Stability AI dice stop all’open source puro: se guadagni dal modello, devi pagare
Stability AI, l’azienda produttrice del modello di IA generativa text-to-image Stable Diffusion, ha cominciato a offrire un servizio di abbonamento che standardizza e modifica le modalità con cui i clienti possono utilizzare i suoi modelli per scopi commerciali. L’abbonamento ridefinisce il modo in cui l’azienda concede i diritti commerciali agli utenti, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra redditività e apertura. L’iscrizione a Stability AI offre tre livelli:
- Uno gratuito per uso personale e di ricerca
- Un abbonamento Pro di 20 dollari al mese per creator, sviluppatori e startup con meno di 1 milione di dollari di entrate annuali, 1 milione di dollari di finanziamenti istituzionali e un milione di utenti attivi
- Un piano aziendale (Enterprise)
Tutti e tre i piani offrono un accesso anticipato ai nuovi modelli di intelligenza artificiale, ma solo i membri dei due livelli a pagamento possono utilizzarli a livello commerciale. In realtà, Stability AI fa già pagare agli utenti alcuni dei suoi modelli come Stable Audio, il suo modello di AI text-to-audio che, oltre alla limitata versione gratuita, offre anche quella Pro (11,99 dollari al mese) ed Enterprise.
“Man mano che la nostra azienda continua a maturare e a scalare, la Stability AI Membership giocherà un ruolo fondamentale nel finanziare la nostra futura ricerca e lo sviluppo dei modelli principali”, ha scritto l’azienda.
Nei giorni scorsi, il CEO di Stability, Emad Mostaque, ha dichiarato a Venture Beat che la sua azienda si impegna a rilasciare “modelli aperti” e accessibili a tutti, paragonando l’annuncio del servizio in abbonamento al lancio del modello Llama 2 da parte di Meta, che viene definito open source perché è disponibile gratuitamente su diverse piattaforme ma che non soddisfa tutti i requisiti della definizione di open source data dall’Open Source Initiative.
Diversi utenti di Stable Diffusion si sono però detti confusi su ciò che comporta l’uso commerciale, ovvero se si applica solo a chi utilizza i modelli per produrre i propri servizi di IA generativa, o se chiunque utilizzi le immagini generate da Stable Diffusion a fini commerciali dovrà pagare una tariffa. La questione è complicata dal fatto che finora al lavoro generato dall’IA è stata negata la protezione del copyright, rendendo il suo valore meno certo.