Cos’è la trasformazione digitale? Una disruption necessaria
Già iniziativa strategica fondamentale, la trasformazione digitale ha assunto un’importanza sempre maggiore sulla scia della pandemia di coronavirus. Il 59% dei 373 responsabili delle decisioni IT afferma che le pressioni derivanti dalla pandemia stanno accelerando i loro sforzi di trasformazione digitale, secondo un’indagine sull’impatto aziendale di IDG Research condotta a luglio.
Inoltre, nonostante le preoccupazioni di budget innescate dall’epidemia di COVID-19, la spesa globale per tecnologie e servizi di trasformazione digitale crescerà del 10,4% nel 2020 fino a 1,3 trilioni di dollari, secondo una ricerca di IDC pubblicata a maggio. La trasformazione digitale è generalmente vista come un’aggregazione di strumenti e processi moderni sfruttati per risolvere i problemi aziendali e soddisfare i clienti. Ma molti CIO utilizzano mezzi diversi per eseguire questi driver. Di seguito alcuni esperti approfondiscono il discorso sulla trasformazione digitale e offrono consigli ai leader IT che intraprendono percorsi di digitalizzazione delle loro imprese.
Definizione della trasformazione digitale
“La trasformazione digitale segna un ripensamento radicale del modo in cui un’organizzazione utilizza la tecnologia, le persone e i processi per cambiare radicalmente le prestazioni aziendali” afferma George Westerman, ricercatore principale del MIT e autore di Leading Digital: Turning Technology Into Business Transformation.
Idealmente guidata dal CEO, in collaborazione con CIO, CHRO e altri dirigenti senior, la trasformazione digitale richiede una collaborazione interdipartimentale per abbinare filosofie incentrate sul business con modelli di sviluppo rapido delle applicazioni. Tali cambiamenti radicali sono tipicamente intrapresi alla ricerca di nuovi modelli di business e nuovi flussi di reddito, guidati dai cambiamenti nelle aspettative dei clienti riguardo a prodotti e servizi. “Le aspettative dei clienti superano di gran lunga quello che potete fare veramente”, afferma Westerman. “Ciò significa un ripensamento fondamentale su ciò che facciamo con la tecnologia all’interno delle organizzazioni”.
Driver della trasformazione digitale
Negli ultimi anni, le aziende hanno intrapreso percorsi di trasformazione digitale per contrastare il potenziale di disruption da parte di operatori storici e startup. I retailer, ad esempio, stanno rispondendo alla marcia inarrestabile di Amazon su ogni verticale creando algoritmi per perfezionare la loro logistica e garantire che qualsiasi cosa, dagli articoli alimentari a quelli di bellezza, arrivi rapidamente dai magazzini locali prima che i loro negozi rimangano senza. Per garantire che la merce attraversi rapidamente il cosiddetto ultimo miglio, i rivenditori immagazzinano più merci nei loro punti vendita.
La pandemia ha costretto i leader IT a ridefinire le priorità delle loro roadmap IT strategiche, con molti che adottano software cloud per la collaborazione video e creano app che consentono ai lavoratori di entrare negli uffici seguendo precise pratiche di distanziamento sociale e tracciamento dei contatti. Tutto ciò è completato da implementazioni di software di machine learning (ML), che aiuta le aziende a gestire il modo in cui i prodotti passano attraverso le catene di fornitura trasformate pesantemente dal passaggio all’e-commerce.
Tali implementazioni non facilitano la trasformazione. Piuttosto, il modo in cui questi strumenti e altre soluzioni sono intessuti all’interno di un’azienda presenta un’immagine più chiara della salute digitale di un’azienda e riflette le sue priorità di business.
Esempi di trasformazione digitale
L’acquisizione di Assurance IQ da parte di Prudential Financial nel 2019 ha segnalato un interesse a soddisfare le preferenze dei consumatori per l’interazione con i brand attraverso i canali digitali. Assurance IQ offre ai suoi acquirenti assicurazioni sulla vita, sulla salute e sulle automobili, dando loro la possibilità di acquistare prodotti online o con l’aiuto di un agente in carne e ossa.
“Per supportare la strategia digitale di Prudential, gli ingegneri dell’azienda sfruttano processi agili e DevOps, collaborando con team interfunzionali che includono product manager, analisti e altro personale aziendale chiave”, afferma il CIO di Prudential Stacey Goodman. Il personale dell’azienda sta rafforzando le capacità self-service per aiutare a “testare, ideare e imparare velocemente” mentre si creano nuove app. Gli ingegneri si affidano molto a Microsoft Teams e ad altri strumenti per collaborare alla scrittura del codice e ad altri aspetti del loro lavoro.
Sebbene il modello ibrido di Prudential per le operazioni su cloud e data center sia rimasto solido di fronte alla pandemia, gli obiettivi della Goodman includono il miglioramento del time to market per nuovi prodotti software, che idealmente dovrebbero rendere migliori le esperienze di clienti e dipendenti. “Vogliamo essere al passo con ciò che serve per rispondere al meglio al mercato odierno”, afferma la Goodman, aggiungendo la volontà di migliorare le capacità mobile dell’azienda, dal momento che Prudential continua a supportare il suo modello ibrido basato sul lavoro da ufficio e da casa.
Julie Averill, CTO di Lululemon dal 2017, ha lanciato diversi siti web internazionali e applicazioni mobili da quando è entrata a far parte di questa azienda di abbigliamento e sta migrando la maggior parte delle funzioni di elaborazione a Microsoft Azure per “fornire maggiore flessibilità ai nostri clienti.” Anche la mobilità è un obiettivo chiave, poiché Lululemon consente ai clienti di cercare nel suo inventario di prodotti direttamente dai loro smartphone. “Stiamo alimentando la nostra crescita attraverso l’innovazione dei prodotti e il miglioramento delle esperienze dei clienti nei mercati chiave di tutto il mondo”, afferma la Averill.
Suggerimenti per la trasformazione digitale
Ecco cinque passaggi che le aziende possono seguire per perseguire quel tipo di cambiamento che desiderano.
- Allineare gli obiettivi aziendali. Quali risultati di business volete ottenere per i clienti? Stacey Goodman di Prudential afferma che spetta ai leader IT conoscere il problema che l’azienda sta cercando di risolvere e allineare i propri obiettivi con il risultato che l’azienda si sforza di raggiungere. “Le aziende da cui provengo che hanno ottenuto buoni risultati erano tutte allineate ai risultati aziendali”, afferma la Goodman.
- Siate audaci quando impostate l’obiettivo. “Le trasformazioni digitali di successo hanno 1,5 volte più probabilità di altre di essere su scala enterprise” afferma Laura LaBerge, esperta di McKinsey. Ciò aiuterà anche i CIO a riconoscere il maggiore successo dai loro investimenti tecnologici. “Se rimangono fermi a cambiamenti incrementali, potrebbero perdere una grande occasione”.
- IT e business devono creare insieme. Tradizionalmente, i reparti IT erano chiamati a riparare i servizi non funzionanti, ma oggi l’IT deve collaborare con il reparto business come co-creatore per risolvere i problemi e fornire valore ai clienti. “Abbiamo dovuto lavorare insieme per cambiare la cultura dell’intera azienda”, afferma la Averill. “L’azienda non può semplicemente starsene lì a chiedere tecnologia; devono sapere cosa stanno chiedendo.”
- Abbracciare il design adattivo. I giorni dei requisiti di investimento iniziale e dei KPI rigidi sono finiti. Il design adattivo consente ai CIO di apportare modifiche mensili o anche settimanali alla strategia di trasformazione, inclusa la riallocazione dei talenti. “Vediamo questa adattabilità come profondamente radicata nella progettazione di trasformazioni di successo”, afferma Laura LaBerge.
- Adottare un’esecuzione agile. “Incoraggiate l’assunzione di rischi, consentendo anche ai dipendenti di livello inferiore di prendere decisioni, sbagliare e imparare. Questo è stato un principio fondamentale del successo dell’IT in Prudential”, conclude la Goodman.
Ruoli essenziali della trasformazione digitale
Sebbene la tecnologia emergente e i processi rinnovati siano fondamentali, avere le giuste competenze nel personale è essenziale per qualsiasi percorso di trasformazione digitale. Gli ingegneri del software, gli specialisti del cloud computing e i product manager rimangono ruoli chiave per le aziende che cercano di lanciare nuovi prodotti e servizi. I leader DevOps galvanizzano lo sviluppo del software unendo lo sviluppo alle operazioni, consentendo alle aziende di iterare continuamente il software per accelerare la consegna.
Anche i data scientist e gli architetti dei dati sono molto richiesti, poiché le aziende cercano di raccogliere informazioni da vaste quantità di dati e le trasformazioni si basano sempre più sul machine learning e sull’intelligenza artificiale. Inoltre, i reparti IT che supportano le trasformazioni a livello aziendale richiedono anche progettisti UX, formatori digitali, scrittori, strateghi conversazionali, analisti forensi, responsabili della conformità etica e responsabili della tecnologia digitale.