L’Italia continua a essere bersagliata da malware e ransomware
I malware e i ransomware continuano ad abbattersi sull’Italia, che risulta ai primi posti delle classifiche mondiali per questo genere di attacchi. Il nostro Paese è infatti l’ottavo al mondo più colpito dai malware e l’undicesimo (secondo in Europa) per quanto riguarda le incursioni ransomware. Il dato emerge dalla nuova edizione di Securing the Pandemic-Disrupted Workplace, il report sulle minacce informatiche del primo semestre 2020 a cura di Trend Micro Research.
A livello globale il tema più utilizzato dai cybercriminali è stato quello legato alla pandemia. Trend Micro ha infatti bloccato 8,8 milioni di minacce in sei mesi, di cui il 92% via e-mail. Tra le minacce più rilevate spiccano le truffe Business Email Compromise (BEC), che hanno cercato di capitalizzare al meglio le pratiche di smart working introdotte negli ultimi mesi e i ransomware, che hanno visto le nuove famiglie crescere del 45%.
Anche le vulnerabilità sono aumentate e la Trend Micro Zero Day Initiative (ZDI) ha pubblicato un totale di 786 avvisi, ovvero il 74% in più rispetto alla seconda metà del 2019 e con un particolare focus sui sistemi di controllo industriali.
Italia: i numeri della prima metà del 2020
- Malware – Il numero totale di malware intercettati in Italia nella prima metà del 2020 è di 6.955.764. L’Italia è l’ottavo Paese più colpito al mondo
- Ransomware – Nel primo semestre 2020 l’Italia è l’undicesimo Paese più colpito al mondo con una percentuale di attacchi del’1,33%. In Europa è seconda solo alla Germania con il 18,67% di attacchi subiti
- Le minacce arrivate via mail sono state 151.884.242, tra cui 107.684 erano messaggi spam a tema COVID
- Gli URL maligni visitati sono stati 6.064.101
- Il numero di app maligne scaricate nella prima metà del 2020 è di 127.690
- Nella prima metà del 2020 sono stati 2.907 i malware di online banking che hanno colpito l’Italia
In tutto il mondo Trend Micro ha bloccato nel primo semestre un totale di 28 miliardi di minacce (27.823.212.959), quasi un miliardo in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il 93% di queste minacce è arrivato via mail.