8 motivi per abbandonare definitivamente Chrome e passare a Firefox
Chrome sarà pure il browser desktop più utilizzato a livello globale, ma non è necessariamente il migliore in circolazione. Esistono infatti alternative che potrebbero soddisfare meglio le vostre esigenze e una di queste è Firefox. È innanzitutto un browser che (strano a dirsi) non è basato su Chromium, il motore alla base non solo di Chrome ma anche di Edge o Opera. È inoltre supportato da un team con una lunga e apprezzata storia nello sviluppo di browser e una grande attenzione alla privacy online.
Di conseguenza, l’utilizzo di Firefox può migliorare le prestazioni del vostro PC, proteggervi meglio sul Web e anche rendervi la vita più comoda. Scoprirete inoltre che questo browser offre funzionalità integrate che non esistono in Chrome o che altrimenti richiedono componenti aggiuntivi di terze parti. Abbiamo così evidenziato i principali motivi per abbandonare Chrome e passare a Firefox.
Blocco automatico dell’autoplay dei video
Molti siti Web incorporano dei video e altri media che vengono riprodotti automaticamente quando caricate la pagina e non tutti questi siti, purtroppo, disattivano automaticamente l’audio. Inoltre, i video con riproduzione automatica possono consumare inutilmente larghezza di banda quando state usando una connessione con dati limitati.
In Chrome, se volete bloccare la riproduzione automatica dei video su questi siti, dovete trovare e installare un’estensione di terze parti. Firefox offre invece un’impostazione predefinita per fare ciò. Di default, infatti, l’audio è disattivato e per YouTube la riproduzione automatica sia dell’audio, sia del video è bloccata.
Navigazione più veloce
Una nuova installazione di Firefox blocca automaticamente i tracker che possono rallentare la navigazione. Più script devono essere caricati come parte di un sito Web, più ne avvertirete l’invadenza e anche se sono in esecuzione in background in modalità “invisibile”, sono sempre e comunque lì. Impedite loro di funzionare e la vostra navigazione web guadagnerà in velocità.
Firefox impedisce inoltre ai cryptominer di accedere al vostro dispositivo evitando così il cosiddetto cryptojacking, pratica per la quale un sito Web consente a codice dannoso di utilizzare il vostro computer per estrarre criptovaluta. Indirettamente, anche questa funzione protettiva di Firefox aiuta con la velocità di navigazione. Se le risorse del vostro sistema vengono infatti impegnate da un cryptominer che accede al vostro dispositivo, questo risulterà lento anche durante la semplice navigazione online.
Minore impatto sulle prestazioni di sistema
Chrome ha la non felice reputazione di monopolizzare le risorse di sistema; si parla in particolare della RAM, ma a volte anche la CPU finisce con l’essere appesantita più del previsto. Nel corso degli anni Google ha adottato diverse misure per ridurre questi problemi, ma Firefox non ha mai riscontrato gli stessi problemi, soprattutto a livello di RAM. Nel complesso si tratta di un browser che non va a impattare particolarmente sulle risorse di sistema e anche quando le tab e le schede iniziano ad accumularsi, le sessioni di navigazione non rallentano particolarmente.
Detto questo, anche Firefox può occasionalmente soffrire di “intasamento” della RAM, ma potete risolvere rapidamente il problema utilizzando il Task Manager integrato. Oppure, se il browser è impostato per ricordare la cronologia di navigazione, basta chiudere completamente l’app e riaprirla (le schede saranno ripristinate automaticamente). Non è necessario riavviare l’intero sistema.
Estensioni mobile
Stanchi di fastidiose pubblicità durante la navigazione online dallo smartphone? Gli utenti Android sono fortunati. Proprio come su desktop, potete installare le estensioni del browser nella versione mobile di Firefox. Sebbene siate limitati a 17 componenti aggiuntivi tra cui scegliere, questi coprono le basi principali per migliorare la navigazione e la sicurezza sul Web.
Troverete infatti estensioni come uBlock Origin (ad-blocking), NoScript (controllo su JavaScript), HTTPS Everywhere (forza le connessioni sicure ai sito Web ove disponibile) e altro ancora. L’installazione anche solo di un ad-block rende l’esperienza di navigazione notevolmente più fluida.
Sincronizzazione facile su tutti i dispositivi
Parte del fascino di Chrome è la natura “seamless” dell’ecosistema di Google: accedere ai vostri segnalibri e sincronizzare le schede aperte su tutti i vostri dispositivi è non solo utilissimo ma anche semplicissimo da fare. Questa funzione non deve però essere un motivo per rimanere fedeli a Chrome, visto che anche Firefox consente di navigare sul Web con facilità su tutti i vostri dispositivi.
È una funzione indipendente dalla piattaforma come Chrome e quindi potete passare tra Windows, Linux, Mac, Android e iOS senza problemi. Create un account Firefox Sync e la cronologia di navigazione, i segnalibri, le schede, le password salvate e altro vi seguiranno su qualsiasi dispositivo a cui accedete. Potrete anche utilizzare servizi aggiuntivi orientati alla privacy e alla sicurezza come Firefox Relay (mascheramento e-mail) e Firefox Monitor (monitoraggio della violazione dei dati) dallo stesso account.
Tutele più profonde per la privacy
Oltre a impedire automaticamente a cookie e tracker di terze parti di raccogliere dati sulle vostre abitudini di navigazione, Firefox blocca anche il fingerprinting, un metodo più insidioso per monitorare le persone sul Web. Un’impronta digitale raccoglie informazioni sull’hardware del vostro PC, sul software (come il vostro sistema operativo e browser), componenti aggiuntivi, preferenze e, talvolta, temi e personalizzazioni.
Il rilevamento di un’impronta digitale può durare mesi o anche più a lungo, il che significa che chiunque traccia i vostri dati sul web può formarsi un quadro chiaro della vostra vita privata e delle vostre abitudini. Pensate al fingerprinting come a una forma ancora più invasiva di “stalking” rispetto a quella che può avvenire tramite Instagram e altri account di social media, con però la differenza che il vostro stalker sta acquisendo informazioni che non avete scelto di condividere pubblicamente e forse nemmeno con i vostri amici e familiari più cari.
Firefox consente inoltre agli utenti di abilitare DNS-over-HTTPS (DoH). Normalmente quando si inserisce un URL nella barra degli indirizzi e si preme invio, la ricerca dell’indirizzo IP in cui si risolve il nome di dominio viene eseguita su testo normale. Ciò significa che chiunque sulla vostra rete può vedere a quali siti state accedendo. Se invece forzate il processo su un server crittografato, la vostra privacy sarà molto più protetta.
Modalità lettura
A volte volete solo leggere un articolo su un sito Web senza dovervi sorbire video, pop-up e altri elementi di disturbo alla semplice lettura (come d’altronde succede quando si legge un libro). Avere tutti questi “extra” sulla pagina può davvero rallentare la capacità di concentrarsi sulla lettura.
Potete ridurre queste distrazioni visive con estensioni che rimuovono annunci, bloccano script e altro, ma Firefox offre un’opzione “con un clic” per eliminare il disordine su una pagina: la Modalità lettura. Questa feature permette di avere una visuale della pagina che mostra solo il testo in un carattere grande e leggibile e le immagini. In questo modo potete anche scorrere il testo molto più velocemente.
In tutta onestà, Chrome ha già offerto una modalità lettura, ma il team di sviluppo non riesce a decidersi se mantenerla o meno; alcune build di Chrome vi consentono infatti di abilitarla, altre no. Dopo che Mozilla ha implementato questa funzione in Firefox anni fa, non l’ha più abbandonata.
Codice open source
Chiedete agli attuali utenti di Firefox perché hanno deciso di passare a questo browser e spesso sentirete rispondervi: “non è Chrome”. Ma cosa rende Chrome così “odiato” da alcuni? Il grosso problema per la maggior parte di chi passa da Chrome e Firefox è il fatto che tutti i dati personali siano a disposizione di un’azienda che guadagna miliardi di dollari attraverso la pubblicità. E questa è una grande preoccupazione per la privacy.
Ma oltre a ciò, è anche più difficile per la community controllare la sicurezza di Chrome. Nonostante sia costruito su un progetto open source (Chromium), all’interno di Chrome vengono effettuate modifiche proprietarie di Google e gli utenti finali non possono esaminare i risultati finali. Molte persone non pensano a questo come un problema o non si pongono nemmeno la questione, ma sapere come è fatta una cosa può dirvi molto di più sui suoi punti deboli e su qualsiasi altro elemento che potrebbe non andarvi bene. Con Firefox, questo non è un problema.