioni, la crescita del numero di contributori in questo repository (oltre 15.000 e in aumento) è più significativa dei 40 milioni di account totali, reali o immaginari che siano.

E che dire dei circa 1,3 milioni di contributori “esordienti” nel 2019? O del fatto che i contributi a livello open source provengano dall’esterno degli Stati Uniti che non dall’interno (80% contro il 20%)? O che l’Asia ora rappresenti il 36% dei repository privati nel 2019? In effetti, a livello globale, Hong Kong, Singapore e Giappone sono i Paesi in più rapida crescita in termini di crescita di sviluppatori, mentre la Cina si trova dietro gli Stati Uniti solo in termini di uso open source.

Questi sono i numeri che contano, perché plasmano non solo le industrie, ma anche le società. Non abbiamo 40 milioni di sviluppatori globali, ma abbiamo una popolazione crescente di sviluppatori, con la maggior parte dell’attività che si svolge al di fuori degli Stati Uniti. Il numero “di marketing” di 40 milioni non ha importanza, ma questi altri ce l’hanno eccome.