Microsoft è pronta a lasciarsi alle spalle Windows 8
Le versioni di Windows hanno molto in comune con i film di Star Trek: sembrano alternarsi in termini di ricezione. Windows 7 è stato generalmente ben accolto da tutti al lancio nel 2009, così come Windows 10 nel 2015. Windows 8, l’imbarazzante figlio di mezzo che ha provato a portare alcune modifiche all’interfaccia utente nel 2012, ha avuto invece un’accoglienza di tutt’altro tenore (in negativo, ovviamente) e Windows 8.1, l’ultimo importante aggiornamento di quel sistema operativo, si appresta a uscire ufficialmente dal supporto di Microsoft all’inizio del prossimo anno.
Come riporta The Verge, chiunque utilizzi ancora Windows 8.1 riceverà notifiche sulla fine degli aggiornamenti software il prossimo mese. Questi utenti avranno tempo fino al 10 gennaio per trovare un nuovo sistema operativo o continuare a usare il loro SO senza però alcun backup in termini di aggiornamenti di sicurezza. Per Microsoft potrebbe rivelarsi una transizione a dir poco particolare. I PC che eseguono ancora Windows 8.1 potrebbero infatti non essere in grado di soddisfare i requisiti minimi di Windows 11, come ammette pienamente Microsoft in un altro documento di supporto. L’azienda sta ancora vendendo Windows 10, che è molto meno esigente come requisiti hardware rispetto a Windows 11 (e non ha bisogno del Trusted Platform Module), ma che non sarà più supportato ufficialmente a partire dal 2025.
Windows 8 fu immediatamente divisivo quando fu lanciato sul mercato dieci anni fa, principalmente a causa della radicale rivoluzione dell’interfaccia utente (Metro) presa in prestito pesantemente da Windows Phone, che enfatizzava la funzionalità del touch molto prima che la maggior parte degli utenti fosse pronta a utilizzarla anche su PC. Con questo tentativo, Microsoft (all’epoca non ancora guidata da Satya Nadella) voleva creare un sistema unificato che integrasse sia le applicazioni desktop convenzionali, sia le app mobili, ma come sappiamo ormai tutti la cosa non funzionò.
Windows 8.1, lanciato sul mercato l’anno successivo, ha rappresentato un aggiornamento considerevole anche perché andava a risolvere alcuni problemi dell’interfaccia, in particolare una schermata iniziale più flessibile con un accesso più semplice al desktop Windows più convenzionale. Ma a quel punto l’opinione pubblica si era già allontanata dal nuovo modello di SO voluto da Microsoft ed enormi quantità di utenti avevano deciso di restare fedeli a Windows 7. Tecnicamente Windows 8 è uscito dal supporto nel 2016, quando Microsoft spinse ad applicare la funzionalità e le patch di sicurezza di Windows 8.1.
Secondo StatCounter, a febbraio 2022 Windows 8 e Windows 8.1 rappresentavano solo il 4,42% delle versioni di Windows installate nei PC di tutto il mondo. Il mai domo Windows 7, non più supportato da due anni, aveva addirittura quasi il triplo degli utenti, mentre Windows 11 si fermava a poco più del 10% della base di utenti Windows (leggermente meno di Windows 7). Non proprio un grande risultato per Microsoft…