Tech Data distribuirà Digitate (AIOps) e Yale (sicurezza)

Tech Data distribuirà Digitate (AIOps) e Yale (sicurezza)
Digitate è nota per la piattaforma ignio, in grado di individuare e autoriparare guasti e incidenti IT senza intervento umano. Yale per i suoi prodotti di smart home security

Tech Data ha annunciato in questi giorni due accordi validi a livello europeo per la distribuzione delle soluzioni di Digitate, specialista di AIOps (AI per le IT Operation) con sedi in California e India, e di Yale, il noto produttore di serrature intelligenti, telecamere interne ed esterne, e allarmi domestici appartenente al gruppo Assa Abloy.

Nel caso di Digitate, l’accordo come spiega un comunicato dà ai partner di Tech Data in tutta Europa l’opportunità di offrire l’intera gamma di soluzioni Digitate, costruite sulla piattaforma software ignio della società. Questo include il loro prodotto di punta di intelligenza artificiale per le operazioni IT (AIOps), una delle sei soluzioni Digitate a cui i partner possono accedere.

La soluzione ignio di Digitate applica l’intelligenza artificiale (IA) e il machine learning (ML) per fornire ai team operativi IT analisi che consentono di prevedere, prevenire e risolvere problemi e rischi. La piattaforma software è in grado di identificare e auto-riparare incidenti IT, guasti o errori, senza intervento umano e alla velocità della macchina.

Secondo le previsioni di Gartner, entro il 2023 il 40% dei team responsabili di infrastrutture e operazioni nelle grandi imprese utilizzerà l’automazione aumentata dall’IA, con soluzioni di machine learning come opzione preferita per molte aziende. Tech Data, precisa il comunicato, ha costruito un ampio portafoglio di data analytics per aiutare i partner a cogliere questa opportunità e offre supporto specializzato a livello dei diversi Paesi tramite i suoi esperti in soluzioni dati e IoT, la metodologia Solutions Factory e i programmi Practice Builder.

Craig Smith, Vicepresidente per il segmento IoT e analisi per l’Europa presso Tech Data, ha dichiarato: “Tech Data è strategicamente focalizzata sull’introdurre sul mercato un portafoglio altamente rilevante di Vendor di data analytics e IoT. Digitate corrisponde perfettamente a questo modello. La sua soluzione ignio offre ai team responsabili delle infrastrutture e delle operazioni visibilità e controllo su patrimoni IT frammentati grazie a uno strumento all’avanguardia e facile da usare che aiuterà i nostri partner a posizionarsi in prima linea nella trasformazione digitale”.

Quanto a Yale, i partner europei di Tech Data saranno in grado di accedere alla sua gamma di serrature intelligenti, telecamere interne ed esterne e allarmi domestici intelligenti, integrabili con i principali sistemi domestici smart e piattaforme di assistente vocale come Amazon Alexa, Google Assistant e HomeKit.

Tech Data cita una recente ricerca secondo cui la dimensione del mercato globale della smart home dovrebbe crescere da 78,3 miliardi di dollari nel 2020 a 135,3 miliardi entro il 2025, a un tasso di crescita annuale composto dell’11,6%. Per supportare i propri partner nell’affrontare questa rapida crescita della domanda di mercato, Tech Data ha investito in team dedicati alla smart home e ha costruito un portafoglio di soluzioni che coprono tutti gli aspetti dell’ecosistema della smart home, a cui i partner possono accedere attraverso InTouch, la piattaforma di eCommerce del distributore.

Luc Van Huystee, Vicepresidente del segmento Mobility and Consumer Electronics Solutions per l’Europa presso Tech Data ha dichiarato: “Le innovative soluzioni di sicurezza domestica connesse di Yale sono una straordinaria aggiunta al nostro crescente portafoglio di soluzioni per la smart home. Combinano l’hardware affidabile che rappresenta il nucleo portante della lunga eredità di Yale con software all’avanguardia e connettività abilitata per le soluzioni di mobilità, al fine di contribuire a rendere gli ambienti domestici più sicuri”.

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MSP italiani, cresce il livello di automazione dei servizi

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L’annuale report sullo stato dei Managed Service Provider di Achab evidenzia l’aumento del numero di operatori strutturati. il 36% gestisce più di 500 endpoint

Remote working, connettività complesse, sicurezza e protezione dei dati, ma anche backup, disaster recovery, compliance: gli ambiti in cui la piccola media impresa italiana necessita di supporto a livello informatico sono molteplici. Di conseguenza, ancor più numerose sono le sfide che gli MSP (Managed Service Provider) sono chiamati ad affrontare, mettendo in campo competenze diversificate e servizi a valore.

Se le dimensioni della maggior parte delle realtà degli MSP sono tipicamente contenute, con meno di 100 clienti e contratti di servizio di durata annuale, rispetto al 2020 cala il numero di microaziende e aumenta il numero di aziende strutturate.

Inoltre negli ultimi anni si è registrato un costante incremento delle realtà che gestiscono oltre 100 clienti, tipicamente con contratto annuale, sebbene crescano quelle che offrono contratti pluriennali. Cresce inoltre il numero di MSP (36%), che si trova a dover gestire un parco macchine con 500 o più endpoint, numero critico che conferma la necessità del passaggio da una gestione artigianale a una strutturata e organizzata.

Sono queste le principali conclusioni del terzo report annuale sullo stato degli MSP in Italia (qui i risultati dell’anno scorso) condotto da Achab, l’azienda milanese (qui una nostra intervista al CEO Andrea Veca) specializzata nella distribuzione di software infrastrutturali a valore per le piccole e medie imprese.

L’analisi evidenzia inoltre che gli argomenti che gli MSP hanno più necessità di approfondire sono la cybersecurity (78%) l’organizzazione dei processi aziendali (60%) e le attività di sales & marketing (58%). Mentre tra i loro clienti le principali lacune sono cybersecurity, phishing e backup. In particolare, oltre il 60% degli MSP ha clienti vittime di attacchi ransomware nel 2020, mentre quasi l’80% ha clienti colpiti da phishing, spear phishing o Business Email Compromise.

Il report confeerma la forte crescita (oltre il 90%) della fornitura di servizi gestiti ad aziende di produzione e studi professionali. In particolare, rispetto al 2020, l’aumento dei servizi offerti al settore produzione è dell’87%, mentre cala leggermente quello legato alla consulenza (61%). A seguire spiccano il settore costruzioni/edilizia (+48%), salute/medicina (+45%), e delle scuole (+37%).

Una buona fetta è rappresentata dal settore pubblico (+32%). “Il nuovo report evidenzia veri e propri trend in atto: emerge la conferma che un ormai discreto numero di operatori che ha abbracciato il modello MSP è in grado di fornire servizi di livello superiore che consentono di ottenere economie di scala per essere competitivi, differenziarsi dalla concorrenza e aumentare il proprio margine avvalendosi di strumenti, processi e tecnologie in grado di automatizzare determinate attività ed aumentare concretamente l’efficienza e la qualità dei servizi offerti”, commenta Andrea Veca, CEO di Achab.

Tra i problemi e le principali sfide, i Managed Service Provider che hanno preso parte alla ricerca concordano: oltre al reperimento di tecnici e commerciali validi (51%), ad aumentare l’efficienza dei processi aziendali e dell’help desk (38%), sono soprattutto la mancanza di consapevolezza dei clienti in tema di sicurezza (56%), la difficoltà a differenziarsi sul mercato (42%), e i lunghi tempi di risposta dei fornitori (59%).

Rispetto al 2020, le risposte evidenziano che gli interventi presso i clienti cedono sempre più il passo a sistemi di controllo remoto e piattaforme RMM. Gli strumenti PSA (Professional Software Automation) restano ancora poco utilizzati dagli MSP per la gestione del ticketing/help desk. Tra i nuovi servizi introdotti spinti dallo smart working si posizionano soluzioni di videoconferenza e servizi di virtualizzazione desktop, grazie alle quali quasi il 50% degli MSP ha acquisito almeno un nuovo cliente.

I risultati completi della survey verranno condivisi in occasione dell’evento MSP Day online il 10 e 11 giugno prossimi.

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