L’IA fa volare Nvidia: fatturato a +265% rispetto a 12 mesi fa

cpu nvidia
Risultati ancora una volta superiori alle attese grazie soprattutto alle forti vendite di chip IA per server, in particolare i chip Hopper come l'H100

I risultati finanziari di Nvidia relativi al quarto trimestre fiscale 2024, chiuso a fine gennaio, sono andati ben oltre le previsioni di Wall Street per quanto riguarda gli utili e le vendite, con prospettive per il trimestre in corso ancora più positive grazie a stime di fortissima crescita dovute al boom di componenti hardware per l’intelligenza artificiale.

Questi, in sintesi, i risultati del colosso tech americano:

  • Utile per azione: 5,16 dollari contro i 4,64 dollari previsti
  • Ricavi: 22,10 miliardi di dollari contro i 20,62 miliardi di dollari previsti
  • Utile netto: 12,29 miliardi di dollari con un aumento del 769% rispetto agli 1,41 miliardi di dollari del quarto trimestre dello scorso anno
  • Stime per il trimestre in corso: ricavi per 24 miliardi di dollari, equivalenti a una crescita anno su anno del 234%.

Di fronte ai timori degli investitori per la capacità dell’azienda di mantenere questa crescita o questo livello di vendite per tutto l’anno, l’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato: “Fondamentalmente, le condizioni sono eccellenti per una crescita continua nel 2025 e oltre. La domanda di GPU rimarrà elevata grazie all’intelligenza artificiale generativa e al passaggio, in tutto il settore, dai processori centrali agli acceleratori prodotti da Nvidia”.

Nvidia ia

Jensen Huang, CEO di Nvidia (fonte: jamesonwu1972/shutterstock.com)

Il fatturato totale di Nvidia è aumentato del 265% rispetto a un anno fa, grazie soprattutto alle forti vendite di chip IA per server, in particolare i chip Hopper come l’H100. “La forte domanda è stata trainata dal software aziendale e dalle applicazioni Internet consumer, nonché da diversi settori verticali, tra cui automotive, servizi finanziari e assistenza sanitaria”, ha dichiarato l’azienda nel commento fornito agli investitori.

Il settore Data Center, con vendite destinate soprattutto ai grandi fornitori cloud, rappresenta al momento la maggior parte delle entrate di Nvidia, con un fatturato aumentato del 409% che ha raggiunto i 18,40 miliardi di dollari. Nvidia ha voluto sottolineare che il fatturato dei data center è stato però danneggiato dalle recenti restrizioni statunitensi all’esportazione di chip IA avanzati in Cina.

Il settore gaming, che comprende le GPU per PC desktop e laptop, è aumentato del 56% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2,87 miliardi di dollari. Da notare che proprio le schede grafiche di stampo gaming erano il business principale di Nvidia prima che i suoi chip IA iniziassero a decollare e che alcune di queste schede grafiche possono essere utilizzate anche per l’intelligenza artificiale.

Le attività minori di Nvidia non hanno mostrato la stessa crescita fulminea. Quella nel settore automobilistico, ad esempio, è diminuita del 4% anno su anno, raggiungendo 281 milioni di dollari di vendite, mentre l’attività OEM e altre, che comprende i chip crittografici, è aumentata del 7%, raggiungendo 90 milioni di dollari. L’attività di Nvidia che produce hardware grafico per applicazioni professionali è infine aumentata del 105%, raggiungendo 463 milioni di dollari.

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Il Mimit si riorganizza, istituito un nuovo Dipartimento per il Digitale

mimit adolfo urso
Il nuovo dipartimento - affidato a Eva Spina - si occuperà di studio, regolamentazione e sostegno a domanda e offerta nei settori tlc, radio, TV, e tecnologie abilitanti, tra cui semiconduttori, biotecnologia, IA, IoT e robotica

È stata presentata ieri alla stampa la riorganizzazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che è ora articolato in 4 Dipartimenti, tra cui il nuovo Dipartimento per il Digitale, la Connettività e le nuove tecnologie.

Il Ministro Adolfo Urso ha illustrato gli elementi principali della riorganizzazione, che come ha sottolineato, si è concluso, con la nomina dei dirigenti e delle dirigenti nelle specifiche divisioni in capo ai 4 Dipartimenti e alle 9 direzioni generali, in soli 63 giorni, senza che ciò impattasse sull’operatività del Ministero.

Scendendo più in dettaglio negli ambiti d’azione dei nuovi dipartimenti, come spiega una nota del Ministero il Dipartimento per le politiche per le imprese, diretto da Amedeo Teti, si occupa di garantire gli strumenti necessari per realizzare gli investimenti.

Quello per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie, affidato a Eva Spina, ha il compito di favorire la diffusione delle tecnologie fondamentali per le transizioni digitale e green.

Il terzo del mercato e tutela, anche questo con a capo Amedeo Teti, si occupa degli strumenti di tutela e di dare regole certe nella competizione.

Il quarto per i servizi interni, finanziari, territoriali e di vigilanza, guidato da Benedetto Mineo, fornisce una presenza sul territorio con l’obiettivo di avvicinare quotidianamente alle imprese le opportunità e gli strumenti del Mimit.

Il Mimit, ha detto Urso, è ora più strutturato per rispondere alle esigenze delle imprese, per attuare – con i 4 dipartimenti oltre all’Ufficio Legislativo e la Segreteria Tecnica – quanto il Parlamento ha varato con la “legge sul made in Italy”, “che disegna un quadro coerente delle eccellenze produttive italiane, per creare il terreno per gli investimenti, la produzione, l’occupazione”.

L’ambito d’azione del nuovo Dipartimento per il Digitale

Scendendo più nel dettaglio sul nuovo Dipartimento per il Digitale, la Connettività e le nuove tecnologie, esso esercita le competenze del Ministero in materia di studio, ricerca, indagine statistica, normativa, regolamentazione, sperimentazione, azioni di sostegno allo sviluppo della domanda e dell’offerta e coordinamento strategico dei servizi territoriali, nei settori delle comunicazioni elettroniche, a banda ultralarga, della radio, della TV e delle tecnologie dell’informazione.

Inoltre si occupa di affidamento dei servizi postali, e di elaborazione e attuazione delle politiche relative alle nuove tecnologie abilitanti, ossia principalmente microelettronica, fotonica e semiconduttori, biotecnologia e nuove scienze della vita, intelligenza artificiale, internet delle cose, metaverso, blockchain, big data, realtà aumentata, HPC e robotica.

Il tutto in raccordo con le altre Amministrazioni competenti, e ferme restando le competenze attribuite alla Presidenza del Consiglio dei ministri e all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Il Dipartimento ha due Direzioni Generali – una dedicata a digitale e telecomunicazioni – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione generale (qui più in dettaglio le principali attività), e l’altra alle nuove tecnologie abilitanti (qui le attività).

Eva Spina, Dirigente Generale, Dipartimento per il Digitale, la Connettività e nuove tecnologie, Mimit (fonte: ITU)

Eva Spina, Dirigente Generale, Dipartimento per il Digitale, la Connettività e nuove tecnologie, Mimit (fonte: ITU)

Il Dirigente Generale del Dipartimento come anticipato è Eva Spina, che dal 2014 è Direttore generale al Mimit, e fino a ieri era responsabile della Direzione generale per le Tecnologie delle Comunicazioni e la Sicurezza Informatica.

Spina ha una laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università di Bari, e dal 2002 lavora nella Pubblica Amministrazione, con vari incarichi dirigenziali prima nel Ministero della Comunicazione, e poi in quello dello Sviluppo Economico, dal 2022 ribattezzato appunto Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).

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