Radiofarmaci, il nucleare buono al Policlinico Gemelli
Esiste anche un nucleare buono, come quello utilizzato a beneficio dei pazienti, in tante declinazioni. E lo dimostrano i diversi campi di attività della nuova Facility di Radiofarmacia (denominata TracerGLab), inaugurata oggi presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, all’interno del parco tecnologico GSTeP.
Nella nuova struttura si produrranno non solo i Radiofarmaci già usati di routine per gli esami di Medicina nucleare, come la PET, ma anche tutta una nuova generazione di radioisotopi coniugati a frecce molecolari che andranno a caccia di bersagli sulle cellule malate, con una precisione altissima. Questo è il nuovo campo della Teranostica, che coniuga diagnostica e terapia con radiofarmaci, utilizzando gli strumenti più innovativi della Medicina Nucleare, una specialità che vede l’Italia tra i primi Paesi al mondo.
Medici e fisici nucleari
Il medico nucleare, Salvatore Annunziata, coordinerà un team multidisciplinare con specialisti quali medici nucleari, radiofarmacisti, radiochimici, biotecnologi e fisici nucleari (personale ad alta specializzazione, difficile da reperire in Italia negli attuali corsi di laurea). La novità rispetto al passato è che questa sarà la prima Facility in Italia a ospitare locali, attrezzature e personale interamente dedicati alla ricerca sui Radiofarmaci, oltre ai settori che continueranno ad occuparsi delle attività della routine clinica.
Cuore della Facility è il Ciclotrone, già in uso al Gemelli da circa vent’anni e da allora periodicamente aggiornato nei suoi componenti. Nell’ambito della Uoc di Medicina nucleare, diretto da Alessandro Giordano, il ciclotrone già produce radioisotopi convenzionali (es. fluoro-18, carbonio-11), garantendo la marcatura di radiofarmaci per circa quaranta esami Pet al giorno, la metà di tutte le prestazioni della Regione Lazio, con volumi di produzione tra i primi in Italia. Grazie alla Radiofarmacia GSTeP (TracerGLab), questo acceleratore di particelle verrà utilizzato anche per bombardare nuovi target solidi, per produrre gallio-68, rame-64, zirconio-89 radioattivi, radioisotopi di ultima generazione prodotti finora solo in pochi altri paesi leader, come Germania, Olanda e Stati Uniti.
“Rame-64 e zirconio-89 – spiega Annunziata – sono radioisotopi innovativi per l’Italia, che si prestano molto bene ad esempio alla marcatura di nuovi ligandi recettoriali e anticorpi monoclonali, aprendo la strada ad una nuova era diagnostica di precisione, nonché ad una più evoluta medicina personalizzata, attraverso l’utilizzo di radiofarmaci ‘teranostici’ (ligando e isotopo radioattivo terapeutico). Infatti già oggi garantiamo diagnostica e terapia con radiofarmaci basati su emissioni cosiddette ‘gamma’, ‘beta+’, ‘beta-’ e ‘alfa’. In particolare, le emissioni ‘alfa’ hanno un range molto ristretto, di precisione millimetrica, che non attraversano un foglio di carta, garantendo dunque una bassa dose sia ai tessuti sani che alle persone che assistono il paziente. Fpg insomma offre in questo campo un servizio completo di produzione, acquisto, somministrazione e monitoraggio di radiofarmaci ad alta innovazione, sia per l’imaging (Pet e scintigrafia), che per applicazioni terapeutiche”.
“I radiofarmaci Pet – aggiunge Annunziata – sono traccianti marcati con isotopi radioattivi a bassa dose (per il paziente la dose di radiazioni ricevute con le moderne Pet è paragonabile o addirittura inferiore a quella di una Tac total body con mezzo di contrasto). I radiofarmaci Pet negli anni sono stati utilizzati in molteplici campi, in particolare attraverso il glucosio radiomarcato, e applicati in tantissimi ambiti (oncologia, endocrinologia, neurologia, cardiologia). Oggi siamo in grado di produrre nuovi traccianti Pet sperimentali, per alcuni dei quali saremo fra i primi in Italia e in Europa. Grazie alla Uoc di Medicina Nucleare e Medipass già garantiamo circa dieci traccianti convenzionali di farmacopea o commerciali e di recente abbiamo cominciato a produrre traccianti innovativi per il tumore della prostata. Adesso ci stiamo dotando di tre nuovi isotopi da ciclotrone come gallio-68, rame-64 e zirconio-89, in grado di legarsi a nuovi ligandi e anticorpi”. L’obiettivo finale è una moderna teranostica personalizzata e di precisione, in cui potenzialmente ogni antigene di membrana e ogni recettore può essere tracciato, e quindi ogni patologia può essere potenzialmente trattata.
“Grazie alla nuova facility, saremo i primi in Italia a produrre gallio, zirconio e rame da ciclotrone in ambito prettamente ospedaliero, fra i primi in Europa a produrre una serie di radiofarmaci completamente sperimentali, per i quali stiamo già partecipando a diversi bandi sia italiani che europei. Saremo insomma la prima facility ospedaliera in Italia interamente dedicata alla ricerca sui radiofarmaci sperimentali”.