Le aziende possono accedere alle risorse informatiche ospitate da terzi su Internet invece di costruire la propria infrastruttura informatica. Questo pool di risorse è più comunemente noto come cloud computing e poiché i servizi cloud sono forniti online, le aziende devono avere accesso a Internet per poterli utilizzare. Nel 2021, secondo i dati forniti da Eurostat, il 98 % delle imprese dell’UE che impiegavano 10 persone o più disponeva di tale accesso.

Nel 2021 il 42% delle aziende dell’Unione Europea ha utilizzato il cloud computing. Si tratta di un aumento di 6 punti percentuali dal 2020 (36%) e più del doppio della quota nel 2016 (19%).

Sebbene la percentuale di aziende con accesso a Internet si sia attestata a livelli molto elevati in tutti gli Stati membri dell’UE, l’uso del cloud computing varia notevolmente, con le percentuali più elevate registrate in Svezia e Finlandia (entrambi 75%) e nei Paesi Bassi e in Danimarca (entrambi 65%) nel 2021, con l’Italia in quinta posizione con una percentuale del 60%, comunque ben più alta della media europea del 42%.

eurostat

All’estremità opposta della scala, i servizi di cloud computing sono stati utilizzati da meno di un’azienda su cinque in Bulgaria (13%) e Romania (14%).

Delle imprese che hanno riferito di utilizzare il cloud computing, la stragrande maggioranza (79%) ha optato per una soluzione cloud per ospitare i propri sistemi di posta elettronica. Circa due terzi hanno invece utilizzato il cloud per archiviare file (68%) e per software per ufficio come word processor e fogli di calcolo (61%). Più della metà ha utilizzato il cloud per il software di sicurezza (59%).

Queste aziende europee hanno anche utilizzato il cloud per accedere ad applicazioni software più avanzate per gli utenti finali, come la finanza/contabilità (48%), la gestione delle relazioni con i clienti (27%) e la pianificazione delle risorse aziendali (24%).

Tra i servizi cloud più sofisticati, oltre la metà (59%) delle imprese che utilizzano il cloud ha riferito di utilizzare applicazioni software di sicurezza, il 47% ha ospitato i database dell’impresa nel cloud e un quinto (21%) ha utilizzato una piattaforma di calcolo che fornisce un ambiente ospitato per lo sviluppo di applicazioni, test o implementazione.

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Non sorprende che la percentuale più elevata di imprese che utilizzano servizi di cloud computing (77%) si trovi nel settore dell’informazione e della comunicazione, mentre in quasi tutti gli altri comparti economici la percentuale è inferiore al 50% e varia dal 33 al 47%.

Nel mezzo si sono collocate le imprese “professionali, scientifiche e tecniche” e dell’ambito immobiliare, con il 57% e il 51% del campione che utilizza il cloud. Rispetto al 2020, l’aumento dell’utilizzo della modalità as-a-service è stato più elevato nel settore del commercio al dettaglio e nelle attività immobiliari (entrambi in crescita di otto punti percentuali).

Non stupisce nemmeno che siano le grandi imprese quelle che utilizzano maggiormente il cloud: si parla del 72% del totale, con un aumento di sette punti percentuali rispetto al 2020. Se nel 2021 il 54% delle medie imprese ha utilizzato il cloud (erano il 46% nel 2020), nelle piccole aziende la sua adozione è aumentata di sei punti percentuali salendo al 39%.