IBM compra una parte di Advanced per potenziare i servizi mainframe

mainframe ia
Acquisita l'unità di application modernization del fornitore software britannico. "Un approccio al cloud ibrido che includa il mainframe computing può generare un valore 5 volte maggiore rispetto al solo public cloud"

IBM intende acquisire la business unit “application modernization” di Advanced, uno dei più grandi fornitori britannici di software e servizi, per potenziare i propri servizi di modernizzazione delle applicazioni mainframe. Si prevede che l’acquisizione – di cui non sono stati resi noti i termini finanziari – sarà chiusa nel secondo trimestre dell’anno.

“Un approccio al cloud ibrido che includa e integri il mainframe computing può generare un valore fino a cinque volte superiore rispetto alla sola piattaforma di cloud pubblico”, si legge nel comunicato di IBM. “Tuttavia, la modernizzazione del codice e dei dati dei mainframe può essere un processo complesso. Lavorando con i nostri clienti, abbiamo visto come i giusti partner di servizi IT possano aiutare a navigare e accelerare i loro percorsi di trasformazione, a proteggere i loro investimenti vitali e a ridurre i rischi legati alla sicurezza dei dati e ai costi”.

Il team di Advanced che entrerà a far parte di IBM porta oltre 30 anni di esperienza e know-how nella modernizzazione delle applicazioni mainframe attraverso la valutazione e la progettazione, la trasformazione e l’integrazione dei mainframe.

ibm mainframe

Il team ha inoltre competenze nei settori dei servizi finanziari, delle assicurazioni, dell’automotive, dei viaggi, dei trasporti, della pubblica amministrazione, delle utility e dei media. I servizi acquisiti da IBM supporteranno le funzionalità offerte da IBM watsonx Code Assistant for Z, uno strumento di intelligenza artificiale generativa che aiuta gli utenti a modernizzare le applicazioni attraverso il refactoring automatico del codice.

In seguito all’acquisizione, IBM dovrebbe disporre di migliori capacità di scoperta e analisi delle applicazioni, di un migliore refactoring del codice e di altri miglioramenti del ciclo di vita end-to-end degli sviluppatori di applicazioni.

L’acquisizione Advanced è la prima annunciata per IBM nel 2024, ma un’altra acquisizione di IBM che si concluderà nel secondo trimestre di quest’anno è quella di due piattaforme di proprietà di Software AG per un valore di 2,13 miliardi di euro, con lo scopo di potenziare le capacità di ingestione dei dati e di gestione dell’integrazione di Watsonx.

Aziende:
IBM
Condividi:
 

Nuovo anno, ripartono i licenziamenti nel settore tech

licenziamenti tech
Centinaia di esuberi in Google e Amazon, ma anche in Veeam, Xerox e CSG, l'operatore nato dalla fusione tra Citrix e Tibco

Come 12 mesi fa, anche quest’anno è iniziato con una serie di licenziamenti e tagli di personale in molti operatori del settore IT. Evidentemente il consolidamento degli organici, dopo le continue assunzioni degli anni scorsi, in particolare il 2020 e 2021, non si è ancora concluso. Quelli che fanno più notizia sono i colossi come Google e Amazon, ma anche realtà come Xerox, Veeam e CSG (Cloud Software Group) hanno annunciato centinaia di esuberi.

Google: tagli nelle aree ad sales, hardware, Assistant e central engineering

Cominciamo da Google: secondo i sindacati i tagli riguarderebbero oltre 1000 persone. Google, attraverso le comunicazioni obbligatorie in alcuni stati, ne ha confermati ufficialmente 703, in diversi reparti e divisioni, tra cui l’hardware (e in particolare i device di realtà aumentata), Google Assistant, central engineering.

Inoltre il Chief Business Officer Philipp Schindler in una mail interna ottenuta da Business Insider ha comunicato il taglio di “centinaia di posizioni” nella divisione sales advertising di Google, che conta circa 30mila persone.

Questi esuberi, spiega Schindler, riguardano in gran parte l’unità Large Customer Sales (LCS), che vende pubblicità alle grandi aziende, mentre l’unità Google Customer Solutions team (GCS), che vende pubblicità al resto dei clienti, diventerà il team di ad sales principale.

Lo scorso gennaio Google aveva tagliato il 6% del personale, circa 12mila dipendenti, ma i tagli sono continuati durante l’anno, colpendo per esempio i reparti Google News e quelli di selezione e assunzione di personale, facendo scendere il totale dei dipendenti a circa 182mila dipendenti a settembre.

Amazon: esuberi nell’entertainment

Quanto ad Amazon, la scorsa settimana ha licenziato centinaia di dipendenti, soprattutto nelle sue attività di intrattenimento, cioè nelle divisioni Prime Video e Amazon Studios MGM, ma anche in Twitch, la piattaforma di streaming in diretta, il cui CEO in un post ha annunciato oltre 500 esuberi. Il che significa che in Twitch circa uno su tre ha perso il posto.

L’anno scorso Amazon aveva licenziato almeno 27mila dipendenti in due tornate, una a gennaio e una a marzo.

Veeam: 300 esuberi e 500 assunzioni

Anche Veeam come accennato è interessata da questa ondata di licenziamenti del gennaio 2024, avendo annunciato circa 300 esuberi nelle divisioni vendite, marketing e amministrazione. Veeam – che ha circa 5000 dipendenti in tutto – ha però precisato che durante l’anno ha intenzione di assumere 500 persone in ambito engineering e sviluppo.

Xerox taglia il 15% del personale

Xerox invece (ne abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo) nell’ambito di un ampio piano di ristrutturazione ridurrà il suo organico di circa il 15%, ossia di oltre 3000 persone. L’obiettivo è allineare le risorse con tre priorità strategiche: miglioramento e stabilizzazione del core business stampanti, creazione di una nuova funzione Global Business Services, e disciplinata esecuzione di una diversificazione delle vendite.

CSG (Citrix-Tibco), se ne va un altro 12% del personale

Infine c’è il caso di CSG (Cloud Software Group), l’azienda nata dalla fusione tra Citrix e Tibco, che dopo aver tagliato il 15% dell’organico esattamente un anno fa (secondo alcune stime circa 2000 persone), in questi giorni ne ha tagliato un altro 12%, ossia circa 1000 persone.

Il CEO Tom Krause però ha precisato che molti di questi (circa la metà), soprattutto dei reparti operations, security e IT, saranno riassunti da alcuni partner che si prenderanno carico di alcune attività in outsourcing.

Condividi: