In collaborazione con Progettare per la sanità Edra

Con le chat nel CRM più facile l’interazione tra operatori sanitari e rappresentanti

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Se dispone di un canale in tempo reale con le case farmaceutiche, nel 30% dei casi il medico inizia spontaneamente l'interazione, spiega il Pulse Field Trends Report di Veeva Systems

Lo sviluppo di soluzioni software cloud per il settore delle life science è il core business di Veeva Systems, che supporta l’innovazione digitale nel farmaceutico attraverso software, dati e servizi.

La società che da circa un anno è presente con una sede anche in Italia, ha rilasciato il Pulse field trends report dove spiega che, se l’operatore sanitario ha a disposizione un canale di comunicazione inbound (sito, blog o chat sicura per esempio) dove i rappresentanti delle case farmaceutiche possono rispondere in tempo reale, nel 30% dei casi inizia inizia spontaneamente l’interazione con richieste o domande.

In questo modo, spiega il rapport, grazie a questi Canali si creano opportunità per gli operatori sanitari di ottenere le risorse di cui hanno bisogno alle loro condizioni, senza aspettare le visite programmate.

In media, i rappresentanti possono rispondere alla chat sicura o conforme in meno di cinque minuti, inviando campioni per l’avvio di nuovi pazienti e programmando incontri per approfondire i dettagli.

Arriva Vault Crm

La creazione di un canale di chat conforme, e la sua integrazione nella piattaforma Crm, offre all’home office e agli altri team sul campo una visione diretta delle esigenze degli operatori sanitari e collega la comunicazione e le azioni di follow-up critiche tra i vari canali. Sempre secondo il report i canali inbound più che raddoppiano il coinvolgimento digitale, mentre quello di persona rimane invariato o migliora. In più, dopo la pandemia, l’accesso degli operatori sanitari si è fatto più selettivo: la maggior parte incontra tre o meno aziende e l’84% dichiara di preferire mantenere o aumentare la quota di interazioni virtuali con le biofarmacie.

veeva

I dati di Veeva Pulse mostrano che il mix medio di canali a livello globale è composto per il 78% da canali personali e per il 22% da canali digitali. Tuttavia, le aziende che integrano le tattiche in-person e outbound con i canali inbound cambiano drasticamente il mix, passando al 42% in-person e al 58% digitale. Questo approccio più che raddoppia i punti di contatto digitali, mantenendo invariato o migliorando il volume di contatti di persona.

La società, che vanta fra i suoi clienti big del pharma e startup, supporta questo tipo di comunicazione con gli operatori sanitari con il rilascio nel 2024 di Vault Crm, la nuova generazione di Crm per le Life Sciences, la soluzione basata sulla piattaforma Vault di Veeva che include tutte le funzionalità di Veeva Crm e nuove capacità omnichannel. Vault Crm service center fornisce nuove funzionalità di call center che i rappresentanti interni di vendita e ibridi possono utilizzare per supportare l’engagement incentrato sul servizio necessario per le più complesse terapie odierne.

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L’IA serve anche per la diagnosi precoce di autismo

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Un sistema di diagnostica per immagini della University of Louisville ha raggiunto un'accuratezza del 98,5% nell'individuare il disturbo in bambini tra 2 e 4 anni

L’intelligenza artificiale spazia sempre di più su numerosi campi della medicina. Questa volta si parla di una ricerca, presentata al meeting annuale della Radiological society of North America da Mohamed Khudri, dell’Università di Louisville, nel Kentucky, che si occupa della diagnosi precoce di autismo.

Il sistema utilizzato dall’Università americana si avvale della IA per analizzare le immagini di risonanze magnetiche cerebrali speciali e diagnosticare l’autismo nei bambini di età compresa tra i 24 e i 48 mesi.

La risonanza utilizzata in questo studio è una tecnica di risonanza magnetica che prevede l’uso di uno strumento, il tensore di diffusione, che permette di ottenere immagini anche tridimensionali basandosi sull’analisi del movimento delle molecole d’acqua presenti nei tessuti del cervello. In questo modo è possibile osservare quanto le differenti aree del cervello sono connesse tra loro.

I risultati

L’autismo è principalmente una malattia provocata da connessioni improprie all’interno del cervello“, ha dichiarato il co-autore del lavoro Gregory Barnes. “La Dt-Mri cattura queste connessioni anomale che portano ai sintomi che i bambini con autismo spesso presentano, come la comunicazione sociale compromessa e i comportamenti ripetitivi“.

I ricercatori hanno applicato la loro metodologia alle scansioni cerebrali di 226 bambini di 24-48 mesi provenienti dall’Autism brain imaging data exchange-II. Il set di dati comprendeva scansioni di 126 bambini con autismo e 100 bambini con sviluppo normale.

La tecnologia ha dimostrato una sensibilità del 97%, una specificità del 98% e un’accuratezza complessiva del 98,5% nell’identificare i bambini con autismo. “Il nostro approccio è una novità che consente di individuare precocemente l’autismo nei bambini“, ha dichiarato Khudri. “Crediamo che un intervento terapeutico prima dei tre anni possa portare a risultati migliori, compresa la possibilità per gli individui affetti da autismo di raggiungere una maggiore indipendenza e un quoziente intellettivo più alto“.

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