Engineering cresce del 6,4% nel 2021, trainata da Sanità e Industria
L’Assemblea degli Azionisti di Engineering Ingegneria Informatica Spa ha approvato il bilancio di esercizio del 2021, con una solida performance in tutti i settori e in tutte le divisioni, come ha commentato il CEO Maximo Ibarra.
Il valore della produzione è di 1321 milioni di euro, in crescita del 6,4% (di cui 5,7% di crescita organica) rispetto al 2020, e superiore a quella del mercato digitale stimata da Anitec-Assinform (+5,5%);
l’EBITDA “Adjusted” (EBITDA al lordo delle operazioni straordinarie) è di 198,2 milioni, in aumento del 11,7% rispetto all’esercizio precedente e con una redditività sui ricavi netti che passa dal 14,6% al 15,3%;
l’utile netto è di 47,5 milioni, in linea con il trend positivo degli scorsi anni (al netto del 2020, che beneficiava di proventi straordinari e non è comparabile).
Dal resoconto di esercizio emerge poi che il fatturato è cresciuto in tutti i settori verticali a cui Engineering si rivolge, con incrementi a doppia cifra nella Sanità (98 milioni, +25,3%), e nell’Industria e servizi (293 milioni, +12,2%), e a singola cifra nei settori Finance (279 milioni di euro, +1,6%), PA (296 milioni, +6,7%), Telco & Media (134 milioni, +2,1%), Energy e Utility (198 milioni, +1%). La somma di queste voci è di 1298 milioni, a cui si aggiunge un’ulteriore voce “other revenues” per raggiungere appunto le “total revenues” di 1321 milioni citate all’inizio.
Il 13% del valore della produzione viene dall’estero
Per quanto riguarda l’EBITDA “adjusted”, il settore Finance contribuisce per quasi il 37% (oltre 73 milioni), seguito dalla Pubblica Amministrazione (18,6%, circa 37 milioni), mentre il contributo minore viene dal settore Telco e Media (6,6%, cioè circa 13 milioni).
Sempre dal resoconto di esercizio emerge che il gruppo impiega attualmente 11.571 dipendenti in 60 sedi in Italia, Europa (Spagna, Germania, Belgio, Serbia, Svizzera, Norvegia e Svezia), America Latina e USA, con 1069 assunzioni e 796 uscite nel 2021 in Italia. Engineering inoltre precisa che il 13% del fatturato proviene dall’estero, e che i suoi servizi di outsourcing e cloud computing vengono erogati attraverso una rete integrata di quattro data center a Pont Saint-Martin (AO), Torino, Vicenza e Milano, che serve oltre 300 clienti.
Nel 2021, spiega la nota, il Gruppo ha registrato un rafforzamento della crescita su praticamente tutti i segmenti di mercato in cui opera – rivolgendosi a clienti medi e grandi sia nel settore provato che pubblico (PA locale e centrale, sanità, difesa) – e un miglioramento della redditività, a chiusura di un importante decennio di consolidamento con trend positivo costante, che pongono le basi per la nuova fase di sviluppo, sia sul mercato domestico che internazionale.
Ibarra: impegno ad assumere 1000 persone nel 2022
Nel comunicato Engineering evidenzia poi tre aspetti di particolare interesse del 2021. Il primo è la crescita organica, omogenea e diffusa in tutte le principali aree in cui opera il Gruppo, “ciascuna delle quali mantiene un’incidenza percentuale bilanciata rispetto al valore totale della produzione”.
Il secondo è la conferma della capacità di governo del Gruppo delle più avanzate tecnologie abilitanti, “che ha consentito anche nel 2021 di sviluppare numerosi progetti nonché piattaforme proprietarie per lo sviluppo di ecosistemi, basati sull’applicazione di Big Data, IA, Cloud Computing, IoT, Cybersecurity, AR/VR, RPA (robotic process automation)”.
Il terzo è il continuo e rilevante impegno del Gruppo nell’attività di Ricerca&Sviluppo, “che lo vede coinvolto in prima linea, anche come capofila, in decine di progetti di ricerca europei, permettendo di sviluppare prima e in modo efficace soluzioni di mercato all’avanguardia, formando le proprie persone sulle ultime frontiere tecnologiche”.
Maximo Ibarra, CEO di Engineering, commenta così i risultati 2021 nel comunicato: “I dati di Gruppo confermano una solida performance in tutti i settori e in tutte le divisioni e consolidano il ruolo di Engineering come Digital Transformation Company strategica nella transizione digitale in atto in Italia. La nostra azienda si conferma una realtà straordinaria che cresce in misura maggiore del mercato ICT in Italia. Intendiamo continuare su questa strada puntando a nuovi investimenti e all’assunzione di tanti nuovi talenti. A tal proposito, confermiamo l’impegno a un piano di recruitment di 1000 nuovi collaboratori per favorire il salto di scala, anche internazionale, e migliorare costantemente il nostro offering per i clienti. Pur nelle incertezze che attraversano l’attuale fase economica, riteniamo che ci siano oggi tutte le condizioni per costruire opportunità di mercato, a partire da una nuova consapevolezza delle aziende – pubbliche e private – sulla necessità di trasformarsi e sul valore che il digitale genera, anche grazie all’impulso del PNRR”.
Il rafforzamento del top management
Il 2021, si legge nel resoconto di esercizio, è stato un anno di grandi cambiamenti per il Gruppo, con un processo di change management completo partito nella seconda metà dell’anno che ha condotto alla sostituzione del Group CEO (con la nomina appunto di Ibarra), del CFO e del CHRO. Questo processo di rafforzamento del top management comprende anche l’aggiunta di nuove figure come il Group COO e il Chief Institutional Affairs, e sarà completato nella prima metà del 2022.
A questo proposito l’assemblea degli azionisti ha anche ratificato la nomina, deliberata dal CdA dello scorso 28 marzo, di Gaetano Miccichè come Presidente del Gruppo.
Il documento precisa poi che i principali obiettivi del 2022 sono continuare e rafforzare il processo di crescita nei principali mercati, diventare un attore chiave in tutte le principali attività collegate al PNRR, sfruttare tutte le opportunità della trasformazione digitale rafforzando ed evolvendo le competenze tecnologiche, e rafforzare la strategia di recruitment diventando ancora più attrattivi per laureati e diplomati.