Cohesity amplia il Data Management as-a-service con il Disaster Recovery
Ridurre la complessità nella gestione dei dati è l’obiettivo di Cohesity, che ha reso disponibile anche in Italia SiteContinuity, la nuova soluzione di Disaster Recovery as a Service (DRaaS).
La soluzione permette alle aziende di minimizzare l’impatto di cyberattacchi velocizzando il recupero dei dati e riducendo il down-time delle applicazioni.
SiteContinuity è parte del portfolio Data Management as a Service (DMaas), che comprende già la soluzione di Backup as a Service (BaaS), lanciata lo scorso giugno, e sarà prossimamente ampliato con DataGovern e un’anteprima del progetto Fort Knox.
I clienti possono scegliere tra un modello SaaS, un cluster on-premises o una combinazione di entrambi in un modello ibrido, tutto su una singola piattaforma e gestito con una sola interfaccia utente.
Con le offerte del portfolio DMaaS Cohesity ha introdotto un nuovo approccio alla gestione dei dati, che permette alle aziende di medie e grandi dimensioni di gestire, analizzare e proteggere i propri dati in modo semplice e sicuro. Un approccio che ha conquistato più di 2600 clienti a livello globale dal 2013 a oggi, quando la società è stata fondata da Mohit Aron, sviluppatore Google e co-founder e CTO di Nutanix, considerato il “padre dell’iperconvergenza”.
“Dopo la crescita impetuosa negli Stati Uniti, Cohesity ha ambiziosi obiettivi di crescita anche in Europa e in Italia”, ha spiegato Albert Zammar, Regional Director della Region Southern Europe di Cohesity, in un recente incontro con la stampa italiana. “In Italia abbiamo una struttura snella, composta da team di vendita e di marketing e risorse dedicate alle alleanze, in particolare con Cisco”.
Oltre a Cisco, tra i partner di Cohesity ci sono AWS, HPE, Lenovo, Microsoft e Pure Storage. Oltre a vantare tra i suoi clienti il 25% delle aziende Fortune 500, la società ha ottenuto per 5 anni consecutivi un Net Promoter Score superiore a 90, “che testimonia la grande propensione dei nostri clienti a consigliare le soluzioni di Cohesity”.
Il modello go-to-market di Cohesity non prevede una vendita diretta ma attraverso una rete di partner, venditori o distributori, tra questi figurano anche service provider e system integrator.
I clienti a cui punta in Italia sono aziende di tipo enterprise; i due esempi citati da Zammar sono Banca Popolare di Sondrio ed Eurotec.
“Presente sul territorio con 350 filiali, Banca Popolare di Sondrio ha la necessità di gestire, analizzare e rendere disponibili dati distribuiti su silos e filiali. Per questo ha scelto Cohesity, affidandosi alla solidità dell’architettura, alla facilità d’uso e alla scalabilità”, ha sottolineato Zammar. “Per Eurotec, azienda che si occupa della tomografia di vari componenti meccanici, gli aspetti fondamentali nella scelta di Cohesity sono stati la sicurezza, per la necessità di proteggere la proprietà intellettuale, e la compliance in funzione delle normative vigenti”.
Dare valore ai dati partendo dal backup
“Oggi i dati aziendali sono sparsi in silos, e anche il cloud ha aumentato la frammentazione dei dati”, ha sottolineato Manlio De Benedetto, Director Systems Engineering South EMEA di Cohesity. “A partire da un server, dove risiedono software di backup, passando allo sharing attraverso i NAS, e pensando poi all’arrivo del cloud, ogni workload si porta dietro dei silos”.
L’obiettivo di Cohesity è “mettere ordine” e ridurre la complessità attraverso un’unica soluzione basata sull’iperconvergenza e partendo dalla data protection, che De Benedetti definisce come “il cervello” della gestione dei dati. “Normalmente il backup è considerato come un’assicurazione, si usa solo se serve. Con la nostra proposta noi lo utilizziamo per dare valore al dato”.
A partire da una prima soluzione on-premise, nel tempo Cohesity ha integrato il cloud declinandolo in offerte Iaas e Paas, e oggi anche con il portfolio Data Management as a service (DMaaS).
“I vantaggi per i clienti sono diversi, tra i quali la possibilità di consolidare i dati in modo efficiente e poter avere sempre le ultime innovazioni”.
Le soluzioni del portfolio DMaaS, disponibili nelle regioni AWS di Francoforte, Londra e Parigi, permettono alle aziende di gestire workload on-premise e in cloud. Attraverso un’unica interfaccia di gestione, la Helios Multicloud Platform, “le aziende possono vedere e amministrare tutto l’installato”.
Tra le soluzioni in arrivo ci sono il progetto Fort Knox, una “cassaforte virtuale” che, una volta creata una copia pulita dei dati, stacca la connessione e li mantiene al sicuro durante eventuali attacchi ransomware, e DataGovern, un servizio di sicurezza che rileva anomalie nell’accesso ai dati.