Le 10 novità nella roadmap di Infor CloudSuite per il 2020

Le 10 novità nella roadmap di Infor CloudSuite per il 2020
Dall'evento virtuale Infor Inspire, la sintesi delle principali innovazioni che Infor renderà disponibili ai clienti della propria CloudSuite nel corso del 2020.

Nel corso dell’ultima edizione dell’evento Infor Inspire, che si è svolta necessariamente a distanza in modalità virtuale, l’azienda ha fatto il punto sull’evoluzione dei propri prodotti e fornito alcune anticipazioni sulle innovazioni innovazioni che saranno introdotte nel prossimo futuro.

Al momento in cui scriviamo, è ancora possibile accedere in modalità on-demand ai video delle sessioni e alla ricca documentazione distribuita durante l’evento (suggestivamente organizzato in spazi e sessioni che imitano l’esperienza un convegno fisico, in carne e ossa).

Vi invitiamo quindi ad approfondire le novità direttamente da questo indirizzo, ma se volete un riassunto delle  novità che saranno introdotte nel corso del 2020 per tutti i clienti della CloudSuite, ecco le 10 principali innovazioni della roadmap di Infor.

Coerentemente con il modello cloud as-a-service, le novità verranno rilasciate gradualmente nel corso di aggiornamenti incrementali che saranno immediatamente disponibili per i clienti che li vorranno utilizzare.

1. In-context Coleman digital assistant

infor-coleman-ia-assistantColeman è il componente di intelligenza artificiale della piattaforma Infor, e permette tra le altre cose di accedere a “skill” e funzionalità dialogando con un assistente virtuale attraverso un’interfaccia di chat testuale o comandi vocali. Finora, era necessario spostarsi in una diversa finestra. Dopo l’aggiornamento, la finestra del digital assistant comparirà sovrapposta alla finestra su cui si sta lavorando, oppure al suo fianco, con due grandi vantaggi. Innanzi tutto, permette all’utente di essere preciso nelle sue richieste, potendo osservare i dati su cui sta lavorando; soprattutto, però, anche Coleman sarà consapevole della finestra attiva in quel momento, e potrà proporre all’utente skill e funzionalità specifiche per quel compito, o per funzionalità direttamente collegate a quella che si sta utilizzando.

2. Integrazione di Coleman con Microsoft Teams

Negli ultimi mesi, anche a causa del distanziamento sociale che ha riguardato moltissime aziende, Microsoft Teams ha avuto una grossa crescita come strumento di collaborazione. Coleman è ora disponibile anche all’interno di Microsoft Teams, e permette quindi di fare una richiesta di informazioni al volo anche durante una riunione o una chat, condividere grafici o fare sondaggi senza doversi muovere dal programma che si sta utilizzando. Sfrutterà il single-sign-on e si integrerà automaticamente con task e promemoria di Teams.

Infor ha inoltre reso disponibile un SDK che permette l’integrazione con altre applicazioni di chat.

3. Ion for developers, integrazioni

Il componente Infor ION è lo strato di interconnessione e scambio dati tra Infor OS e altri software attraverso API e la costruzione di workflow usando moduli precostruiti.

infor-ion-developersNel prossimo futuro, gli sviluppatori avranno a disposizione molte più possibilità per sviluppare soluzioni personalizzate attorno ai moduli, grazie a un motore di scripting, una miglior gestione degli errori e all’integrazione con GitHub.

4. Data lake: identificazione dei record duplicati

La tendenza a concentrare dati e informazioni da diverse basi di dati in un unico data lake aziendale è alla base di molte innovazioni digitali, ma il rischio è quello di ritrovarsi con più occorrenze dello stesso record, non sincronizzate. Una nuova funzionalità, integrata inizialmente in Infor M3, permetterà di rilevare automaticamente i record duplicati, sia durante l’uso delle applicazioni nel proprio contesto, sia con procedure batch.

5. Insights sui processi per Governance, Risk and Compliance

Infor GRC incorpora la segregazione dei compiti per permettere flussi di approvazione, prevenire frodi, inadempienze o garantire una catena di responsabilità coerente. Prossimamente potrà identificare eventuali rischi nei flussi di lavoro e in tutto il data lake in base a regole prestabilite, lanciando allarmi o monitorando attraverso widget in una dashboard o report completi.

6. Template per la piattaforma IA Coleman

infor-coleman-ai-models-templateSaranno resi disponibili dei template specifici per industrie per abilitare rapidamente funzioni di intelligenza artificiale. I template potranno essere modificati attraverso un’interfaccia visuale per generare modelli che sfrutteranno i dataset presenti nel data lake. I modelli potranno essere resi disponibili come API di ION e riutilizzati in widget, workflow, in app realizzate con Infor Moongoose e persino come servizi eseguiti direttamente sul piano di produzione (Edge computing).

7. Infor OS PaaS: Moongoose Form Builder

Moongose è l’ambiente low code per produrre applicazioni e form di interazione per i sistemi Infor, e potrà presto essere usato anche per creare applicazioni cloud native sfruttando una libreria di modelli predefiniti che hanno accesso a tutte le funzionalità della piattaforma ma anche creando moduli ad hoc per la propria implementazione.

8. d/EPM: budget e pianificazione in cloud

La funzionalità per pianificare e fare report finanziari potrà accedere a tutti i dati della CloudSuite, integrarsi con Microsoft Excel in modo bidirezionale e generare report anche ottimizzati per una visione mobile attraverso il modulo Mobile Storytelling, che genera un documento sfogliabile in stile flipboard che abbina  ai grafici una spiegazione testuale.

9. Architettura a microservizi

Molti dei servizi di Infor OS già funzionano come microservizi all’interno di container Docker, specialmente quelli in cloud. Questa architettura verrà estesa a tutti i servizi, con un modello “API first” per permettere di integrarsi al meglio alle pratiche DevOps, migliorare la scalabilità sfruttando i servizi dei provider IaaS e avvicinarsi all’obiettivo di avere “zero downtime”.

10. Infrastruttura Hybrid-Hybrid

Una delle innovazioni del 2019 è stata l’introduzione dell’architettura ibrida, in cui alcune applicazioni e dati potevano essere erogati in cloud, mentre altri rimanevano on-premises. Il prossimo passo sarà permettere di avere anche on-premises un’implementazione identica a quella del cloud multi-tenant, permettendo così di accedere immediatamente a tutte le funzionalità cloud come Coleman, Birst, GRC d/EPM eccetera.

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ERP: le caratteristiche da conoscere per un’implementazione di successo

erp - guida alla scelta
I software di Enterprise Resource Planning (ERP) semplificano e migliorano i processi aziendali, a patto di scegliere quello giusto per la propria azienda e avere una strategia per coinvolgere tutto il personale

Il software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP, Enterprise Resource Planning) è un sistema di applicazioni che standardizza, semplifica e integra i processi aziendali in ambito finanziario, risorse umane, distribuzione e altri dipartimenti. In genere, i sistemi ERP operano su una piattaforma software integrata utilizzando definizioni comuni di dati archiviati su un unico database.

Gli ERP sono stati originariamente progettati per le aziende manifatturiere, ma nel tempo sono stati adottati anche in altri settori, quali servizi, istruzione superiore, ospitalità, assistenza sanitaria, finanziario e governativo. In ogni settore i sistemi ERP hanno caratteristiche specifiche: per esempio, in ambito governativo i sistemi ERP utilizzano la gestione del ciclo di vita del contratto (CLM) anziché gli acquisti tradizionali e seguono le regole di contabilità del governo piuttosto che i parametri GAAP. Le banche hanno procedure di liquidazione nel back-office per riconciliare assegni, carte di credito, carte di debito e altri strumenti.

I vantaggi di un sistema ERP

I sistemi ERP migliorano l’efficienza e l’efficacia dell’azienda in diversi modi. Integrando le informazioni finanziarie in un unico sistema, i software ERP unificano i report finanziari dell’impresa. Inoltre, integrano la gestione degli ordini, rendendo l’acquisizione, la produzione, l’inventario, la contabilità e la distribuzione degli ordini un processo molto più semplice e meno soggetto a errori.

La maggior parte degli ERP include anche strumenti di Customer Relationship Management (CRM) per tenere traccia delle interazioni con i clienti, fornendo così insight più profondi sul loro comportamento e sulle loro esigenze. Possono anche standardizzare e automatizzare i processi di produzione e supporto e unificare gli acquisti nelle diverse unità aziendali.

Un sistema ERP può anche fornire una piattaforma HR standardizzata per time reporting, monitoraggio delle spese, formazione e confronto delle competenze, e migliorare notevolmente la capacità di un’azienda di presentare la documentazione necessaria per provare la conformità alle norme vigenti, in ambito finanziario, delle risorse umane e della supply chain.

Il corretto funzionamento dei sistemi ERP consente alle aziende di ridurre il tempo necessario per completare praticamente ogni processo aziendale. Promuove inoltre la collaborazione attraverso dati condivisi organizzati attorno a definizioni comuni di dati, con conseguente miglioramento del processo decisionale. La standardizzazione e la semplificazione offerte dai sistemi ERP comportano un minor numero di strutture rigide, facilitando la creazione di un’impresa più agile che può adattarsi rapidamente aumentando il potenziale di collaborazione. Un database centralizzato di sistemi ERP, pur essendo un obiettivo potenzialmente più interessante, è più facile da proteggere rispetto ai dati sparsi su centinaia di sistemi.

Quattro caratteristiche chiave dei sistemi ERP

La scala, l’ambito e le funzionalità dei sistemi ERP variano notevolmente. Tuttavia, la maggior parte dei software ERP presenta le seguenti caratteristiche.

  • Integrazione a livello aziendale. I processi aziendali sono integrati end-to-end tra dipartimenti e unità aziendali. Per esempio, un nuovo ordine avvia automaticamente un controllo del credito, richiede la disponibilità del prodotto e aggiorna la pianificazione della distribuzione. Una volta spedito l’ordine, viene inviata la fattura.
  • Operazioni in tempo reale (o quasi in tempo reale). Poiché i processi nell’esempio sopra si verificano entro pochi secondi dalla ricezione dell’ordine, i problemi vengono identificati rapidamente, dando al venditore più tempo per risolverli.
  • Un database comune. Un database comune consente di definire i dati una sola volta per tutti i reparti che li utilizzano. Alcuni sistemi ERP suddividono il database fisico per migliorare le prestazioni.
  • Interfaccia coerente. I primi fornitori ERP hanno capito che il software con un’interfaccia utente coerente riduce i costi di formazione e appare più professionale. Quando un altro software viene acquisito da un fornitore ERP, l’aspetto comune viene talvolta abbandonato a favore della velocità sul mercato. Quando le nuove versioni entrano nel mercato, la maggior parte dei fornitori di ERP ripristina l’interfaccia utente coerente.

Tipi di sistemi ERP

I sistemi ERP sono classificati in livelli in base alle dimensioni e alla complessità delle imprese per cui sono progettati. I livelli tipici includono:

  • Tier I. Gli ERP di livello I supportano grandi aziende globali e gestiscono tutti i problemi di internazionalizzazione, inclusi valuta, lingua, alfabeto, codici postali, regole contabili e così via. Per decenni Oracle e SAP sono stati considerati Tier I. Più recentemente sono entrate sul mercato anche Microsoft e Infor, spesso classificate come Tier I.
  • Tier I Government. Gli ERP governativi di livello I supportano agenzie governative di grandi dimensioni. I fornitori supportano le sfumature della contabilità governativa, delle risorse umane e degli appalti. Oracle, SAP e PRISM di CompuServe sono considerati Tier I Government, seguite da Infor e Momentum di CGI.
  • Tier II. Gli ERP di livello II supportano le grandi imprese che operano in più Paesi, ma non hanno una portata globale. I clienti di livello II possono essere enti autonomi o business unit di grandi aziende globali. La maggior parte di questi ERP ha una certa internazionalizzazione, ma non ha l’ampio respiro del livello I. A seconda di come sono classificati i fornitori, ci sono da 25 a 45 venditori in questo livello.
  • Tier II Government. Gli ERP governativi di livello II si concentrano principalmente sui governi statali e locali. Tra i fornitori di questa categoria ci sono Tyler Technologies e UNIT4.
  • Tier III. Gli ERP di livello III supportano le imprese di livello intermedio. La maggior parte gestisce una decina di lingue e valute, ma solo un singolo alfabeto. A seconda della classificazione degli ERP, esistono da 75 a 100 soluzioni ERP di livello III.
  • Tier IV. Gli ERP di livello IV sono progettati per piccole imprese e spesso si focalizzano sulla contabilità.

Negli ultimi anni, i fornitori ERP hanno creato nuovi sistemi progettati specificamente per il cloud, mentre i fornitori ERP di lunga data hanno creato versioni cloud del loro software. Le soluzioni ERP per il cloud stanno diventando sempre più popolari e si dividono in due tipi principali:

  • ERP as-a-service. Con questi ERP, tutti i clienti operano sulla stessa base di codice e non hanno accesso al codice sorgente. Gli utenti possono configurare, ma non personalizzare, il codice.
  • ERP IaaS. Le aziende che fanno affidamento sul codice personalizzato nel proprio ERP non possono utilizzare un ERP as-a-service. Se desiderano operare nel cloud, l’unica opzione è passare a un provider IaaS, che sposta i loro server in una posizione diversa.

Per la maggior parte delle aziende l’ERP as-a-service offre tre vantaggi: il costo iniziale è inferiore, gli aggiornamenti alle nuove versioni sono più facili e non servono competenze interne per personalizzare il codice.

La scelta di un sistema ERP è una delle decisioni più difficili che devono affrontare i leader IT. Oltre ai criteri di livello precedente, è necessario prendere in considerazione una vasta gamma di caratteristiche e capacità. In qualsiasi settore si trovi la vostra azienda, è importante scegliere un fornitore ERP che abbia già esperienza sul campo, perché educare un fornitore sulle sfumature di un nuovo settore richiede molto tempo.

Nell’approfondimento The best ERP systems:10 enterprise resource planning systems compared trovate le indicazioni per la scelta di un sistema ERP, con valutazioni e recensioni degli utenti di Acumatica Cloud ERP, Deltek ERP, Epicor ERP , Infor ERP, ERP Microsoft Dynamics, ERP NetSuite, Oracle E-Business Suite, ERP Oracle JD Edwards EnterpriseOne, Oracle Peoplesoft Financial Management e SAP ERP Solutions.

Implementazione del sistema ERP

Le implementazioni ERP di maggior successo sono guidate da uno “sponsor esecutivo” che illustra il business case e i benefici attesi, ottiene l’approvazione per procedere, monitora i progressi, presiede il comitato direttivo, rimuove gli ostacoli tecnici e culturali. Il CIO lavora a stretto contatto con lo sponsor esecutivo per garantire la corretta integrazione con i sistemi esistenti, la migrazione dei dati e gli aggiornamenti dell’infrastruttura. Il CIO fornisce inoltre consulenza allo sponsor esecutivo in merito alle sfide e collabora nella scelta del fornitore ERP.

Lo sponsor esecutivo dovrebbe inoltre essere consigliato da un esperto di change management, poiché le implementazioni ERP comportano nuovi processi aziendali, ruoli, interfacce utente e responsabilità lavorative. La gestione delle modifiche organizzative può aiutare tutti nell’azienda a comprendere l’impatto che l’ERP avrà sul loro lavoro. Se questa figura non è presente all’interno dell’azienda, è possibile rivolgersi a una società esterna che fornisce il supporto necessario.

I rapporti al team esecutivo che segue il programma dovrebbero essere fatti da un project manager aziendale e un project manager IT. Se l’impresa ha assunto una società di integrazione ERP o uno specialista di change management, i loro project manager dovrebbero far parte del team di gestione del programma principale.

Implementazione ERP: i 5 passaggi principali

La maggior parte dei professionisti ERP struttura la propria implementazione ERP come segue.

1. Approvazione del progetto

Lo sponsor esecutivo supervisiona la creazione di tutta la documentazione richiesta per l’approvazione. Questa documentazione, generalmente chiamata “business case”, include:

  • definizione del problema
  • descrizione degli obiettivi e della portata del programma
  • ipotesi
  • costi di attuazione
  • calendario di attuazione
  • rischi operativi e di sviluppo
  • benefici previsti

Una volta che il business case è completo, lo sponsor esecutivo lo presenta al gruppo appropriato di dirigenti senior per l’approvazione formale, attraverso la quale vengono destinati il budget e il personale necessarie per attuare il programma.

2. Pianificazione

La sequenza temporale creata per il business case viene perfezionata in un piano di lavoro, che dovrebbe includere i seguenti passaggi.

  • Scelta del team. I membri interni dovrebbero essere identificati per nome. Se è necessario altro personale, vanno identificati i ruoli mancanti. È necessario selezionare anche i partner esterni. quali specialisti dell’implementazione ERP, specialisti di change management e specialisti tecnici.
  • Definizione dei contratti per il nuovo software, tecnologia e servizi.
  • Pianificazione degli aggiornamenti dell’infrastruttura. I sistemi ERP in locale richiedono spesso processori più veloci, spazio di archiviazione aggiuntivo e comunicazioni migliorate. Alcune aziende possono ridurre al minimo gli aggiornamenti dell’infrastruttura utilizzando un ERP in cloud, ma anche questa opzione può richiedere aggiornamenti dell’infrastruttura.
  • Creazione del piano di lavoro. Compiti, responsabilità, risorse e tempi devono essere definiti nel modo più specifico possibile.

3. Configurazione del software

Questa è la fase più difficile e impegnativa. I passaggi principali includono:

  • Analisi delle lacune. Comprendere le lacune negli attuali processi aziendali e nelle applicazioni che li supportano aiuta il team di progetto a determinare come modificarli per conformarsi al software.
  • Configurazione dei parametri. I parametri nel software ERP sono impostati per riflettere i nuovi processi aziendali.
  • Completamento della programmazione. Idealmente, non sono necessarie modifiche al software ERP. Tuttavia, potrebbe essere necessaria una programmazione aggiuntiva per le interfacce con altri sistemi o per la migrazione dei dati.
  • Migrazione dei dati. Il team standardizza le definizioni dei dati ed esamina i file esistenti in base a completezza, qualità e ridondanza dei dati. Infine, i dati esistenti vengono ripuliti e migrati al nuovo ERP.
  • Test. Il sistema viene testato per verificare che offra le funzionalità richieste.
  • Sistema documentale. Viene creata la documentazione funzionale e tecnica richiesta. In genere, il fornitore dispone di documentazione che può essere adattata agli standard aziendali.
  • Aggiornamento dell’infrastruttura. In questa fase vengono completati tutti gli aggiornamenti richiesti.

4. Sviluppo del sistema

Prima della distribuzione finale è necessario completare alcune attività.

  • Formazione del personale. Tutto il personale deve essere addestrato per far funzionare il sistema e ottenere i diritti di accesso.
  • Pianificazione del supporto. E’ necessario un team di supporto per rispondere alle domande e risolvere i problemi dopo che l’ERP è operativo.
  • Test del sistema. Il nuovo sistema deve essere accuratamente testato per garantire che sia sicuro, responsive e fornisca le funzionalità descritte nel caso aziendale.
  • “Go live”. Una volta completata l’implementazione ERP, tutta l’impresa deve passare dal vecchio sistema al nuovo.

5. Stabilizzazione

Dopo l’implementazione del software ERP, la maggior parte delle aziende subisce un calo delle prestazioni aziendali, mentre il personale si confronta con nuovi ruoli, strumenti, processi aziendali e metriche. Inoltre, i colli di bottiglia di dati e infrastrutture scarsamente puliti causeranno interruzioni. Qui entrano in gioco i team di implementazione e supporto ERP, ma con una buona progettazione è possibile ridurre i disagi.

Costi nascosti dell’ERP

Durante la fase di pianificazione ci sono alcuni fattori che vengono comunemente sottovalutati. Ecco i quattro più importanti.

  • Cambiamento dei processi aziendali. Molte persone sono contente di lavorare nell’ambiente attuale, a meno che non siano analisti di sistemi o consulenti di un’altra azienda con sistemi migliori. Una volta che i team vedono i risultati, si sentono incentivati a cercare ulteriori miglioramenti: il successo genera successo, ma spesso ci vuole più tempo di quanto inizialmente previsto.
  • Gestione del cambiamento. Sebbene i miglioramenti dei processi rendano le aziende più efficienti, il cambiamento crea incertezza a tutti i livelli. Un programma formale di organizational change management rassicura i dipendenti e li aiuta ad accettare i cambiamenti. Molti dirigenti non hanno familiarità con le sfumature del change management, e per questo l’impegno è facilmente sottovalutato.
  • Migrazione dei dati. Prima di un’implementazione ERP, le aziende hanno spesso database sovrapposti, che richiedono una attenta “pulitura” dei dati. E’ facile sottovalutare tempo necessario per questa operazione, in particolare se non è possibile identificare tutte le fonti di dati.
  • Personalizzazione del codice. Sebbene le aziende abbiano personalizzato i softwareERP per anni, rimane una cattiva abitudine. La personalizzazione aumenta significativamente i costi di implementazione, in quanto gli utenti richiedono funzionalità aggiuntive. Annulla la garanzia; i problemi segnalati al venditore devono essere riprodotti su software non modificato. Rende difficili gli aggiornamenti; il codice personalizzato in genere richiede modifiche ogni volta che il fornitore rilascia una nuova versione. Infine, la maggior parte delle imprese sottovaluta i costi: anche le aziende che stimano il costo iniziale, raramente includono il costo della migrazione a nuove versioni.

Perché i progetti ERP falliscono

Ci sono molti fattori che possono portare al fallimento di un progetto. La causa più comune è uno sponsor esecutivo inefficace che non è grado di guidare il cambiamento, non è interessato al progetto o è assorbito da altre responsabilità. Altre ragioni sono obiettivi non ben definiti, gestione troppo debole del progetto, risorse inadeguate e scarsa pulizia dei dati.

Ma ci sono anche cause di errore strettamente legate ai sistemi ERP. In particolare:

Scelta inappropriata del software. Gli ERP, in particolare gli ERP Tier I, sono sistemi complessi. Molte aziende ritengono che un ERP di livello I sia, per definizione, “la scelta migliore”. In realtà, solo le grandi imprese globali potranno utilizzare più di una piccola percentuale delle funzionalità disponibili in un ERP di livello I. Le aziende che non sono abbastanza complesse da giustificare il livello I potrebbero riscontrare ritardi nell’implementazione a causa del sovraccarico di funzionalità. Al contrario, le grandi imprese globali potrebbero scoprire che gli ERP di livello II o III non dispongono di funzionalità sufficienti per sostenere le loro operazioni globali.

Resistenza interna. Qualsiasi nuovo programma può generare resistenza, ma questo è molto comune con gli ERP. Le business unit remote vedono spesso la standardizzazione finanziaria (o di altro tipo) imposta da un ERP come un tentativo della sede centrale di aumentare il controllo. Anche con una campagna attiva per spiegare i vantaggi del nuovo sistema, non è raro trovare persone che rallentano il più possibile l’implementazione.

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