Il pasticcio della SEC sugli ETF Bitcoin
La Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di regolamentazione USA per la vigilanza dei mercati di borsa, ha approvato nelle scorse ore il primo Exchange-Traded Fund (ETF) su Bitcoin negoziato in Borsa negli Stati Uniti. Questa approvazione, attesa da diversi mesi, potrebbe segnare un importante passo per avvicinare il mondo delle criptovalute al mainstream finanziario.
Un ETF, acronimo di Exchange-Traded Fund, è un tipo di fondo di investimento che può essere negoziato in Borsa, proprio come una comune azione. Gli ETF sono progettati per tracciare l’andamento di un indice di riferimento, un paniere di asset, o una specifica classe di attività senza dover possedere direttamente gli asset sottostanti. In altre parole, un ETF offre agli investitori l’opportunità di investire in un’ampia varietà di attività, come azioni, obbligazioni, materie prime o, in questo caso, criptovalute come Bitcoin.
Gli ETF sono strumenti di investimento che offrono diversi vantaggi. Uno di essi è la diversificazione automatica, poiché un singolo ETF può contenere una varietà di attività. Questo aiuta a ridurre il rischio associato a un particolare investimento. Inoltre, gli ETF sono negoziati in Borsa durante l’orario di apertura del mercato, consentendo agli investitori di acquistare o vendere quote in qualsiasi momento durante la giornata di trading.
L’approvazione di un ETF su Bitcoin rende più accessibile agli investitori tradizionali l’opportunità di partecipare al mercato delle criptovalute senza dover gestire direttamente le criptomonete. Gli investitori potrebbero semplicemente acquistare quote dell’ETF su Bitcoin, il cui valore rifletterebbe l’andamento del prezzo di Bitcoin sul mercato.
In sostanza, un ETF su Bitcoin rappresenterebbe un veicolo finanziario che semplifica l’investimento in Bitcoin per una gamma più ampia di investitori, facilitando l’accesso a questa classe di attività senza richiedere la comprensione dettagliata del funzionamento delle criptovalute o la gestione di aspetti tecnici come i cold wallet.
La SEC ha approvato 11 richieste di emissione di fondi ETF legati a Bitcoin da altrettante società finanziarie, ma il settore delle criptovalute è stato recentemente scosso da un falso tweet di due giorni fa proveniente proprio dall’account X della SEC, che erroneamente annunciava prima dell’approvazione ufficiale la decisione degli ETF su Bitcoin causando un improvviso aumento e successivo crollo del prezzo di Bitcoin quando è stato rivelato che l’account della SEC era stato in realtà hackerato. Una beffa non da poco per l’istituzione che dovrebbe vigilare anche sulle comunicazioni che possono alterare i valori di titoli e valute.