Roma, al via i lavori per un data center di Digital Realty: “Hub primario nel Mediterraneo”
Digital Realty, operatore multinazionale di data center con sede centrale ad Austin (Texas), ha annunciato l’entrata sul mercato italiano con un campus di data center a Roma, per il quale ha già comprato il terreno ed effettuato le opere preparatorie per la costruzione.
Il primo data center di tale campus (detto ROM1) sarà una struttura Tier 4, la cui costruzione secondo i piani inizierà nell’ultimo trimestre 2023 in un sito di circa 22 ettari a circa 15 km dalla costa. Locazione che ne fa, sottolinea l’operatore texano, un punto ideale di interconnessione con i futuri cavi sottomarini che approderanno a Roma. Un riferimento quest’ultimo alle dorsali Blue (di Google, Omantel e Telecom Italia Sparkle) – che si estende tra Aqaba (Giordania), Genova e Marsiglia – e Unitirreno, di Unidata, tra Mazara del Vallo e Genova.
Più precisamente, secondo Roma Today e altre fonti d’informazione, il sito di Digital Realty si troverebbe a Trigoria, pochi chilometri a sud di Roma, in un ex sito industriale di Acea che verrà riqualificato e diventerà appunto un campus di data center.
Digital Realty, le motivazioni della scelta di Roma
Digital Realty ha oltre 300 data center in più di 50 città in 6 continenti, con un’offerta completa di servizi di data center, colocation e connettività, ed è tra i soci fondatori di IDA, l’associazione italiana di costruttori e operatori di data center lanciata ufficialmente sei mesi fa.
La struttura di Roma, si legge in una nota, rafforzerà ulteriomente la posizione di Digital Realty come fornitore di capacità di digital infrastructure nella regione del Mediterraneo, dove ha già data center ad Atene, Marsiglia e Zagabria, e altri in costruzione a Barcellona, Creta e Tel Aviv.
Una regione, sottolinea il comunicato, che è diventata il collegamento tra Europa, Asia, Medio Oriente e Africa, grazie a fondamentali sistemi di cavi sottomarini intercontinentali e regionali, che ne stanno facendo una delle aree più importanti del mondo di interconnessione e e smistamento di traffico digitale.
Roma, continua Digital Realty nel comunicato, è la terza citta dell’Unione Europea per popolazione, e la seconda in Italia per PIL, e la sua posizione geografica strategica ne fa la città meglio situata per proporsi come hub di connettività globale, completando Milano e migliorando la resilienza dell’infrastruttura di rete italiana nazionale e internazionale.
Una posizione che per di più aiuta la capitale italiana a giocare un ruolo chiave di hub di connettività di primo piano nel Mediterraneo, continua la nota, sottolineando l’allineamento di questa convinzione di Digital Realty con quella di Namex, l’IXP di Roma nonché secondo IXP italiano. Namex che in effetti proprio a questo tema ha dedicato il suo convegno annuale 2023 (qui il nostro reportage).
“Digital Realty e Namex hanno l’obiettivo comune di trasformare Roma in un hub di interconnessione primario”, commenta nel comunicato Maurizio Goretti, CEO di Namex (qui una sua intervista a DigitalWorld). “L’esperienza di Digital Realty nello sviluppo di data communities fortemente interconnesse in hub carrier-neutral è un fattore critico per il raggiungimento di questo obiettivo”.
“Una struttura fortemente interconnessa sia alle reti terrestri, sia a quelle sottomarine”
“Lo sviluppo del nostro primo data center a Roma è una parte importante della nostra strategia integrata sul Mediterraneo”, dichiara nella nota Jan-Pieter Anten, Group Managing Director EMEA di Digital Realty. “Rappresenta una significativa espansione di PlatformDigital, la piattaforma globale di data center di Digital Realty, supportando ulteriormente i nostri clienti”.
“La disponibilità di una struttura carrier-neutral a Roma aiuterà a supportare le strategie di digital transformation delle imprese locali e dei clienti globali nella regione – aggiunge Alessandro Talotta, Managing Director di Digital Realty in Italia -. I nostri clienti trarranno grandi benefici da una struttura di data center fortemente interconnessa sia alle reti terrestri, sia a quelle sottomarine”.