OVHcloud, un nuovo datacenter da 30 milioni a Strasburgo
OVHcloud ha inaugurato qualche giorno fa il nuovo datacenter SBG5 a Strasburgo, il campus interessato dall’incendio del marzo 2021.
Il datacenter, che ha richiesto investimenti per 30 milioni di euro, è il primo progettato dall’operatore francese in base al piano di “hyper-resilience” adottato a seguito dell’incidente dell’anno scorso, e si affianca nel campus di Strasburgo ai siti SBG3 e SBG4 (SBG2 è stato completamente distrutto dalle fiamme e SBG1 gravemente danneggiato, e in seguito dismesso).
Misure anti-incendio, backup in remoto e “Cold Archive”
Particolare attenzione è stata quindi dedicata alle misure anti-incendio. Il sito, con una superficie di 1700 m2, conta 19 sale isolate con strutture in muratura per suddividere le diverse sezioni, garantendo una resistenza ai possibili danni prodotti dal fuoco fino a due ore. L’impianto antincendio a gas, spiega OVHcloud in una nota, è classificato APSAD R13 e il sistema di rilevazione fumi VESDA è classificato APSAD R7. I 7 locali energia e i 3 locali batterie sono situati all’esterno dell’edificio.
Inoltre OVHcloud lancerà un nuovo datacenter dedicato ai backup dei dati primari (snapshot), situato in remoto rispetto alle sedi operative dei servizi. Il servizio sara inizialmente implementato per i clienti francesi, e in seguito esteso a tutto il portafoglio e a tutte le location.
Oltre a questa soluzione di remote storage, OVHcloud offre una serie di servizi per facilitare il backup e il disaster recovery, come Veeam Enterprise per la sicurezza del business attraverso il backup dei carichi di lavoro strategici (VMWare, server fisici Windows/Linux o NAS) e Zerto per il backup e il ripristino delle macchine virtuali nell’ambito di piani di disaster recovery su infrastrutture Hosted Private Cloud.
Inoltre a novembre 2022 il gruppo francese lancerà il nuovo servizio di storage Cold Archive, che la nota definisce iper-resiliente a un prezzo molto competitivo, specificando che consentirà alle aziende di archiviare nel lungo periodo i cosiddetti “dati freddi”, che potranno beneficiare della massima sicurezza e affidabilità.
Il servizio si basa su 4 mini data center distribuiti in tutta la Francia – con distanza minima di 200 km tra i siti, e interconnessi, in modo da garantire un livello di backup permanente con meccanismi di ridondanza, in qualsiasi situazione – e su una soluzione di archiviazione resiliente su nastro, sviluppata in collaborazione con IBM e Atempo.
Il piano di accelerazione della crescita: 15 siti entro il 2024
All’inaugurazione del nuovo datacenter SBG5, alla presenza dei due ministri Bruno Le Maire e Jean-Noël Barrot, del Commissario Europeo Thierry Breton, e dei rappresentanti delle autorità locali e del settore francese del Cloud, OVHcloud ha confermato l’apertura di 15 siti entro il 2024.
Più in dettaglio il piano strategico di espansione prevede l’ampliamento di siti esistenti e la realizzazione di nuovi, anche in nuovi paesi. Oltre a SBG5 è prevista l’aggiunta di un decimo datacenter (RBX10)al campus di Roubaix, nuove capacità per il GRA4 a Gravelines, una regione AZ (zona di disponibilità) con tre datacenter nella regione di Parigi nella prima metà del 2023, l’apertura a Limburg (Germania) di un nuovo sito LIM4 nel terzo trimestre del 2023 e di un nuovo sito remoto nel 2024, l’espansione in Nord America del campus di Beauharnois con il suo nono datacenter (BHS9) e l’apertura di un nuovo datacenter a Toronto nel 2023, e in Asia il primo datacenter OVHcloud in India, a Mumbai, entro la fine dell’anno, seguito da un secondo datacenter a Singapore nel 2023.
“In un mercato in piena espansione, OVHcloud si distingue per la propria capacità di fornire soluzioni innovative con il miglior rapporto prezzo-prestazioni, rispettando al contempo i più elevati standard di sicurezza e implementando un modello che rispetta il nostro impegno ambientale. L’apertura dell’SBG5 è un emblema forte di questa strategia industriale, che ci permette di difendere i valori europei di un cloud aperto, affidabile e sostenibile, e ciò vale per i nostri clienti in tutto il mondo. Il nostro radicamento locale e i nostri costanti investimenti nei territori ci permettono di rafforzare la nostra posizione nei bacini occupazionali per introdurre nuove competenze”, dichiara nel comunicato Michel Paulin, CEO di OVHcloud.
I ministri Le Maire e Barrot nella nota affermano che “l’apertura di questo nuovo datacenter, con consumi energetici ridotti, segna un passo fondamentale nello sviluppo di OVHcloud. In questo modo, l’azienda si posiziona al centro della sovranità digitale francese ed europea, che il Governo sta contribuendo a costruire dal 2017. Ciò dimostra la resilienza e l’innovazione dell’ecosistema cloud francese e rafforza la scelta della Francia di mantenere il pieno controllo sui propri dati”.
Le misure di riduzione dell’impatto ambientale
Per quanto riguarda le misure di riduzione dell’impatto ambientale, il sito SBG5 beneficia del sistema di raffreddamento ad acqua dei componenti server che – sottolinea OVHcloud – contribuisce a un rapporto di efficacia di utilizzo dell’acqua (WUE) inferiore a 0,2l/kWh, ovvero l’equivalente di un bicchiere d’acqua per raffreddare un server nel corso di un utilizzo di 10 ore. Mentre il WUE medio del settore Cloud si attesta su 1,8l/kWh, aggiunge il comunicato citando dati dell’US Department of Energy, OVHcloud si distingue per il suo sistema a circuito chiuso che limita lo spreco di liquidi, oltre che per l’utilizzo di dry cooler e l’assenza di aria condizionata nelle sale server.
Queste innovazioni consentono al Gruppo di raggiungere un indice di efficienza energetica (PUE) tra 1,1 e 1,2 – inferiore del 36% rispetto alla media del settore di 1,57 secondo le stime del 2021 di Uptime Institute.
OVHcloud inoltre si progetta e produce i server in casa, nelle server farm di Croix, in Francia, e Beauharnois, in Canada, ed è in grado di ricondizionare il 100% dei componenti, beneficiando grazie a questo modello integrato verticalmente,di cicli di produzione brevi e circolari, conclude la nota.