Sei modi per migliorare i prossimi Microsoft Surface

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Dalle porte Thunderbolt a una nuova tastiera, passando per l’affidabilità dell’hardware e un miglior supporto software, ecco come vorremmo i prossimi Surface.

I dispositivi Surface di solito rimangono relativamente invariati di generazione in generazione; una consistenza notevole che può comunque dare l’impressione che Microsoft non sia al passo con i tempi. Ecco perché non possiamo fare a meno di pensare alle funzionalità che vorremmo vedere nella prossima generazione di laptop e tablet Surface.

Mercoledì 22 settembre, Microsoft terrà un evento virtuale in cui dovrebbe fornire aggiornamenti sui nuovi Surface, più precisamente sui Surface Pro e Surface Laptop. Potremmo però anche vedere nuove versioni di Surface Pro X, Surface Book e altro.

I dispositivi Surface sono spesso eccellenti come dimostra il Surface Pro 7+, ma dispositivi come i Surface Laptop e persino i Surface Book affrontano una concorrenza molto aggressiva e non ci hanno sempre convinti. Sebbene non facciamo parte del team di progettazione di Surface, abbiamo evidenziato sei funzionalità chiave che aggiungeremmo o modificheremmo molto volentieri sui dispositivi Surface.

Thunderbolt

Chiunque abbia familiarità con i dispositivi Surface ha già sentito questo argomento. Il Surface Connector originale era anni in anticipo sui tempi: un connettore di alimentazione collegato magneticamente che, come MagSafe di Apple, poteva staccarsi senza il rischio di far cadere il device sul pavimento. Il Surface Connector ha consentito ai proprietari di Surface di riutilizzare gli alimentatori di generazione in generazione, ad eccezione del Surface Book 2.

Il punto di forza del Surface Connector era che forniva non solo energia ma anche dati a larghezza di banda elevata, incluso il video. Anche i costosi Surface Dock e Surface Dock 2 offrivano funzionalità ben oltre la maggior parte dei dongle USB-C di qualche anno fa.

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Poi è arrivato Thunderbolt, che offre anche I/O ad alta velocità, alimentazione e nuovi costosi dock esterni. Quella Thunderbolt è un’interfaccia adottata più universalmente rispetto a Surface Connector e c’è un piccolo ma crescente ecosistema di hardware di terze parti, inclusi i display Thunderbolt, che possono trarne vantaggio. Thunderbolt 4 offre anche fino a 100 W di potenza, soddisfacendo la maggior parte dei prodotti Surface tranne la linea Surface Book. Microsoft avrebbe potuto conquistare il cuore dei giocatori di PC utilizzando il Surface Connector per alimentare una GPU esterna, ma non lo ha mai fatto e ora Thunderbolt è lo standard più comunemente adottato e speriamo di vederlo a bordo dei nuovi Surface.

Una tastiera più profonda

Nel 2018, Microsoft Surface Go ha introdotto una nuova tendenza leggermente preoccupante: corsa dei tasti di appena 1 mm, rispetto a 1,5 mm su un tipico laptop. Anche nel Surface Laptop 3 anche la corsa dei tasti è diminuita a 1,3 mm da 1,5 mm nella generazione precedente. Per fortuna, il Surface Book 3 ha mantenuto la corsa dei tasti a circa 1,55 mm. Che differenza fa qualche decimo di millimetro? Più o meno come un’ammortizzazione extra in una scarpa da corsa o qualche piccola briciola tra le lenzuola. Fidatevi: noterete quasi subito il cambiamento.

I Surface avevano le migliori tastiere del settore e ora non le hanno in più (almeno in parte). Ci sono diversi motivi per cui Microsoft potrebbe aver preso questa decisione: costo, spazio o qualche altra metrica che dimostri che ai consumatori non interessano le tastiere. A noi però interessano e vorremmo vedere Microsoft tornare ai bei vecchi tempi.

Affidabilità dell’hardware

L’hardware Microsoft non ha una grandissima reputazione. Nel 2017, Consumer Reports ha sollevato il problema quando ha smesso di consigliare Surface Laptop e Surface Book, sebbene lo abbia fatto utilizzando risultati di affidabilità non del tutto aggiornati.

Per coincidenza o no, un lettore ci ha contattati la scorsa settimana in merito a delle crepe sullo schermo del suo Surface Laptop 4 e un secondo lettore sta intentando una causa contro Microsoft per ripetuti problemi di batteria con un Surface Pro 4.

Aneddoticamente, non ho notato gli stessi problemi con i recenti dispositivi Surface Laptop, Surface Laptop Go, Surface Book o Surface Pro che invece notavo con i modelli di alcuni anni fa. I primi Surface Book, in particolare, avevano problemi di surriscaldamento anche mentre erano in modalità di sospensione. Nessun prodotto è perfetto, ovviamente, ma Microsoft deve garantire che i suoi ingegneri non sacrifichino l’affidabilità a favore del solo design.

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Migliore supporto software

Una serie di problemi hardware ha condannato il Surface Duo, l’audace smartphone Android di Microsoft: una fotocamera scadente, mancanza di NFC e nessuna ricarica wireless, tra gli altri. Peggio ancora, Microsoft non ha ancora aggiornato il software del Duo con Android 11 e le patch sono state poche e distanti tra loro.

Dite quello che volete su Windows 10 o Windows 11, ma Microsoft mantiene aggiornati i suoi sistemi operativi con una serie costante di nuove funzionalità e patch. Anche gli aggiornamenti del firmware dei Surface sono frequenti. Tuttavia, Microsoft dovrà impegnarsi seriamente a supportare il Surface Duo se vuole che questo suo device abbia un minimo di successo.

Lo stesso vale per Surface Pro X con processori Qualcomm. Una delle aree in cui Surface Pro X non è stato all’altezza era la durata della batteria, nonostante i presunti vantaggi offerti dai processori ARM su questo versante. Se Microsoft vuole vendere una macchina Pro, deve offrire un ambiente hardware/software in grado di eseguire applicazioni professionali. Anche il Surface Pro X per le aziende non è riuscito a fornire risultati soddisfacenti su questo fronte, in parte a causa dell’incapacità di Windows on Arm di eseguire app X86 a 64 bit e delle basse prestazioni del chip stesso.

Un’app Surface eccezionale

Lenovo, Dell e HP fanno tutto il possibile per sviluppare utility di sistema in grado di offrire utili insight, controlli e informazioni sui loro rispettivi laptop. Perché allora uno dei più grandi sviluppatori di software al mondo non può fare lo stesso? Oltre a fungere da utility generale per la gestione del software per Surface Pen e fornire un accesso per acquistare accessori aggiuntivi, l’attuale app Surface è a dir poco mediocre. Microsoft può e deve fare di meglio.

Mantenere la passione e mantenere le promesse

Amiamo l’entusiasmo e la passione che il chief product officer di Microsoft Panos Panay porta alla gamma Surface. Ma Microsoft ha chiaramente promesso troppo con il Surface Duo, il Surface Neo ancora inedito e Windows 10X (ormai morto e sepolto). Forse conviene tenere un profilo un po’ più basso e non lasciarsi andare a facili entusiasmi? Sembra sia proprio questa la nuova linea intrapresa da Microsoft; dopotutto non abbiamo avvertito molto clamore per l’evento Surface della prossima settimana e forse questa è una buona cosa.

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Mercato PC, +3% in Europa nonostante il 2020 e la carenza di chip

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Nel secondo trimestre 2021 Lenovo si conferma leader, seguita da HP, Dell, Acer e Apple. In forte crescita (+18%) i tablet. I dati di Canalys

Dopo quattro trimestri consecutivi di forte crescita, le consegne di PC (desktop, notebook e workstation) in Europa occidentale hanno registrato nel secondo trimestre 2021 un tasso di incremento più “normale” del 3% per un totale di 15 milioni di unità rispetto a 12 mesi prima. Un risultato comunque notevole, perché il termine di paragone è il secondo trimestre 2020, che con la sua performance stellare (+39%) era ben difficile da migliorare.

Questo il responso di Canalys, secondo cui la domanda di PC resta molto forte perché i cambiamenti nel lavoro e nello studio imposti dai lockdown sono diventati permanenti. “L’Europa occidentale si sta abituando a un “new normal” post-COVID che prevede un mondo fortemente digitalizzato, come dimostrano i notevoli numeri relativi alle consegne di desktop, notebook e workstation. Se non ci fossero stati i noti problemi di supply chain nel settore PC, avremmo potuto vedere numeri ancora migliori”, commenta in un comunicato Trang Pham, Research Analyst di Canalys.

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Il secondo trimestre dell’anno è storicamente il più debole per il mercato PC, e il 2021 non ha fatto eccezione, rimarca la società di ricerca. “La ripresa economica sembra molto promettente in Europa occidentale: la domanda di PC sta tuttora aumentando, ma è improbabile che rivedremo i tassi di crescita dei trimestri scorsi senza un catalizzatore così potente della trasformazione digitale come è stata la pandemia”, commenta Ben Stanton, Research Manager di Canalys.

Tra i produttori, Lenovo ha confermato la sua leadership per il terzo trimestre consecutivo: questa posizione assicura al colosso cinese un forte potere contrattuale con i fornitori, e quindi la possibilità di consegne più veloci dei concorrenti in Europa occidentale, spiega Canalys.

Nel dettaglio, Lenovo ha consegnato 4,12 milioni di PC nel trimestre, aumentando le sue consegne del 6% rispetto a un anno prima e ottenendo una quota di mercato del 27%. Al secondo posto HP, che ha consegnato 3,66 milioni di unità, calando del 18% e perdendo in un anno 6 punti di share (dal 30% al 24%) perché secondo Canalys non ha saputo mantenere agli stessi livelli i tempi di consegna in USA e in Europa.

Completano la Top 5 Dell (2,07 milioni di unità, crescita 11%, quota di mercato 14%), Acer (1,44 milioni, crescita 9%, quota 10%) e Apple (1,36 milioni di unità, crescita 11%, quota 9%).

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Tablet: Apple cresce del 73%, Lenovo dell’87%

Canalys dà un aggiornamento anche sui tablet, le cui consegne nel secondo trimestre 2021 in Europa occidentale sono cresciute del 18% a 7,9 milioni di unità. “I tablet non sono più solo dispositivi per l’intrattenimento, stanno emergendo come sostituti a buon prezzo dei PC per il remote working e soprattutto per gli studenti”, spiega Pham.

Due fornitori nel mercato tablet spiccano nettamente. Apple – leader di mercato con una quota del 36% – ha visto aumentare le sue consegne del 73% rispetto al secondo trimestre 2020, grazie al grande successo in Europa dell’iPad Pro con processore M1.

Lenovo è il numero 2 nei tablet, con una quota del 20%, ma con un tasso di crescita ancora più alto di Apple (+87%), grazie alla sua ampia gamma che permette di rispondere alla domanda nei segmenti (fascia media e bassa) che Apple non copre. Gli altri vendor nella Top 5 (Samsung, Huawei e Amazon) hanno tutti registrato consegne in calo.

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