La sostenibilità dei data center sta diventando la norma, non l’eccezione
Secondo i nuovi dati di Gartner Research, la percentuale di aziende che implementano un programma di sostenibilità dell’infrastruttura dei data center passerà da circa il 5% nel 2022 al 75% entro il 2027, in quanto la sostenibilità sta diventando un elemento sempre più centrale per l’ottimizzazione dei costi e la gestione dei rischi.
I partecipanti al sondaggio globale condotto da Gartner su 221 leader IT hanno dichiarato che la sostenibilità è già in marcia all’interno delle loro organizzazioni, con il 42% che afferma che le scelte ecocompatibili stanno contribuendo a guidare la crescita del business e a fornire un elemento di differenziazione rispetto alla concorrenza, mentre il 29% che sta contribuendo a creare valore strategico attraverso partnership di settore.
“I leader IT non dovrebbero limitarsi a rispondere alle pressioni degli stakeholder e delle normative, ma dovrebbero sfruttarle come opportunità per promuovere in modo proattivo il cambiamento e scoprire nuove opportunità di crescita, come l’innovazione o l’adozione di nuovi prodotti e modelli di business”, si legge nel rapporto. Secondo Autumn Stanish, analista senior di Gartner, parte di questo spostamento verso iniziative di sostenibilità più attive è dovuto al fatto che i CIO affidano sempre più spesso questa responsabilità ai responsabili delle infrastrutture e delle operazioni.
“Questo ha portato molti a spendere e investire di più in soluzioni ambientali, ma l’impatto ambientale non dovrebbe essere l’unico obiettivo”, ha dichiarato Stanish nel rapporto. “La sostenibilità può avere un impatto positivo significativo anche su fattori non ambientali, come il brand, l’innovazione, la resilienza e la capacità di attrarre talenti”.
Molte iniziative di sostenibilità si concentrano semplicemente sull’acquisto di meno tecnologia, riducendo così i costi di trasporto, i rifiuti elettronici e l’impronta di carbonio basata sull’energia. Il rapporto di Gartner, tuttavia, afferma che le organizzazioni possono realizzare risparmi fino al 60% estendendo la durata di vita dei prodotti e che l’ottimizzazione della capacità di archiviazione per un uso più efficiente può ridurre i rifiuti elettronici e far risparmiare denaro.
Qualsiasi iniziativa di sostenibilità, non solo quelle basate sulla massimizzazione della capacità esistente e sull’acquisto di meno apparecchiature, può anche liberare risorse per l’ondata di nuove tecnologie attualmente in fase di implementazione, tra cui l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. Le piattaforme di telemetria aperte, ad esempio, potrebbero essere utilizzate per ottenere informazioni sull’uso dell’energia in una determinata organizzazione e ottimizzarlo per risparmiare sui costi e ridurre l’impatto ambientale.
Infine, in un mercato caotico che soffre ancora di problemi di supply chain e che è soggetto a prezzi fluttuanti, cicli di vita più lunghi per le apparecchiature e l’uso di energia rinnovabile possono contribuire a isolare le aziende dai rischi, evitando, ad esempio, la necessità di acquistare nuove apparecchiature costose a un prezzo elevato solo a causa di un problema di sicurezza o di un cambiamento nel mercato.