Automazione e IoT: un ruolo critico a supporto del social distancing
Negli ultimi anni il dibattito intorno ai temi dell’automazione e dell’Internet of Things (IoT) ha consentito alle imprese di produzione di progredire e di ricercare nuove modalità per introdurre queste tecnologie nel proprio settore. Una ricerca recente ha rilevato che il tasso di adozione della robotica e dell’automazione nell’ambito della supply chain ha registrato il maggiore aumento nell’ultimo anno rispetto a qualsiasi altra tecnologia, con il 39% delle aziende che ha implementato tali soluzioni. Inoltre, con la pandemia di COVID-19, la domanda di automazione è ulteriormente cresciuta per ridurre sia la frequenza che la durata dei contatti interpersonali e rispettare le misure di distanziamento sociale.
Secondo dynabook, automazione e IoT insieme svolgeranno un ruolo critico nel settore manifatturiero e della logistica, permettendo agli oggetti connessi di ridurre la frequenza e la durata dei contatti interpersonali, garantendo così la sicurezza dei lavoratori e la riduzione dei contagi. Ma questo comporta anche una serie di sfide per le aziende, non da ultimo la gestione delle grandi quantità di dati create dalle soluzioni IoT: sarà necessario quindi appoggiarsi a un mix di altre tecnologie, in primis l’edge computing.
L’implementazione di tecnologie di automazione e robotica porterà con sé alcune criticità da superare, soprattutto con il futuro ritorno alla normalizzazione delle attività commerciali. In primo luogo, è importante che le aziende possano gestire ed elaborare in modo efficace le enormi quantità di dati generate dai dispositivi robotici e di IoT, e allo stesso tempo trarne suggerimenti in grado di migliorare il business.
Molte aziende del settore della supply chain e non solo si affidano ancora a infrastrutture obsolete e devono quindi valutare non solo se la loro dotazione tecnologica esistente sia in grado di gestire queste nuove tecnologie ad alta intensità di dati, ma anche – qualora si renda necessario un aggiornamento – se possono permettersi sia il tempo che le risorse necessarie per implementarlo.
Pertanto, la sostituzione dell’infrastruttura datata con sistemi più recenti, come l’edge computing, avrà un ruolo importante all’interno dell’ecosistema IT della supply chain. L’edge computing sposta l’elaborazione dei dati più vicino al dispositivo, ai margini della rete, eliminando la latenza e quindi riducendo l’incidenza di guasti legati al ritardo della rete. Allo stesso tempo, crea nuovi metodi di raccolta, analisi e ridistribuzione dei dati e contribuisce ad aumentare la potenza di elaborazione all’edge della rete dove si trova il dispositivo.
“L’automazione ha un ruolo essenziale nella riorganizzazione della supply chain sia ora che in futuro, e ancora di più a seguito dell’attuale emergenza sanitaria” ha affermato Massimo Arioli, Business Unit Director Italy, Dynabook Europe GmbH. “Tuttavia, prima di poter implementare dispositivi automatizzati e robotizzati su larga scala, le organizzazioni devono avere la certezza di disporre delle infrastrutture necessarie per supportare e massimizzare tali tecnologie. Grazie all’edge computing, non sarà più necessario rinnovare l’intera architettura tecnologica e le aziende potranno beneficiare dei suddetti dispositivi su scala più ampia e con modifiche o impatti minimi sui sistemi attuali.”