Le 5 novità più interessanti emerse al Google I/O 2022
Google è diventato sinonimo di ricerca, hardware incredibile e tecnologia bizzarra e divertente. Sfortunatamente, ciò include lo spingersi spesso oltre i limiti della privacy e il frequente abbandono anzitempo (il famoso “cimitero di Google”) di progetti, servizi e prodotti. Nonostante questi aspetti negativi, anche quest’anno Google non ha rinunciato al suo evento I/O, che ha attirato come ogni edizione sviluppatori e consumatori con una serie di nuovi prodotti hardware, software e servizi.
C’è stato spazio per i nuovi smartphone Pixel 6A e Pixel 7, ma non sono state queste le novità più interessanti emerse dal Google I/O 2022. Per noi le cose più “cool” annunciate da Google sono state altre e qui ve le riportiamo nel dettaglio.
Immersive View in Google Maps
Google Maps nasce come rappresentazione bidimensionale di strade e autostrade, ma nel tempo ha aggiunto le informazioni sul traffico in tempo reale e sono arrivati prima Google Earth e in seguito Google Street View. Ora, Google ha iniziato a mettere insieme tutto con Immersive View for Maps, una modalità di visione immersiva che sovrappone le immagini reali a edifici simulati.
Immersive View è la nuova generazione della prospettiva 3D già presente in qualsiasi smartphpone Android. In Google Maps provate a ingrandire l’area di una grande città, toccate l’icona Livelli nell’angolo in alto a destra e quindi il controllo 3D. Il risultato? Una rappresentazione 3D abbastanza scadente, confusa e poco dettagliata che la nuova modalità Immersive View punta a migliorare in ogni ambito.
Ironia della sorte, è già disponibile una versione decente di Immersive View. Provate ad aprire l’applicazione Mappe sul vostro PC Windows 10/11, ingrandite una parte di una città e selezionate la piccola icona a griglia a destra.
Google Search con Scene Exploration
Scene Exploration è la prossima iterazione di Google Search che imita il modo in cui cercate visivamente voi stessi. Immaginate di camminare in un negozio di alimentari e di osservare i vari scaffali. Ad un certo livello sapete cosa sono quegli oggetti e forse sapete anche il loro valore relativo e qualitativo.
Ecco come funzionerà Scene Exploration: con la fotocamera dello smartphone si fa una panoramica su una qualsiasi scena e Google eseguirà la scansione dei vari elementi presenti in quella scena per poi interrogare il Web per ulteriori informazioni. Al momento però Google non ha annunciato una finestra temporale per la disponibilità di Scene Exploration.
Google Docs TL:DR Mode
Alcuni di noi hanno imparato a leggere ed elaborare le informazioni molto rapidamente. Altri non tanto. E altri semplicemente non hanno il tempo di scorrere un articolo intero, per non parlare di un paio d’ore di un video di YouTube.
Utilizzando il machine learning, il riepilogo automatico (o TL: DR Mode) di Google estrarrà automaticamente i punti chiave di un documento fornendone un breve riepilogo che può essere letto in pochissimo tempo. Ciò che Google ha mostrato a Google I/O ha un potenziale incredibile.
E mentre questa “modalità riepilogo” arriverà in altri prodotti all’interno di Google Workspace, all’inizio sarà disponibile solo per le funzionalità di chat e fornirà un utile riassunto delle conversazioni. La modalità TL:DR, di cui non si conoscono ancora le tempistiche di lancio, si coordinerà inoltre con i servizi di traduzione e trascrizione automatizzati di Google, che stanno per essere aggiunti a Google Meet. TL:DR sarà più efficace di un riepilogo stilato da un essere umano? E funzionerà su file PDF? Siamo davvero incuriositi ma al tempo stesso anche un po’ diffidenti (quanto bene funzionerà l’IA di Google?).
I Google Glass sono tornati?
Google ha mostrato un prototipo di realtà aumentata (contrassegnato come PROTO-15) con capacità estremamente limitate o, se volete metterla in un altro modo, con una prospettiva estremamente focalizzata. Google Glass, con il suo focus su foto, video e riconoscimento facciale, è fallito. Questo nuovo “Glass 2.0” ascolta semplicemente la voce della persona con cui state parlando e proietta una trascrizione della conversazione sulle lenti degli occhiali.
Google ha presentato questo prototipo mostrando, ad esempio, una madre e una figlia immigrate che parlano lingue diverse e un uomo che parla spagnolo. È difficile dire cosa saranno davvero questi occhiali o se arriveranno mai sul mercato. Ma anche una versione “limitata” di Google Glass 2.0 potrebbe rivelarsi utile.
Pixel Watch
Quando Google ha acquistato Fitbit l’anno scorso, più di un osservatore aveva previsto un destino non proprio felicissimo per il produttore di fitness tracker. Google sembra invece aver preso sul serio questa acquisizione, annunciando e mostrando il Pixel Watch (con tecnologia Fitbit integrata) dopo mesi di fughe di notizie e speculazioni.
Pixel Watch debutterà entro la fine dell’anno, quando Google annuncerà nuovi dettagli come il prezzo, la durata della batteria e così via. Per ora Google ha mostrato funzionalità come il monitoraggio del sonno e dell’attività cardiaca, ma certamente c’è in previsione molto di più a livello di feature.
Sappiamo infatti che Google vuole dotare il suo smartwatch di funzioni di pagamento e non farne unicamente un activity e fitness tracker. Attualmente Samsung e Apple sono i player dominanti nel mercato degli smartwatch, con Fitbit e altri che invece sono più orientati a device fitness. Google sarà in grado di realizzare un dispositivo a 360 gradi? Non resta che attendere.