Snapdragon X Elite, il super chip per PC di Qualcomm sfida Apple Silicon e Intel
Ieri, in occasione dell’evento Snapdragon Summit, Qualcomm Technologies ha annunciato il SoC PC più potente che abbia mai creato: Snapdragon X Elite (SXE). Questa nuova piattaforma per computer portatili con Windows ARM offre un enorme balzo in avanti rispetto ai precedenti processori Qualcomm tra il miglioramento delle prestazioni della CPU, integrazione dell’IA “on device” e un’efficienza tale da garantire una durata della batteria di più giorni.
“Snapdragon X Elite rappresenta un enorme salto di qualità nell’innovazione del computing, in quanto offre la nostra nuova CPU Qualcomm Oryon personalizzata per prestazioni potenziate e un’incredibile efficienza energetica” ha dichiarato Kedar Kondap, Senior Vice President & General Manager of Compute & Gaming, Qualcomm Technologies. “Le esperienze IA direttamente sul dispositivo consentiranno inoltre un multitasking senza soluzione di continuità e nuove esperienze intuitive per gli utenti, consentendo ai consumatori e alle aziende di creare e realizzare di più”.
I primi PC portatili con Snapdragon X Elite sono attesi per la metà del 2024, ma non si conoscono ancora modelli specifici. Sappiamo invece che la CPU Oryon realizzata con processo produttivo a 4 nm integra 12 core organizzati in 3 cluster da 4, che possono raggiungere frequenze operative fino a ben 4,3 GHz. La GPU Adreno può raggiungere i 4,6 TFLOPs di potenza e supporta le librerie DirectX 12, mentre per quanto riguardo le memorie è stato annunciato il supporto a UFS 4.0, PCIe 4.0 NVMe, e RAM LPDDR5x fino a 8.533 MT/s e fino a 64 GB.
Secondo Qualcomm, Snapdragon X Elite offre fino al doppio delle prestazioni rispetto a chip della concorrenza come l’Intel Core i7-1360U a 12 core a parità di Watt assorbiti e fino a un +50% di prestazioni di picco rispetto all’Apple Silicon M2. Anche la GPU Adreno integrata nel nuovo SoC sembra avere prestazioni elevatissime, con un +200% e un -74% di energia consumata a parità di prestazioni rispetto alla Iris Xe integrata del Core i7-13800H.
Il SoC integra anche un modem Snapdragon x65 compatibile 5G Sub-6 e mmWave, con velocità massime di 10 e 3,5 Gbps in download e upload rispettivamente, oltre a un chip FastConnect 7800 compatibile con Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4 e USB in versione 4.0 per le porte di espansione.
Non poteva poi mancare una spiccata attenzione all’IA on-device, le cui operazioni non ricorreranno quindi a server esterni. La NPU (Neural Processing Unit) della serie Hexagon ha una potenza massima di 45 TOPs e l’algoritmo di stable diffusion più veloce di tutti i diretti concorrenti, con risultati anche inferiori al singolo secondo per immagine. I modelli IA supportati comprendono anche quelli di Meta, OpenAI, Microsoft e Beidou.
Dopo le notizie sulle intenzioni di Nvidia e AMD di produrre CPU per PC basate su architettura ARM, l’arrivo di Qualcomm con un processore già in roadmap per arrivare sul mercato a metà del prossimo anno rappresenta un nuovo ostacolo non solo per Intel, ma per l’architettura x86 in generale. Va però detto che, almeno per il momento, i PC Windows equipaggiati con processori ARM che nel corso degli ultimi anni sono stati proposti dai principali produttori hardware non hanno riscosso un grande successo.
Da segnalare infine che allo Snapdragon Summit Qualcomm ha annunciato anche il nuovo e potentissimo SoC mobile Snapdragon 8 Gen 3 per i prossimi smartphone top di gamma e la tecnologia cross-platform Snapdragon Seamless, che permetterà di collegare senza problemi più dispositivi con sistemi operativi diversi condividendo periferiche e dati.