App di Collaboration, il mercato cresce del 30% annuo: nel 2025 varrà 50 miliardi

collaboration application
Il fatturato mondiale 2020 è stato di 22,4 miliardi, di cui due terzi dei primi 5 vendor: Microsoft, Google, Zoom, Cisco e Slack. Le novità in arrivo secondo IDC

Ci siamo tutti accorti che il 2020 per il mercato mondiale delle applicazioni software di collaboration è stato un anno di svolta, con centinaia di milioni di persone che sono passate al remote working per poter continuare a lavorare durante i lockdown. E ora arrivano i dati consuntivi a confermare il concetto: secondo IDC infatti il fatturato generato dalle collaboration application l’anno scorso è cresciuto di ben il 32,9%, raggiungendo i 22,6 miliardi di dollari, e infilando il quarto anno consecutivo di crescita a due cifre. Anche nel 2019 la crescita secondo IDC era stata di oltre il 30%.

“Molte persone e aziende avevano già adottato le soluzioni di collaborazione prima della pandemia, ma nei primi 6 mesi del 2020 il numero di nuovi utenti è stato pari a quello dei cinque anni precedenti”, commenta in un comunicato Wayne Kurtzman, research director, Social and Collaboration di IDC. “Questo ha posto solide basi per la collaborazione praticamente in tutte le organizzazioni, piccole e grandi”.

Per Zoom crescita annuale del 277%

I principali cinque fornitori di collaboration application a livello mondiale, in base al fatturato, sono Microsoft, Google, Zoom, Cisco e Slack (acquisita pochi mesi fa da Salesforce). Purtroppo IDC non divulga le quote di mercato singole, ma specifica che questi 5 fornitori tutti insieme rappresentano quasi due terzi dell’intero mercato, e più precisamente il 64,2%, quattro punti percentuali in più del 2019. Tutti e cinque hanno registrato crescite a due cifre, ma secondo le stime di IDC la migliore performance è di Zoom con oltre il 277% di crescita annuale.

Guardando al futuro, la società di ricerca si aspetta presto l’arrivo sul mercato di una nuova generazione di strumenti software di collaboration, che non necessariamente rimpiazzeranno i leader di mercato, ma li arricchiranno con nuove funzionalità, tra cui nuovi tipi di documenti e asset che forniranno nuovi modi di collaborare e misurare ciò che sta accadendo in azienda. Altri sviluppi attesi sono:

– profonde integrazioni con applicazioni di terze parti che miglioreranno gli insight e minimizzeranno i cambiamenti di contesto, e contribuiranno a ridurre i tempi di completamento dei progetti;

nuove metriche per misurare le performance delle aziende totalmente connesse, migliorate da collaboration e intelligence;

Artificial Intelligence (AI), Machine Learning (ML), e automazione aiuteranno a superare il concetto di workflow rimuovendo gli ostacoli al lavoro e alla collaborazione per ogni funzione.

“Il futuro delle collaborative applications vedrà l’introduzione di più intelligenza, nuove modalità di connessione più visuali, e capacità di misurare il vero valore per i clienti”, commenta Kurtzman. “Queste nuove capacità, unite all’ulteriore crescita della domanda di poter lavorare dovunque, spingeranno il mercato delle collaborative applications a un valore di 50,7 miliardi di dollari entro il 2025. Cioè più del doppio rispetto ai 22,4 del 2020.

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SAP Business Technology Platform, i partner ora pagano a consumo

SAP Dresda SAP Build
SAP ha introdotto una nuova opzione pay-as-you-go per la piattaforma di integrazione e sviluppo. Alcune componenti sono disponibili anche in trial gratuita a tempo

SAP ha introdotto per i suoi partner una nuova opzione di pagamento a consumo (pay-as-you-go) della piattaforma di integrazione SAP Business Technology Platform (BTP), e anche la possibilità di utilizzare gratuitamente in trial diverse delle soluzioni che fanno parte di BTP. Finora BTP era licenziabile dai partner solo tramite due opzioni: un contratto annuale enterprise agreement, o una subscription annuale.

La piattaforma SAP BTP ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema SAP, perché contiene un centinaio di prodotti e servizi – database, data management, analytics, sviluppo e integrazione applicativa – che i partner utilizzano per integrazioni tra i prodotti SAP e non SAP, e sviluppi propri di add-on e soluzioni specifiche e verticali.

L’obiettivo di SAP con la nuova opzione di pagamento è di favorire utilizzi e sperimentazioni di BTP senza grandi investimenti iniziali.

“Con la nuova opzione pay-as-you-go per i partner è più facile iniziare a lavorare su SAP BTP, l’idea di SAP è allevare il costo finanziario man mano che utilizzano la piattaforma”, ha scritto in un blog post Karl Fahrbach, Chief Partner Officer di SAP. “La nuova opzione incoraggia i partner a sviluppare soluzioni proprietarie per rispondere a specifiche esigenze dei clienti e sfruttare le proprie competenze verticali”.

Come spiega Fahrbach, i benefici della nuova opzione comprendono:

– test, demo e development licensing services senza costi preliminari;

– pagamenti solo per i servizi utilizzati, e solo quando si utiilizzano;

– accesso al modello “free tier” per SAP BTP, che significa utilizzo gratuito in trial per un limitato periodo di tempo di una trentina di soluzioni di BTP, tra cui SAP Business Application Studio, SAP Mobile Services and SAP Intelligent Robotic Process Automation.

All’inizio di un progetto è molto difficile da parte del partner quantificare l’utilizzo che farà delle varie soluzioni di BTP, soprattutto nelle fasi iniziali di assessment delle esigenze, solution design, e sviluppo, ha spiegato a CRN Jagdish Sahasrabudhe, CTO SAP Global Partner organization: “L’opzione pay-as-you-go serve a mitigare gli effetti di questa incertezza”.

I partner potranno licenziare con questa modalità l’intera piattaforma BTP o suoi singoli componenti. I pagamenti saranno proporzionati a diversi parametri in funzione del tipo di componente di BTP: per esempio un software potrà essere pagato in funzione del numero di utenti, un servizio di analytics in funzione delle metriche di utilizzo, un prodotto database in funzione della capacità di memoria utilizzata.

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