Lenovo: 50 server nuovi o aggiornati per il 30esimo compleanno dei ThinkSystem
In occasione del trentesimo anniversario dei server ThinkSystem – i primi server a basso costo con architettura x86 lanciati al tempo da IBM con il marchio SystemX – Lenovo ha annunciato il più vasto aggiornamento della sua storia al portfolio di soluzioni per l’infrastruttura IT V3.
Sono più di 50 i prodotti nuovi o aggiornati si inseriscono nelle tre linee ThinkSystem, ThinkAgile e ThinkEdge coprendo tutta la gamma: server general purpose, storage, nodi per infrastrutture iperconvergenti, sistemi ingegnerizzati e per edge computing.
Le principali novità riguardano il supporto delle più recenti generazioni di processori AMD EPYC, Intel Xeon Scalable e Arm, delle GPU AMD Instinct e NVIDIA e del software NVIDIA AI Enterprise. Vengono introdotte anche le memorie DDR-5 e la quinta generazione di PCI I/O, oltre a nuove soluzioni per lo storage e l’accelerazione per il calcolo e la rete.
I nodi per infrastruttura iperconvergente ThinkAgile, disponibili in linee specifiche per il supporto delle architetture di orchestrazione di Microsoft, VMware e Nutanix e anche in modalità Infrastructure as a Service TruScale, permettono un’estensione al cloud semplificata e integrata. Ta le novità troviamo tre nuove soluzioni dedicate ad Azure: SQL for AI and Machine Learning Insights, Backup and Recovery e Azure Virtual Desktop.
Meno consumi ed emissioni con raffreddamento ad acqua e nuovi imballaggi
Presentata anche la quinta generazione di Lenovo Neptune, la tecnologia di raffreddamento aria/acqua e acqua/acqua, introdotta su un maggior numero di modelli e di recente anche con raffreddamento diretto della GPU dei singoli nodi. Secondo Lenovo, grazie all’efficacia del raffreddamento ad acqua e al riciclo in loop dell’acqua calda, i clienti potranno ridurre i consumi energetici fino al 40 percento, ed abbattere quindi i costi e le emissioni di CO2.
Sempre sul fronte della sostenibilità, una nuova tecnica di imballaggio premetterà di spedire interi rack di server preinstallati, permettendo di risparmiare oltre 3,5 milioni di chili di cartone, contribuendo a realizzare l’obiettivo di Lenovo, che è di raggiungere le zero emissioni entro il 2050.
XClarity One: un software per domarli
Le infrastrutture IT, oggi sempre più distribuite su un territorio che va dall’edge al data center e verso diversi cloud, stanno diventando più complicate da gestire. Una configurazione non ottimale può generare costi imprevisti o problemi di sicurezza e continuità del servizio.
Per ovviare a questi problemi, Lenovo a presentato XClarity One, nuova versione del suo software di gestione e monitoraggio dell’intera infrastruttura. Disponibile anche come servizio cloud, XClarity One integra le funzioni TruScale Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Management-as-a-Service e Smarter Support analytics in un portale unificato che permette di gestire l’orchestrazione, la distribuzione, l’automazione, il metering e l’assistenza IT su tutta l’infrastruttura, offrendo visibilità su prestazioni, costi di utilizzo, collocazione dei dati e analisi del supporto.
Potenziate anche le funzionalità del sistema ThinkShield Security, Lenovo Modular Root of Trust permette di rilevare modifiche e manomissioni alle configurazioni mentre Lenovo System Guard garantisce una maggiore sicurezza tra produzione, consegna e distribuzione, rilevando eventuali manomissioni che possono avvenire lungo la catena di fornitura. Lenovo sottolinea comunque che grazie a 35 stabilimenti di produzione, tra cui quello recentemente inaugurato su territorio europeo a Ullo, in Ungheria, è in grado avere una catena distributiva molto corta, riducendo i rischi di ingerenze improprie tra la produzione e la consegna al cliente.