Verso una gestione più intelligente della spesa aziendale

spesa aziendale
IDC prevede che la metà delle grandi aziende globali innoverà i processi di data analysis della spesa aziendale e delle relazioni con i fornitori con guadagni di produttività del 15% nell'ambito del procurement.

Con l’affermarsi di nuovi scenari e priorità, si stanno oggi aprendo enormi opportunità d’innovazione per il modo in cui le aziende amministrano le spese e motivano i propri dipendenti/collaboratori a una più consapevole e sostenibile gestione dei centri di costo. La leva finanziaria, già decisiva nel corso ordinario di ogni impresa, diventa il fulcro degli equilibri soprattutto nei momenti più critici, dettando la linea per rafforzare i modelli futuri di financial e cash flow management in chiave più “intelligente”, direzione alla quale da qualche tempo tendono le migliori pratiche.

La gestione intelligente della spesa (Intelligent Spend Management) rappresenta nella visione di IDC un pilastro fondamentale dell’impresa intelligente ed è un mercato guidato dall’esigenza delle aziende di mettere più spese sotto controllo, gestire il rischio e soprattutto abilitare processi più agili e connessi, abbattendo silos e barriere in linea con le strategie di trasformazione digitale.

A causa dell’enorme quantità di spese e fornitori, anche ricorrenti, strumenti come il cloud, l’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico (ML) stanno rapidamente diventando essenziali per questo tipo di attività. Gli attuali leader di mercato incorporano analisi e intelligenza artificiale in queste soluzioni, allo scopo di limitare le spese inutili, velocizzare le operazioni e liberare le risorse. IDC stima che l’80% del tempo degli spend manager venga oggi perso in compiti finanziari ordinari.

Spesa IT delle PMI

“C’è ancora un ampio divario da coprire nel processo di digitalizzazione delle aziende, dobbiamo guardare a questo periodo come a un’opportunità di riflessione che ci permetta di tornare all’operatività non solo con una governance migliore della spesa, ma con servizi più scalabili e pronti a un vero smart working”, commenta Gabriele Indrieri, Head of SAP Concur per Italia e Grecia.

I princìpi dell’Intelligent Spend Management sono la sostenibilità e la visibiltà della spesa. Entrambi portano a benefici che vanno oltre al risparmio, dando la possibilità alle aziende di reinvestire in nuovi progetti aziendali. Entro la fine dell’anno, la metà delle grandi aziende globali innoverà i processi di data analysis della spesa aziendale e delle relazioni con i fornitori, con guadagni di produttività del 15% nell’ambito del procurement.

“Il 68% dei Digital Leaders italiani ritiene particolarmente importante innovare la collaborazione con fornitori e partner. Secondo il 43% degli intervistati, l’introduzione di nuovi KPI per lo spend management sarà una delle principali conseguenze delle trasformazioni socio-economiche in atto. Il governo dei costi non risponde più soltanto agli obiettivi economico-finanziari delle imprese. Si fonda sempre più su princìpi di gestione inclusiva, partecipata, sostenibile delle risorse interne e delle relazioni con il proprio ecosistema”, afferma Fabio Rizzotto, Associate Vice President, Head of Research and Consulting, IDC Italy.

“Le aziende intelligenti stanno puntando a realizzare network ed ecosistemi unici con i propri partner per tenere sotto controllo ogni fonte di spesa, di qualsiasi categoria, e ottenere una vista univoca e certa dello spend management”, conclude Fabrizio Fassone, SAP Procurement Sales Director per Italia e Grecia. “L’obiettivo è di liberare nuove risorse per affrontare meglio le sfide di business più critiche e collaborare insieme per dar vita a una supply chain resiliente e sostenibile”.

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Supplean innova il facility management con un’innovativa piattaforma B2B

Facility Management Supplean
La startup italiana Supplean, nata dall'idea di tre imprenditori di Udine, rende smart il Facility Management grazie a una innovativa piattaforma di relazioni B2B.

La qualità della vita riveste un aspetto sempre più importante nelle attenzioni delle persone, e questo vale anche nella vita professionale. La qualità dell’ambiente di lavoro, legata all’efficienza e al benessere, viene considerata fondamentale da quasi il 60% dei dipendenti.
Rendere l’azienda confortevole ed efficiente, insomma, è un aspetto essenziale della gestione, oggi ancora di più che in passato.

In questo contesto, il facility management diventa un aspetto strategico, finalizzato a migliorare sia l’efficienza aziendale, sia il benessere degli individui che la compongono. Spesso gestire una filiera di facility management moderna presenta elementi di complessità superiori rispetto al passato, dal punto di vista della qualità dei servizi e anche da quello della quantità dei medesimi, dei fornitori e in generale della complessità della supply chain. Insomma, rivolgersi ai fornitori tramite conoscenza diretta non è più sufficiente.

Qui entra in gioco Supplean, che si propone come alternativa ai metodi tradizionali per la ricerca di fornitori, la gestione dei lavori e delle commesse. Più in generale Supplean, startup nata da tre giovani imprenditori di Udine, si pone come uno strumento innovativo per la gestione del facility management, a partire dalla ricerca fornitori.

Una nuova visione della directory

Schermata iscrizione Facility ManagementIl principio alla base di Supplean è quello della directory specializzata, tradizionalmente uno degli strumenti più efficaci per permettere l’incontro tra domanda e offerta. Quello che rende innovativa l’offerta di Supplean, oltre a un modello di business freemium, molto usato dalle startup, è l’utilizzo di strumenti avanzati per la ricerca.

La scelta di fornire un’interfaccia agile, trasparente e flessibile infatti permette di identificare rapidamente i fornitori in elenco, capire quali servizi offrono e in quali zone operano, e in generale snellisce il processo decisionale.

Inoltre, alla base dell’indice di Supplean ci sono nuove soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning che permettono di aggregare numerosi dati, fra i quali, per esempio, anche la reputazione dei fornitori presenti a catalogo.

Come funziona Supplean

Alla base di Supplean si trova un sistema a sottoscrizione freemium, che permette di accedere gratuitamente al motore di ricerca interno, che costituisce il punto di partenza ideale per l’azienda che voglia costruire la propria filiera di facility management.
Grazie al motore di ricerca e ai filtri presenti è possibile identificare in pochi minuti i potenziali fornitori. Ma la vera innovazione di Supplean inizia da questo punto.

Oltre a offrire le informazioni standard, infatti, Supplean svolge la funzione di aggregatore delle informazioni ufficiali. In questo modo è possibile accedere, in un solo strumento, a:

  • indicatori sintetici di solidità finanziaria
  • bilanci aziendali
  • visure camerali
  • informazioni sulle certificazioni in possesso delle aziende
  • brochure aziendali
  • modello 231
  • DURC

La presenza di questi documenti, oltre alle eventuali altre certificazioni presenti o necessarie per legge, rende il processo decisionale agile ed efficace, con un risparmio di tempo considerevole per quanto riguarda la ricerca delle informazioni.

Inoltre Supplean svolge anche il compito di registro fornitori, in cui ogni azienda può tenere traccia della propria supply chain, gestire le proprie relazioni e anche mettere a confronto i diversi fornitori in modo analitico.
Una nuova opportunità anche per i fornitori
La mission di Supplean è chiara: migliorare l’efficienza di un settore del mercato che sta conquistando un interesse sempre maggiore. Ma, soprattutto, garantire un livello di tracciabilità maggiore ai potenziali clienti, ai quali offre uno strumento agile ed efficace.

Supplean costituisce anche una nuova opportunità per le aziende fornitrici, alle quale offre la possibilità di inserirsi in una serie di nuove filiere controllate, tracciate e smart nelle quali raggiungere nuovi potenziali clienti interessati a svolgere i lavori con partner affidabili e di qualità.

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