Il mercato PC cresce del 9%: compensato il crollo del primo trimestre
Nel secondo trimestre (Q2) del 2020 il mercato pc mondiale ha registrato una crescita talmente forte (+9%), da recuperare completamente il forte calo (-8%) del primo trimestre, e far segnare complessivamente per il primo semestre dell’anno una piccola crescita (+1%) rispetto alla prima metà del 2019.
Questo il risultato delle rilevazioni della società di ricerca Canalys, secondo la quale le consegne totali di desktop, notebook e workstation in tutto il mondo nel Q2 (aprile-maggio-giugno) del 2020 ha toccato i 72,9 milioni di unità, crescendo appunto del 9% rispetto al Q2 2019.
Il rimbalzo è dovuto secondo Canalys alla risoluzione dei problemi di capacità produttiva e soprattutto di logistica e consegna che avevano in parte impedito di soddisfare l’enorme domanda causata dai lockdown da parte di migliaia di organizzazioni, studenti e consumatori, che hanno ordinato soprattutto notebook e mobile workstation (+24% nel Q2), mentre desktop e workstation desktop sono crollati del 26%.
Per quanto riguarda i vendor, dopo la flessione del primo trimestre HP ha riguadagnato il primo posto scalzando Lenovo, grazie alla consegna di 18,1 milioni di unità che rappresentano una crescita del 18% rispetto al Q2 2019, trainata soprattutto dalle regioni USA ed EMEA. Lenovo è seconda con 17,4 milioni di consegne (+7%), Dell terza (+3,4%) con 12 milioni di unità, mentre Apple e Acer seguono rispettivamente con consegne di 5,3 milioni e 5 milioni, e notevoli crescite (13% e 21%).
“Soprattutto i notebook hanno trascinato il mercato pc fuori dalla depressione”, spiega in una nota Rushabh Doshi, Research Director di Canalys. “Sono stati determinanti per la continuità del funzionamento di interi settori pubblici e di servizi, nonché delle scuole: i vendor e il canale hanno introdotto i cambiamenti necessari nella produzione e distribuzione per far fronte a un picco di domanda di notebook mai visto”.
Secondo Canalys tutto ciò spingerà i vendor a massicci investimenti nel comparto pc. “La forte domanda ha cambiato le priorità di investimento: per esempio Chrome OS e AMD si stanno facendo strada nel segmento commercial del mercato, mentre Apple ha deciso di dotare i suoi MacBook di chip ARM”.
“Dopo anni di innovazione centrata sugli smartphone, i vendor e anche gli sviluppatori stanno dedicando più risorse al comparto dei pc”.
Sotto il profilo geografico, c’è da segnalare la forte crescita della regione EMEA (+25%), e anche gli USA fanno segnare un incremento a doppia cifra (11%). “Questi mercati si sono dimostrati ben attrezzati per gestire le grandi transizioni verso il remote working e la formazione a distanza, tendenze che si confermeranno anche dopo l’emergenza sanitaria, e un altro fattore favorevole è stato la ripresa dell’attività delle aziende in molti paesi dopo i lockdown”, spiega nella nota Ishan Dutt, analista di Canalys.
Tutt’altra situazione si è verificata in America Latina, dove le consegne sono diminuite del 13% anno su anno perché la crisi economica ha spinto molte aziende e consumatori a rinviare gli acquisti, e in molti paesi i lockdown perdurano, o sono stati ripristinati dopo essere stati interrotti.
In Asia Pacifico infine il rimbalzo del Q2 non è stato sufficiente a compensare la flessione del Q1, tendenza che Canalys attribuisce a due cause: le maggiori barriere rispetto a Europa e USA verso le politiche di home working e formazione a distanza, e la mentalità “mobile-first” che privilegia l’uso degli smartphone a quello di notebook e desktop.