Servizi cloud, le tariffe in Europa aumenteranno del 30%
Secondo la società di ricerca Canalys la spesa mondiale in servizi cloud infrastrutturali è aumentata del 28% rispetto a un anno fa, superando i 63 miliardi di dollari nel terzo trimestre 2022. Un dato certamente notevole rispetto alla media dell’IT, ma è il più basso tasso di crescita trimestrale di sempre in questo mercato, e il primo sotto il 30%, secondo le rilevazioni di Canalys, che nella definizione di “servizi cloud infrastrutturali” include sia i servizi IaaS che quelli PaaS.
La domanda a lungo termine di tecnologie per la digitalizzazione rimane forte, e la migrazione al cloud rimane la strada maestra per supportare tale strategia, si legge nel report della società di ricerca. Ma l’ìmpatto negativo dell’inflazione e dei prezzi dell’energia inizia a farsi sentire anche in questo mercato in fortissima crescita ormai da anni: le aziende stanno rispondendo all’incertezza economica riducendo le spese, cosa che comincia a influire anche sulla domanda di servizi cloud. Tutti i principali vendor infatti, nonostante i notevoli tassi di crescita che vedremo, hanno mancato i target di fatturato trimestrali, e hanno emesso warning sulle prospettive dei prossimi mesi.
“La pressione dell’incertezza economica sta spingendo molti utenti enterprise a ridurre il rischio operativo tagliando i budsget IT”, commenta in un comunicato Alex Smith, VP di Canalys. “Nonostante i grandi contratti e il backlog di ordini da soddisfare, la crescita dei fornitori cloud può essere vincolata dagli inevitabili rinvii dei progetti di molti clienti impauriti dall’outlook economico”.
Gli hyperscaler, continua Smith, dovranno affrontare un periodo di costi in aumento e tassi di crescita in calo, che potrebbe indurli a previsioni molto conservative per il 2023. “Secondo le nostre previsioni gli hyperscaler dovranno aumentare le loro tariffe in Europa del 30% per compensare la crescita dei costi energetici”.
Il podio: AWS cresce del 27%, Azure del 35% e Google del 48%
Amazon Web Services (AWS) si è confermata al primo posto del mercato anche nel Q3 2022 con una quota del 32%, registrando una crescita anno su anno del 27% (inferiore ai piani) e continuando nell’espansione della sua rete, con una seconda region negli Emirati Arabi e l’annuncio di nuove region in Thailandia.
Microsoft Azure è al secondo posto, con una quota del 22% e una crescita annuale del 35%, trainata, sottolinea Canalys, da una forte execution nei rinnovi contrattuali, spiega Canalys, che sottolinea il lancio del primo data center di Azure in Qatar, che ne fa il primo hyperscaler a proporre servizi di livello enterprise in questo campo nel paese che sta per ospitare i mondiali di calcio.
Google Cloud ha ulteriormente aumentato il tasso di crescita, che ha toccato il 48%, espandendo la sua quota di mercato al 9%. Canalys ne segnala la forza nel settore consumer, i risultati nel settore pubblico, e nuove regioni aperte nel Far East (Malaysia, Thailandia, Nuova Zelanda).
I tre maggiori hyperscaler insieme rappresentano quindi quasi due terzi del mercato (63%), una quota che è ormai piuttosto stabile da diversi trimestri.
“Gli hyperscaler continuano a espandere e rafforzare le loro infrastrutture per raggiungere sempre più clienti, e nello stesso tempo stanno cercando di trovare le giuste innovazioni tecnologiche per trainare la crescita del business”, osserva Yi Zhang, Research Analyst di Canalys.
“La crescita dell’adozione dei servizi cloud ha stimolato le riflessioni sul valore che può essere estratto dai dati in cloud: sia Google che Microsoft hanno evidenziato lo sviluppo di prodotti nelle aree dell’analisi dati e dell’AI, che dovrebbero assicurare una nuova ondata di creazione di valore nel mercato dei servizi cloud nei prossimi anni”.