Una delle principali priorità di SAP Italia per il 2020 è promuovere le soluzioni cloud di gestione degli acquisti (procurement), e cioè l’area Intelligent Spend Management, che comprende SAP Ariba (approvvigionamento di prodotti e servizi) e SAP Fieldglass (approvvigionamento di forza lavoro esterna). Area per cui recentemente la società ha nominato un nuovo responsabile per Italia e Grecia, Fabrizio Fassone, proveniente da Microsoft.

“SAP sta abbracciando il Cloud, e le fasi di lancio sono quelle che preferisco”, ha spiegato Fassone ieri incontrando la stampa italiana. “In particolare le soluzioni di Intelligent Spend Management in questo momento di ascesa della “Experience Economy” possono giocare un ruolo molto importante per controllare la spesa, e liberare così risorse da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto”.

Un’indagine su 800 Procurement Manager

Per spesa si intende la classica area d’azione della funzione acquisti in azienda, e cioè beni e servizi diretti e indiretti, spese di trasferta e acquisto di prestazioni di lavoro (external workforce): un ambito sul quale SAP ha promosso un’indagine su 800 procurement manager condotta da IDC, di cui Fassone ha sintetizzato le conclusioni.

“C’è un rilevante livello di insoddisfazione sullo spend management in tutte le aree aziendali interessate, con punte del 36% nelle operation, del 39% nel finance, e del 48% nella stessa funzione procurement. Le inefficienze in molti processi di acquisto, le duplicazioni di dati, le discrepanze tra sistemi diversi richiedono di investire molto tempo in attività a basso valore aggiunto per riconciliare dati di bassa qualità, e conformare i processi agli standard e alle normative”.

Dall’indagine emerge anche che il 53% delle aziende ha diverse applicazioni per gestire diversi tipi di spesa, che il 47% degli spend manager usa ancora fogli elettronici per analizzare i dati, e che l’80% del loro tempo è dedicato appunto ad attività a basso valore. Il risultato è che addirittura il 95% degli intervistati probabilmente investirà in nuovi sistemi di Intelligent Spend Management nei prossimi due anni, dato che spiega l’alta priorità attribuita a quest’area da SAP, che sta incoraggiando la migrazione degli utenti del classico SAP SRM “on premise” appunto ad Ariba e Fieldglass.

Il 42% del costo del lavoro è dovuto a professionisti esterni

“Sono due suite totalmente in cloud, entrambe end-to-end, ma che indirizzano esigenze diverse”, sottolinea Fassone. “Ariba è una piattaforma che copre tutto il source-to-pay di beni e servizi, diretti e indiretti, e si basa su un network di 4,4 milioni di fornitori registrati: il primo check che facciamo con il cliente è capire quanti dei suoi fornitori sono già su Ariba”.

Quanto a Fieldglass, è una piattaforma di services procurement specializzata sull’external workforce management. L’obiettivo è centralizzare la gestione di lavoratori temporanei, consulenti a contratto e freelance: “Il 42% del costo del lavoro nelle aziende oggi è legato a lavoratori esterni, e per il 59% degli executive il ricorso alla forza lavoro esterna è importante per competere nell’era digitale: stiamo parlando infatti anche di figure molto specialistiche concettuali e molto strategiche come i data scientist e i temporary manager”, spiega Fassone.

“Il problema di questa componente del costo del lavoro è la poca visibilità e la grande frammentarietà: le funzioni che hanno a che fare con queste persone sono diverse – acquisti, personale, produzione, finance – e non c’è una gestione unificata end-to-end. Fieldglass risponde a queste criticità centralizzando in un uniico sistema tutte queste informazioni: chi sta lavorando per noi, cosa sta facendo, a quali risorse ha accesso, quanto li stiamo pagando”.

Tutti i partner possono proporre Ariba e Fieldglass

Per quanto riguarda la proposizione commerciale, SAP non ha definito un canale ad hoc per queste soluzioni. “Tutti i partner possono proporle, anche perché offrono molte opportunità di integrazione con l’area classica ERP. Al momento ci sono partner che più di altri si sono attivati e hanno acquisito competenze, tra cui diversi system integrator multinazionali e alcune realtà locali come Techedge e Reply”.

L’attività di business development di SAP finora si è concentrata soprattutto su Ariba, che peraltro è conosciuta da anni anche sul mercato italiano, e il risultato è la recente acquisizione di diversi clienti in Italia, tra cui Fassone cita Acciaierie Valbruna, Amadori, Piaggio, Sofidel e Telecom Italia.

“Fieldglass invece è ancora poco conosciuta, ma tutti i clienti a cui l’abbiamo mostrata si sono detti interessati ad approfondire. È un tema nuovo: in Italia il processo di procurement di beni diretti è formalizzato da anni, quello dei servizi e della forza lavoro molto meno, e non è immediato neanche trovare l’interlocutore con cui parlare in azienda, perché appunto la gestione di queste persone fa capo a diverse funzioni, spesso non è strutturata, ed è diversa progetto per progetto”.