Wi-Fi: migliorare la rete esistente o farne una nuova? Una guida
Una rete wi-fi performante e dinamica è una delle basi su cui oggi aziende e organizzazioni basano la loro digital transformation, soprattutto ora che si stanno diffondendo i primi device basati su Wi-Fi 6, tecnicamente 802.11ax.
Si pensi per esempio all’esigenza di garantire l’accesso remoto alle infrastrutture aziendali – ormai prioritaria a causa dell’esplosione dello smart working -, alle necessità di connessione IoT e M2M in ambito Industria 4.0, alle applicazioni di realtà aumentata nel retail, o alle Smart City per la Pubblica Amministrazione. Ma anche a funzioni molto più tradizionali, che però ormai passano tutte per il wi-fi: servizi interfonici, videosorveglianza, comunicazione voce, sistemi di sicurezza e d’allarme.
A fronte di queste esigenze, la capacità di saper valutare e migliorare una rete wi-fi esistente, o di progettare e installare una nuova rete wi-fi di ultima generazione, si stanno dimostrando ottime opportunità di business per molti operatori di canale: dai system integrator, agli integratori tecnologici, agli installatori, che ogni giorno sono chiamati a far interagire tecnologie e device su reti Wi-Fi.
Dato che la tecnologia wi-fi ha oltre 20 anni, la situazione più comune per questi operatori è essere chiamati da un cliente insoddisfatto delle prestazioni della propria rete wi-fi esistente. E con la propria professionalità ed esperienza capire se tale rete si può migliorare intervenendo su qualcuna delle sue componenti, o se è il caso di consigliare al cliente l’implementazione di una nuova rete.
A questo scopo Cambium Networks e il suo distributore autorizzato per l’Italia Aikom Technology hanno messo a punto un e-book che fornisce un’agile guida per capire se una rete wi-fi è abbastanza performante per le esigenze della singola azienda (si può scaricare a questo link).
Ascolto del cliente, verifiche tecniche e analisi dell’ambiente
Il primo passo è ovviamente quello di ascoltare il cliente e farsi spiegare la sua percezione della velocità e delle prestazioni della rete, e di problemi specifici (zone in cui funziona meno bene, difficoltà a trasferire dati, ecc.)
Dopodichè si passa alle verifiche tecniche. Prima di tutto della connettività fornita dall’internet provider – se questa è insufficiente nessun intervento sulla distribuzione del segnale potrà servire – e poi verifica del ping (latenza della connessione), delle velocità di download e upload, analisi di spettro (per individuare eventuali interferenze), site survey (analisi delle prestazioni nei vari punti della rete), analisi dei protocolli e del traffico di rete.
I dispositivi e le applicazioni più usate
Il successivo passo è analizzare l’ambiente che la rete Wi-Fi deve coprire: se è uno spazio aperto o chiuso, monopiano o su più piani, se ci sono spazi esterni da coprire, più edifici da collegare. E se è un’area chiusa quali ostacoli esistono (pareti, solette, arredamento, ecc) e di quali materiali sono fatti, perché alcuni (metallo, cemento, persino gli specchi) possono creare seri problemi di trasmissione del segnale.
Dopodiché occorre valutare quanti e quali dispositivi (pc, smartphone, stampanti, macchinari, oggetti smart) utilizzano la rete. La rete di un campus può per esempio andare in crisi per il numero di utenti, se ciascuno è dotato di smartphone e laptop. Quello di una grossa industria per una forte concentrazione di macchinari connessi in uno spazio limitato.
Il passo successivo è legato alle applicazioni più utilizzate. Ci sono applicazioni ad alto volume di download – videostreaming, VoIP, Social, Webmail, Gaming – che tendono a rallentare la connessione se questa non è adeguatamente dimensionata per supportarle.
Un elemento di cui a volte occorre tenere conto è poi la rete “guest”, la rete wi-fi secondaria dedicata a ospiti temporanei (tipici esempi: hotel, università, eventi), che va attentamente configurata non solo per evitare che rallenti la rete principale, ma anche per motivi di sicurezza.
Tecnologie di rete e access point
La fase seguente, la più tecnica, riguarda le tecnologie di rete. La rete di router e switch, se presente e ben progettata, consente di semplificare le connessioni tra più dispositivi, e distribuire la banda disponibile laddove necessario, perché si abilitano diversi device a comunicare e condividere la connessione tra loro. Ma se non è correttamente pianificata (per esempio se gli switch non sono compatibili con i più recenti standard), può essere un’altra causa di problemi di performance e velocità della rete wi-fi.
E infine ci sono gli access point, i device attraverso i quali gli utenti si collegano alla rete Wi-Fi. In questo caso è fondamentale il numero di access point, che vanno quantificati in base agli elementi finora considerati (caratteristiche fisiche dell’area da coprire, numero e tipi di device, e tipi di applicazioni da supportare), ma anche il loro modello: access point obsoleti o con vecchi standard impattano fortemente sulla velocità di connessione, perché la rete non riesce a distribuire correttamente la banda a tutti gli utenti.
Quando l’unica soluzione è passare a una nuova rete
A questo punto un system integrator o installatore esperto avrà tutti gli elementi per capire dove intervenire se la rete wi-fi può essere portata a performance all’altezza delle attuali esigenze del cliente, oppure per consigliargli di implementare una rete di nuova generazione.
In quest’ultimo caso i passi da fare sono concettualmente simili a quelli appena visti, ma chiaramente orientati a dimensionare correttamente la nuova rete. Anche per questa situazione, Cambium e Aikom hanno stilato un ebook che guida passo per passo la progettazione (si può scaricare a questo link), iniziando dallo studio dettagliato dello spazio/area che deve essere coperto dalla nuova rete. Occorre farsi tre domande: qual è il rapporto tra la reale capacità del sistema di connessione prescelto e la copertura prevista di utenti; e poi quali tipologie di dispositivi e quali applicazioni saranno utilizzate.
Dopodiché occorre analizzare i fattori di progettazione della rete, cioè gli elementi relativi al roaming, come le sovrapposizioni e l’eliminazione delle interferenze, e scegliere il modello di Access Point migliore per supportare le esigenze emerse in tutte le fasi precedenti. Quanto al numero e alla collocazione degli Access Point, oggi esistono appositi software di progettazione predittiva che supportano questa fase, e anche – quando la rete è stata implementata – la validazione del fatto che i requisiti di coverage e capacity chiesti dal cliente siano stati rispettati.
Le offerte di Aikom e Cambium per operatori del canale ICT e WISP
In questo scenario, la cooperazione tra Aikom e Cambium Networks consente ai partner di canale di scegliere l’infrastruttura Wi-Fi più adatta al cliente, creando una struttura di connettività Wi-Fi flessibile, di facile manutenzione, e soprattutto gestibile da remoto.
Cambium Networks propone infatti soluzioni affidabili e innovative in ambito Wi-Fi enterprise e switching sia in gamma 802.11ac (linea cnPilot) che 802.11ax (Xirrus e gamma XV). L’amministrazione da remoto è supportata da cnMaestro e XMS Xirrus, due piattaforme di proprietà di Cambium che ogni cliente sceglie in base alle proprie esigenze.
L’offerta di Aikom e Cambium, ovviamente con l’obiettivo ultimo di soddisfare l’end user, è pensata soprattutto per due categorie di partner: operatori del canale ICT e Wireless Internet Service Provider (WISP).
Nel primo caso si tratta di soluzioni ad alte prestazioni, facilmente monitorabili e gestibili tramite cloud, particolarmente indicate per situazioni di alta concentrazione di dispositivi connessi: strutture scolastiche, sanitarie, del settore hospitality, centri congressi e leisure.
Nel caso dei WISP, il target è costituito soprattutto da quegli operatori che oltre alla connettività offrono anche altri servizi come l’installazione delle reti Wi-Fi, e l’offerta riguarda prodotti e assistenza per la connettività fixed wireless e Wi-Fi che consente un deployment completamente gestibile dalla piattaforma di management centralizzato cnMaestro, gratuita e funzionante sia in cloud che on premises.